
Ci sono canzoni che, una volta ascoltate, ti si incastrano in testa e non ne vogliono sapere di andarsene. Dopamina, il nuovo singolo di Filippo Poderini, è una di quelle. Non solo perché ha un ritmo incalzante, ma perché ha quella qualità rara che trasforma una melodia in qualcosa di magnetico, che continua a rimbalzarti nella mente anche quando la musica è finita.

Dopamina – Filippo Poderini
Fin dal primo ascolto, Dopamina colpisce per il suo sound, un equilibrio perfetto tra elettronica, pop ed energia post-punk. I synth avvolgenti, le chitarre che graffiano, il beat che pulsa come un cuore impaziente: tutto sembra studiato per trascinarti dentro, per farti muovere, per farti sentire vivo. È uno di quei brani che puoi ballare senza pensarci troppo, ma che, se ti fermi ad ascoltare, ha anche molto da dire.
Il testo parla di cambiamento, di lasciarsi alle spalle il passato e trovare finalmente il coraggio di ricominciare. È un messaggio potente, che arriva dritto al punto senza troppi giri di parole. E forse è proprio questo che rende il pezzo così efficace: è immediato, diretto, impossibile da ignorare. Poderini riesce a raccontare qualcosa di profondo senza appesantire il brano, anzi, rendendolo incredibilmente coinvolgente.
Ma la vera magia di Dopamina sta nella sua capacità di restare addosso. Ti ritrovi a canticchiarla senza accorgertene, a battere il tempo con il piede, a riascoltarla ancora e ancora perché, ogni volta, ti dà qualcosa di nuovo. È un brano che non si limita a passare, ma si insinua, resta, lascia il segno.
Se questo è solo l’inizio del nuovo percorso di Filippo Poderini, allora siamo di fronte a un artista da tenere d’occhio. Perché Dopamina non è solo una canzone: è un’esperienza che non si dimentica facilmente.
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