20 Marzo 2025

Zarabazà

Solo buone notizie

COMPANION

NEW LINE CINEMA presenta
una produzione BOULDERLIGHT PICTURES
in associazione con VERTIGO ENTERTAINMENT/SUBCONSCIOUS

Un film di DREW HANCOCK

Con SOPHIE THATCHER, JACK QUAID, LUKAS GAGE, MEGAN SURI, HARVEY GUILLÉN, RUPERT FRIEND

Prodotto da RAPHAEL MARGULES, J.D. LIFSHITZ, ZACH CREGGER e ROY LEE
Produttori Esecutivi TRACY ROSENBLUM e JAMIE BUCKNER
Direttore della fotografia ELI BORN
Scenografie di SCOTT KUZIO
Montaggio di BRETT W. BACHMAN e JOSH ETHIER
Costumi di VANESSA PORTER
Musiche di HRISHIKESH HIRWAY
Supervisione musicale di ROB LOWRY
Casting NANCY NAYOR

Scritto e diretto da DREW HANCOCK

Distribuito da WARNER BROS. PICTURES
Al cinema dal 30 gennaio 2025

New Line Cinema, lo studio che ha prodotto “The Notebook” e gli svitati creatori di “Barbarian”, vi invitano cordialmente ad assistere ad un nuovo tipo di storia d’amore…
Scritto e diretto da Drew Hancock (“My Dead Ex”, “Suburgatory”), “Companion” vede tra i protagonisti, Sophie Thatcher (“Yellowjackets”, “The Boogeyman”), Jack Quaid (“The Boys”, “Spider-Man: Across the Spider-Verse”), Lukas Gage (“Smile 2”, “Dead Boy Detectives”), Megan Suri (“Never Have I Ever”, “It Lives Inside”), Harvey Guillén (“What We Do in the Shadows”, “Blue Beetle”) e Rupert Friend (“High Desert”, “Asteroid City”). Il film è prodotto dai produttori già autori di “Barbarian”, Raphael Margules, J.D. Lifshitz, Zach Cregger e Roy Lee. I produttori esecutivi sono, Tracy Rosenblum e Jamie Buckner.
Il direttore della fotografia è Eli Born (“The Boogeyman”, “Hellraiser”). Le scenografie sono di Scott Kuzio (“Dumb Money”, la trilogia di “Fear Street”). Il montaggio è di Brett W. Bachman (“The Fall of the House of Usher”, “Pig”) e Josh Ethier (“Don’t Move”, “Orphan: First Kill”). I costumi sono di Vanessa Porter (“The Toxic Avenger”, “Archive 81”). Le musiche sono state composte da Hrishikesh Hirway (“Song Exploder”, “Everything Sucks!”). Il supervisore musicale è Rob Lowry (“Do Revenge”, “Miracle Workers”). Il casting è a cura di, Nancy Nayor (“Saw X”, “Barbarian”).
New Line Cinema presenta una produzione BoulderLight Pictures, in associazione con Vertigo Entertainment/Subconscious: “Companion”. Il film sarà al cinema a partire dal 30 gennaio 2025 distribuito da Warner Bros. Pictures.

NOTE DI PRODUZIONE
In un futuro non troppo lontano, sei amici si riuniscono in una remota casa sul lago per un weekend di svago. Cosa potrebbe andare storto? In certi ambienti di genere, questa è certamente una domanda impegnativa, che potrebbe suscitare risposte retoriche. Ma per lo scrittore/regista Drew Hancock, sfidare le aspettative di genere era la strada più convincente da percorrere in questi boschi specifici. Il regista dice: “Ci sono tanti film sull’intelligenza artificiale e credo che il primo istinto di tutti, sia quello di raccontare una storia di intelligenza artificiale andata male. Così ho pensato: “E se fosse una storia di IA andata bene?”. Non appena l’ho capito, ho pensato: “Giochiamo con questa storia e vediamo dove ci porterà””.
Hancock continua: “Poi, una volta ottenute le basi – le tre coppie in questa casa nel bosco – ho iniziato subito a relazionarmi con Iris. Ho pensato a tutte le volte che ho incontrato la famiglia e le amiche della mia ragazza, e a quanto sia alienante questa sensazione. E più mi relazionavo con lei, più iniziavo a pensare: “E se il robot fosse la persona più empatica della storia?””.
Nel 2021, Hancock era profondamente immerso nella scrittura di quello che sarebbe diventato “Companion”, quando un amico, in contatto con qualcuno di BoulderLight, gli passò la sceneggiatura di “Barbarian”.
Il regista ricorda: “Stavo scrivendo ‘Companion’ e stavo leggendo ‘Barbarian’. Mi ha ricordato che non è necessario seguire tutte le regole. Puoi, a metà film, cambiare punto di vista e fare quello che vuoi. Dimenticatevi di tutte le assurdità della struttura. Puoi fare quello che vuoi, purché sia interessante”.
Questa rivelazione ha dato a Hancock la libertà creativa di esplorare tecniche di narrazione non convenzionali nella sua sceneggiatura, trasformando “Companion” in una storia complessa che intreccia i generi della fantascienza, dell’orrore e del thriller, condita da un’ampia e voluta vena di dark comedy.
Dopo aver completato la sceneggiatura, Hancock l’ha inviata a J.D. Lifshitz della BoulderLight, la cui risposta è stata entusiastica. Eccitato dall’originalità della sceneggiatura e dalle continue sorprese, ha rapidamente attirato l’attenzione di altre figure chiave di BoulderLight, tra cui il produttore Raphael Margules e Zach Cregger e Roy Lee di Vertigo. Hancock ricorda sorridendo, “Solo 48 ore dopo aver scritto ‘Fine’ sulla sceneggiatura, avevo già l’appoggio di quattro produttori”.

Inizialmente destinato a dirigere il film, Cregger ha svolto un ruolo cruciale nel passaggio della regia allo stesso Hancock. Durante una prima discussione, Cregger si è reso conto che Hancock aveva una visione eccezionalmente chiara del film. Questo ha portato Cregger a ripensare il suo ruolo nel progetto: “Questo ragazzo aveva il film in testa così chiaramente, che la cosa migliore che potessi fare era togliermi di mezzo e sostenerlo nella realizzazione del film. Penso che ci sia qualcosa di veramente speciale quando lo sceneggiatore è anche il regista, perché si ha una comprensione innata del materiale e del mondo”.
Assumendo il ruolo di produttore, Cregger si è rivolto alla BoulderLight e alla Vertigo, chiedendo la loro approvazione per offrire la sedia da regista a Hancock.
Hancock ammette: “Quando Zach me l’ha chiesto, sono stato preso alla sprovvista e ho pensato: ‘Mah, devo pensarci…’ Ma poi ho capito che volevo davvero accettare la sfida”.
La produzione di “Companion” è stata guidata dall’entusiasmo comune del team, per la sua narrazione innovativa. Il produttore Raphael Margules afferma: “Siamo stati davvero fortunati, perché i nostri partner della New Line hanno capito subito di avere tra le mani qualcosa di speciale e ci hanno aperto le porte per far partire questa cosa”.
UN WEEKEND AL LAGO
“Companion” è un racconto che mescola i generi, Hancock è riuscito a stravolgere la struttura tradizionale di ogni genere toccato, costruendo una storia con tanti colpi di scena per creare un racconto visivo unico e tempestivo, che sfida la facile categorizzazione.
Margules afferma: “Penso che la gente vada al cinema per una ragione e una sola: divertirsi, stare bene. E ‘Companion’ mantiene questo obiettivo e vi farà divertire, sia che si tratti di un thriller, di un film di fantascienza, di un film horror, di una commedia. È un film di genere che combina molti generi. È un film di mezzanotte. È un film divertente”.
Cregger lo descrive come, “un film ibrido fantascientifico su una giovane donna che parte per quello che dovrebbe essere un normale weekend di vacanza con il suo ragazzo e la sua banda, e che si trasforma in qualcosa di inquietante e sorprendente… ma non del tipo standard di omicidi brutali che abbiamo visto tutti un sacco di volte”. Si tratta sicuramente di un’eccitante rivisitazione di un vecchio tema. Drew ha fatto un ottimo lavoro nel creare un gruppo di amici, una dinamica che sembra avere molta storia e molti retroscena”.
La giovane “donna” che accompagna il fidanzato Josh nella fuga è la “compagna” Iris, interpretata da Sophie Thatcher. Quando li si incontra per la prima volta, sembra quasi che si abbia voglia di sostenerli. Credo che entrambi sembrino un po’ degli outsider. Lei è un po’ stressata, ma molto ordinata. È molto anni ’60. Classica. Lui è un po’ nerd e insieme sembrano una coppia molto affascinante. Ma in realtà Iris ha una relazione molto dipendente, ed è disposta a dare qualsiasi cosa per far sentire Josh amato e accudito.
“Ad aumentare il suo stress”, aggiunge Thatcher, ”c’è la casa nel bosco, che è un personaggio a sé stante. Questo aumenta la sua sensazione di isolamento: nessuno può aiutarti. È davvero da sola”.
Hancock spiega: “Iris è una persona che inizialmente non capisce la propria forza e le proprie capacità. È quasi come una persona che soffre della sindrome dell’impostore, si sente fuori posto e non è sicura della propria identità. Sophie conferisce al personaggio di Iris una qualità incredibilmente naturale… un robot che non sa come essere necessariamente umano. Lei conferisce al personaggio una qualità profondamente umana”.
È quando Iris si rende conto di non essere umana che inizia il suo viaggio. Thatcher dice: “Il suo mondo cambia completamente e si rende conto che non può stare con Josh. Si scopre da sola e inizia a trovare il proprio libero arbitrio e a rendersi indipendente”.
Jack Quaid, che interpreta Josh, è stato il primo attore scritturato per il film. Margules racconta: “Jack è stato il nostro primo ingaggio e questo ci ha aiutato molto a mettere in moto tutto. Ha capito subito il copione”.
“Ricordo che quando ho letto il copione“, racconta Quaid, ‘ho detto subito: ’Devo farlo’, e ho cercato di ottenere un incontro con Drew il prima possibile”.
Descritto da Hancock come “un personaggio all’apparenza affascinante e solidale, ma che cova il bisogno di controllo e di dominio su Iris”, la dualità di Josh aggiunge strati al suo personaggio, rendendo le sue interazioni con Iris più complesse e inquietanti.
“È un personaggio davvero interessante da interpretare e una dinamica relazionale affascinante da esplorare”, spiega Quaid. “Si vuole che il pubblico non sospetti che ci sia qualcosa che non va. Parte di questo deriva da Drew, che è un tipo davvero divertente e che si è sempre assicurato che la commedia fosse presente. Così facendo, ha realizzato questo film che sfida davvero il genere tipico”.
A prescindere dall’umorismo, Josh dimostra quasi immediatamente e sottilmente, il suo bisogno di controllo e le dinamiche di potere nella loro relazione, quando chiama Iris con il suo soprannome – Beepboop. “Beepboop è un soprannome inquietante, perché Josh vuole solo il controllo e credo che abbia bisogno di ricordarsi che lei è un robot. Penso che voglia davvero una persona che non lo metta in discussione, o che non lo faccia sembrare cattivo o che discuta con lui, il che non è la cosa migliore da volere in una relazione”.
La decisione di affidare a Lukas Gage la parte del partner di Eli, Patrick, è stata dettata dalla necessità di trovare un attore che potesse incarnare, sia gli aspetti di cura del ruolo che la profondità emotiva necessaria per il viaggio del personaggio. Lukas è stato scelto dal direttore del casting – ha detto solo il nome Lukas Gage – e io ho pensato: “Sì, è bravo. Non c’è bisogno di dire nulla. Voglio solo conoscerlo e vedere se è un tipo a posto, simpatico”. Ed è il ragazzo più simpatico del pianeta”, propone Hancock.
Il regista è rimasto inoltre colpito dalla capacità di Gage, di dare vita alla complessità del personaggio. E osserva: “Lukas ha un fascino naturale e la capacità di farti credere nelle intenzioni genuine del suo personaggio. Incarna perfettamente il desiderio di Patrick, di prendersi cura di Eli e degli altri”.
Descrivendo il suo personaggio, Gage commenta: “Patrick sta con Eli da quattro anni, e mi sembra che il suo aspetto esteriore non corrisponda del tutto a ciò che è. All’inizio, credo che Eli pensasse che Patrick fosse uno chef figo di Silver Lake, ma si è resa conto di aver trovato un ragazzo dolce, che ama prendersi cura del suo partner. È davvero un angelo. Vuole cucinare, pulire, provvedere e far stare bene le persone. Ed è proprio da questo che Patrick trae molte delle sue gioie, dal piacere e dal far sentire bene gli altri e dal prendersi cura di loro”.
È questo scollamento tra l’aspetto del personaggio e le sue azioni, che l’attore ha trovato avvincente nella sceneggiatura. Gage spiega: “Credo che questa sia la cosa che amo di più di questo film: la nostra percezione o il nostro giudizio su ciò che pensiamo che saranno questi personaggi e ciò che in realtà si rivelano essere. Il robot del film finisce per essere il personaggio più umano, mentre gli umani finiscono per essere i più incasinati. Questa è una delle cose che cerco in un buon film di tipo horror: illuminare il pubblico. Pensi che sarà una cosa, poi si capovolge e ne diventa completamente un’altra cosa. Sono presenti anche elementi di suspense, umorismo e atmosfera. E forse anche un po’ d’amore. In pratica, ha bisogno di un po’ di tutti i generi in un unico film. Questi sono i film migliori a cui rispondo, e ciò che mi ha davvero attratto di questo film”.
Uno di questi personaggi è Kat, interpretata da Megan Suri, che è stata sviluppata in modo intricato in parallelo al viaggio di Iris; la relazione di Kat con il super-ricco Sergey, è irta di manipolazioni e lotte di potere. Hancock spiega: “Volevo che ci fosse un parallelismo tra il personaggio di Kat e quello di Iris, in quanto sono entrambi molto performanti. Sono entrambe consapevoli di chi devono essere per adattarsi ai loro partner e di come si adattano per soddisfare le aspettative dei loro partner”.
“Kat è una persona che ha attraversato la vita, cercando un’angolazione in ogni situazione e relazione che ha avuto”, spiega Cregger. Trovare l’attrice giusta per Kat è stato un processo impegnativo. Hancock ricorda: “Abbiamo avuto difficoltà a trovare Kat, perché era un ruolo sorprendentemente difficile da ricoprire. È molto facile scivolare in un’interpretazione alla Crudelia de Mon o alla femme fatale”.
I registi hanno cercato qualcuno che potesse bilanciare i tratti più oscuri del personaggio, con una certa simpatia e profondità, fin quando hanno ricevuto un video di Suri. L’attrice ricorda: “Quando ho fatto il video, volevo far emergere gli strati di Kat: la sua ambizione, la sua mente strategica e la vulnerabilità di fondo che la rende più di una semplice manipolatrice”.
Hancock spiega inoltre: “Kat usa Josh nella loro relazione, e Josh probabilmente sta modellando Iris un po’ come il suo amore non corrisposto verso Kat”.
“Kat ne è pienamente consapevole e lo usa”, riprende Megan Suri. “Nella sua vita, ha scoperto che deve sempre essere cinque passi avanti al gioco. Inoltre, Kat è l’unica donna umana della storia, eppure viene trattata come un oggetto più di quanto non lo sia mai Iris. Vedere queste due dinamiche e il loro parallelismo, per Drew è stato davvero avvincente e intelligente”.
Eli, interpretato da Harvey Guillén, è davvero felice di essere in gioco. Eli è una persona che ha sempre desiderato una relazione significativa, che sembrava sfuggirgli. Pur essendo divertente e caloroso, non ha mai legato con la persona giusta. E ora, negli ultimi quattro anni con Patrick, ha trovato il suo partner quasi un “cattivo ragazzo”, mentre in realtà è molto premuroso e lo ama incondizionatamente. “Chi non vuole trovare il ragazzo giusto e vivere una vita felice?”, dice Guillén.
Drew Hancock è rimasto colpito dalla gamma di personaggi di Guillén e dalla sua capacità di infondere in Eli, sia umorismo che vulnerabilità. E ha dichiarato: “Harvey conferisce una qualità molto naturale al personaggio di Eli. Riesce a cogliere gli elementi comici e allo stesso tempo, a dare il peso emotivo necessario per la storia di Eli. Come sollievo comico, addolcisce ogni colpo e cerca di rendere leggera la situazione – e credo che questo sia necessario in un film horror o in un thriller”.
Harvey Guillén è stato attratto dal personaggio, per la sua ricca complessità emotiva e per le dinamiche uniche del suo rapporto con Patrick. Fornendo una prospettiva contrastante rispetto agli altri personaggi, Eli è rappresentato come una persona che fornisce una prospettiva comica nella narrazione, ma che porta anche un po’ di tristezza nella sua storia. Guillén spiega: “Eli è una persona che era stanca di cercare l’amore e ora ce l’ha. Credo che sia l’unico personaggio, tra tutti, che viene amato davvero, anche se a un certo livello sente di non meritarlo”.
L’enigmatico e ricco Sergey, interpretato da Rupert Friend, è stato creato per essere minaccioso e complesso, rendendolo una figura centrale nello svolgimento del dramma. Ritratto come un individuo potente e manipolatore, la sua personalità mercuriale lo rende un antagonista formidabile. “Sergey è un miliardario russo che ha molto potere su Kat, attraverso la manipolazione finanziaria”, spiega Hancock. “È una figura che pensa di poter controllare tutti quelli che lo circondano, e questo lo rende davvero spaventoso”.
Hancock voleva che Sergey fosse un personaggio le cui vere intenzioni fossero avvolte nel mistero, per aumentare la tensione del film. “Sergey è una persona che non si riesce a capire, il che lo rende ancora più minaccioso”, dice Hancock. “Riesce a essere affascinante e terrificante allo stesso tempo, che è esattamente ciò di cui avevamo bisogno per il ruolo. E Rupert l’ha colto perfettamente”.

BENVENUTI NEL MONDO “REALE
La visione di Hancock per “Companion” era quella di bilanciare gli elementi di fantascienza, thriller e horror, senza appoggiarsi troppo a un singolo genere. Questo equilibrio si è riflesso anche nella strategia degli effetti visivi.
“Abbiamo cercato di mantenere un buon equilibrio tra horror e fantascienza. Non volevamo andare troppo verso la fantascienza, ma non volevamo nemmeno andare troppo verso l’horror”, dice Hancock.
Il supervisore degli effetti visivi, Jamison Goei ha mescolato effetti pratici e miglioramenti digitali per trovare questo equilibrio e mantenere un senso di realismo. “Non mi piace vedere tonnellate di CGI dappertutto”, dice Goei. “Quindi, ogni volta che posso, sostengo sempre la necessità di farlo in modo pratico”.
Ciò si è verificato in diverse scene che coinvolgono il braccio robotico di Iris. Il suggerimento di Goei: “Perché non costruiamo una mano di pupazzo e utilizziamo dei burattinai e delle bacchette verdi? Rimuoviamo il braccio vero e usiamo solo un pupazzo”. Invece di affidarsi a un’intera creazione in computer grafica, il team degli effetti pratici ha sviluppato un pupazzo fisico per il braccio. Questa decisione ha fornito un oggetto tangibile, con cui la Thatcher e i suoi coprotagonisti hanno potuto interagire sul set.
La Thatcher ricorda la sfida iniziale di incorporare il braccio nella sua interpretazione: “Interpretare un robot è stata una grande sfida per me, perché ho una fisicità così specifica e sono molto sciolta con il mio corpo. Per Iris ho dovuto stare ferma e trovare la vulnerabilità nell’immobilità”.
Il braccio della marionetta, che in alcune scene sostituiva il suo braccio reale, ha richiesto alla Thatcher di modificare il suo abituale approccio alla recitazione, concentrandosi sul mantenimento di una presenza fisica concentrata e controllata. “Non appena ho indossato il costume, la mia postura è cambiata”, dice la Thatcher.
Il più colpito dalle fattezze robotiche di Iris è stato il coprotagonista Jack Quaid. “Quando l’ho vista per la prima volta con il braccio robotico, è stato un po’ stridente, ma anche incredibilmente impressionante. Ha dato vita all’elemento fantascientifico della storia, in modo molto tangibile”, dice Quaid. “C’è una scena in cui lei mi tiene la mano e io guardo questa mano robotica che tiene la mia. Era così reale e dettagliata. Ha reso l’intera esperienza così coinvolgente e intensa”.
Un’altra sfida per il team degli effetti visivi, è stata la rappresentazione degli occhi di Iris. Goei e il suo team hanno deciso di utilizzare le lenti a contatto, migliorando l’autenticità sullo schermo delle scene che includevano i cambiamenti, che avvenivano con gli occhi del robot. Le transizioni tra gli occhi “umani” e quelli del robot, sono state gestite con effetti digitali. Questo approccio ha garantito che i cambiamenti negli occhi di Iris, fossero credibili e si integrassero perfettamente nelle performance.
Per la Thatcher, le lenti a contatto l’hanno aiutata a incarnare la natura meccanica del personaggio, mantenendo un aspetto specifico che indicava l’identità non umana di Iris. “C’è un tipo specifico di attenzione umana, che è molto viva negli occhi”, dice la Thatcher, ”molto concentrata e focalizzata. A volte ho la tendenza a spostare lo sguardo e a guardarmi intorno, ma per Iris ho dovuto mantenere questo personaggio molto più concentrato”.
“Le lenti a contatto hanno cambiato le carte in tavola”, dice Quaid. “Le hanno conferito un aspetto inquietante e ultraterreno, perfetto per il personaggio. Era inquietante guardarla negli occhi e vedere questa qualità meccanica, quasi senza vita. Recitare di fronte a Sophie con quelle lenti è stato impegnativo ed emozionante. Ogni interazione era carica di una tensione di fondo, come se si fosse costantemente consapevoli di avere a che fare con qualcosa di non del tutto umano”.
Gli effetti pratici si sono estesi anche alle scene più grafiche del film. Il produttore Raphael Margules, ha appoggiato la scelta di Goei di preferire gli effetti pratici del sangue alla CGI. “Ci sono alcuni grandi effetti speciali di trucco e del sangue – a tutti piace il sangue che scorre in un film”, osserva Margules. “Ci sono sicuramente molti elementi horror in questo progetto e credo che anche gli appassionati del genere, saranno pienamente soddisfatti”.
Per costruire il mondo di “Companion”, Hancock ha collaborato con lo scenografo Scott Kuzio. Il compito era quello di creare un’ambientazione familiare, ma sottilmente futuristica, mantenendo un senso di ambiguità sul tempo e sul luogo, in cui il film è ambientato. “Inizialmente abbiamo discusso di un’atmosfera futurista molto fantascientifica”, dice Kuzio. “Man mano che ci siamo addentrati nel film, abbiamo optato perr più minimalismo, senza cercare di giocare troppo con il futurismo fantascientifico. Volevamo che lo spettatore si chiedesse sempre, dove si trovasse nel tempo”.
“So che si tratta di un film di fantascienza, ma non volevo che sembrasse e si sentisse come un film di fantascienza”, dice Hancock. “Volevamo che assomigliasse un po’ a una soap opera, a un dramma relazionale”. Questo approccio è stato fondamentale nel guidare le scelte di design, con l’obiettivo di creare un’atmosfera che sembrasse familiare e, allo stesso tempo, sottilmente inquietante.
L’ambientazione della sceneggiatura, richiedeva un luogo isolato. “Drew l’ha scritta in modo che fosse qualcosa di isolato”, spiega Kuzio. “È un classico tropo horror: la casa, la capanna nel bosco”.
Questa ambientazione archetipica dell’orrore, è completata da elementi di design modernista che danno alla casa un senso di età e di abbandono, nonostante la sua natura lussuosa. “Anche se è una casa modernista, volevamo che desse l’impressione di essere ancora vecchia… come se potesse essere qualcosa che è stato lasciato andare”, continua Kuzio. “La maggior parte del film si svolge lì. Volevamo che desse immediatamente l’impressione di offrire un senso di comfort, ma poi ci si rende conto che è in mezzo alle montagne, nel bel mezzo del nulla”.
Puntando molto sulla creazione di un’atmosfera senza tempo, Kuzio e Hancock hanno deciso di utilizzare arredi antichi per ottenere questo effetto. “I telefoni sono di alta tecnologia, ma tutto il resto è molto riconoscibile”, aggiunge Kuzio.
La camera da letto di Sergey, in particolare, è stata progettata per riflettere la natura più cupa ed eccentrica del suo personaggio, utilizzando quasi una tavolozza accademica scura, verde e viola con biancheria da letto nera. La sua stanza è in contrasto con il resto della casa, che mantiene un’estetica più sobria e naturale. Il design incorpora anche il legno (dopotutto si tratta di una baita nel bosco), insieme a sgraziati tocchi di acciaio che alludono alla presenza di meccanismi senzienti. “Abbiamo sculture di fiori in acciaio e altre cose che abbiamo fatto apposta”, spiega il designer.
L’obiettivo della costumista Vanessa Porter, in collaborazione con Hancock, era quello di creare costumi che valorizzassero la narrazione e riflettessero le complesse dinamiche dei personaggi, il tutto mantenendo un’estetica concreta e relazionabile, che incorporasse sottilmente elementi futuristici. Porter era particolarmente entusiasta del concetto di futuro prossimo e della sfida di progettare un mondo che doveva sembrare, allo stesso tempo, familiare e leggermente avanzato. Spiega: “Il concetto di futuro prossimo, il suo aspetto e il modo in cui le persone si vestono, sono ovviamente un esperimento di pensiero molto eccitante. Inoltre, insieme all’elemento robot e al modo in cui le persone vestirebbero i compagni, questi sono stati aspetti interessanti a cui pensare”.
I costumi di Iris sono stati progettati per evolversi con il suo personaggio. Iniziano semplici e sottomessi, riflettendo la sua natura programmata, e diventano più assertivi e indipendenti man mano che scopre il suo vero io. Uno degli aspetti chiave nella progettazione del suo guardaroba, è stato quello di garantire che il pubblico non si rendesse immediatamente conto, che stava guardando una storia in un’ambientazione quasi futuristica. I suoi abiti dovevano essere relativi e contemporanei, con sottili accenni alle tendenze della moda del futuro. La risposta al suo look risiedeva nel passato.
Porter spiega: “Abbiamo deciso di mantenerlo piuttosto concreto e accessibile. Quindi, abbiamo scelto l’idea che la moda è ciclica e si ripete, puntando su un’idea un po’ retro-futura, attingendo soprattutto agli stili puliti e minimali degli anni ’60”.
La collaborazione con Sophie Thatcher, ha influenzato in modo significativo il disegno dei costumi di Iris. Per Porter: “Quando abbiamo iniziato a collaborare con Sophie, io e lei abbiamo pensato a questa sorta di atmosfera new wave anni ’60, di ispirazione francese alla Audrey Hepburn, che si adatta al fisico di Sophie e anche alla sua estetica personale come performer e artista”.
Il guardaroba di Iris cambia in modo significativo nel corso del film, riflettendo la trasformazione del suo personaggio. All’inizio, il suo abbigliamento è pensato per essere pudico e docile, adattandosi all’archetipo della ragazza della porta accanto che Josh avrebbe scelto. Porter spiega: “All’inizio è infatuata di Josh, e questo si riflette nella sua performance e nel suo abbigliamento”.
Quando Iris inizia ad affermare la propria indipendenza, e a subire una trasformazione personale, anche il suo guardaroba si trasforma. Porter riprende: “L’ovvia idea è che lei si senta autorizzata e si serva dei vestiti di Kat, che sono già in casa. Ma è anche rappresentativo di un cambiamento più ampio che sta affrontando per diventare la sua persona”.
Per il Josh di Quaid, Porter ha cercato di catturare la sua doppia natura di ragazzo apparentemente mediocre e di personaggio dalle sfumature più oscure. Il suo abbigliamento, doveva riflettere la sua personalità esteriore e allo stesso tempo adattarsi ai colpi di scena della narrazione.
“Volevamo che gli abiti sembrassero indossabili anche oggi, quindi sono tutti marchi di moda contemporanea, non vintage”, dice Porter. Man mano che la storia procede e la vera natura di Josh diventa più evidente, i suoi costumi rimangono coerenti, mantenendo un senso di normalità anche quando le azioni del suo personaggio rivelano in modo sorprendente il contrario.
La progettazione di Patrick, ha rappresentato una sfida simile. “È buffo, perché Patrick è così attento alle esigenze del pubblico”, dice Porter. “I vestiti che indossa, così come il suo aspetto e i tatuaggi visibili, non corrispondono alla sua personalità. Si rifanno a quell’aspetto da cattivo ragazzo che Eli trovava così attraente”. Questo conflitto ha aggiunto uno strato di complessità al personaggio, rendendo il suo aspetto adatto e contraddittorio.
Porter voleva che il guardaroba di Eli, “fosse qualcosa che desse un’atmosfera amichevole e rilassata. Casual e comodo, con un pizzico di giocosità, qualcosa che il pubblico potesse vedere indossato”.
Quando si è trattato di disegnare il guardaroba di Kat, Porter ha dovuto considerare le dinamiche relazionali del personaggio: “All’inizio, lei usa il suo guardaroba per soddisfare le preferenze di Sergey. Tra queste ci sono cose più sexy, con forse un pizzico di vibrazioni da dominatrice, come la camicia in PVC che indossa”. Tuttavia, man mano che la narrazione procede e le circostanze di Kat cambiano, il suo guardaroba si trasforma e riflette la sua vera natura, più rilassata e confortevole. Man mano che “diventa più sé stessa”, compaiono vestiti più larghi e stivali da combattimento.
Ad aggiungere un livello di complessità al design dei costumi di Kat c’era l’intenzione di creare un parallelo visivo con Iris. “Volevamo anche creare un po’ di falsa pista, che potesse anche essere un robot. Quella prima sera, Iris ha un vestito che ha la stessa silhouette di quello di Kat, che strizza l’occhio all’idea che siano come due facce della stessa medaglia. Condividono lotte e ruoli simili, nonostante uno sia umano e l’altro sia il prodotto di intelligenza artificiale”, afferma Porter.
I costumi di Sergey trasmettono la sua natura controllante e manipolatrice. Per lui, Porter ha scelto abiti scuri e opulenti che mettessero in risalto la sua ricchezza e il suo potere, alludendo anche alla sua personalità sinistra. Un guardaroba che attinge da molteplici riferimenti ma stabilisce il proprio look, questi sono gli abiti di un ragazzo che desidera rimanere consapevolmente enigmatico.

  • * *
    Con “Companion”, Drew Hancock mira a creare un mondo che sembri allo stesso tempo, familiare e leggermente squilibrato, aumentando l’impatto psicologico del film. Riflette: “Sentivo che la chiave era radicare questi personaggi nella realtà, lasciando che gli elementi fantascientifici emergessero naturalmente. Speravo che questo approccio avrebbe mantenuto il pubblico coinvolto nei loro viaggi e nel mistero che si sta svelando”.
    Lungo il percorso, emerge il tema del ruolo dell’IA nel mondo moderno. Ma non è quello che il regista vuole mettere al centro della scena: “Questa non è un’affermazione sul fatto che l’IA sia buona o cattiva. Il vero cattivo non è Iris, ma l’azienda che l’ha creata. Iris è speciale e nessuno in azienda sembra capirlo. Non comprendono davvero la responsabilità di mettere quel tipo di tecnologia nelle mani di persone che vogliono usarla per altri scopi egoistici”.
    Conclude: “Alla fine, ho fatto il film che volevo fare. Il punto centrale, è quello di sovvertire ciò che ci si aspetta dai prossimi 10 minuti. Si sta reinventando costantemente. Lo considero un ‘orrore adiacente’. La gente potrebbe aspettarsi che sia un ‘film horror’, ma speriamo di sovvertire le loro aspettative e che diventi ancora più divertente, perché non è il film che si aspettano che sia, e che tengano duro e si impegnino completamente nel viaggio”.

IL CAST
Il talento poliedrico SOPHIE THATCHER (Iris), ha catturato il pubblico con le sue interpretazioni sfaccettate, rendendola una delle giovani interpreti più interessanti da tenere d’occhio. Thatcher è meglio conosciuta per il suo ruolo di Natalie, nella serie drammatica di sopravvivenza di formazione, per la Showtime e nominata agli Emmy, YELLOWJACKETS. La serie è incentrata su una squadra di talentuose giocatrici di calcio, delle liceali che sopravvivono a un incidente aereo nel profondo della natura selvaggia e sulle conseguenze della discesa del gruppo da squadra fiorente a clan cannibali in guerra. Il personaggio di Thatcher, ha uno spirito punk rock e l’abitudine di trovarsi nei guai, il che la rende un membro inaspettato della squadra. La serie è interpretata anche da Melanie Lynskey, Sophie Nélisse, Tawny Cypress, Jasmin Savoy Brown, Christina Ricci e Samantha Hanratty, con Juliette Lewis che interpreta la versione adulta di Natalie. La terza stagione sarà presentata in anteprima il 14 febbraio 2025.
La Thatcher può essere vista attualmente in, Heretic di A24, al fianco di Hugh Grant e Chloe East. Il film è stato presentato in anteprima al Toronto Film Festival l’8 settembre, con un’ampia distribuzione nella stessa data, incassando oltre 25 milioni di dollari a livello globale.
L’anno scorso, la Thatcher ha recitato nell’adattamento dei 20th Century Studios di The Boogeyman di Stephen King. Il racconto originale esplora la visita di un uomo da uno psichiatra, in cui racconta come i suoi figli siano stati uccisi dal personaggio principale. L’adattamento cinematografico, segue un’adolescente e sua sorella, che si stanno ancora riprendendo dalla tragica morte della madre. Si ritrovano afflitti da una presenza sadica nella loro casa e lottano per convincere il padre in lutto, a prestare attenzione prima che sia troppo tardi.
Thatcher ha anche interpretato il coraggioso e meccanicamente potenziato, Drash in The Book of Boba Fett, di LucasFilm / Disney+, al fianco di Temuera Morrison e Ming-Na Wen. La Thatcher ha anche recitato nella serie di gialli di Quibi, When the Streetlights Go On, dove ha guidato il cast nel ruolo di Becky Monroe, ed è apparsa in Chicago P.D., L’esorcista e Chicago Med.
Ha fatto il suo debutto cinematografico nel film, PROSPECT, vincitore del SXSW Award, nel 2018 nel ruolo di Cee, al fianco di Pedro Pascal e Jay Duplass. Il film di fantascienza, ruota attorno al pericoloso viaggio di un padre e una figlia attraverso una luna aliena, alla ricerca di gemme preziose. È apparsa anche in THE TOMORROW MAN di Bleecker Street, presentato in anteprima al Sundance Film Festival del 2019.
Nata a Chicago, la Thatcher ha iniziato la sua carriera lavorando in teatro. I suoi crediti teatrali includono, OLIVER, SEUSSICAL, IL DIARIO DI ANNA FRANK e IL GIARDINO SEGRETO.
Thatcher risiede attualmente a Los Angeles.

JACK QUAID (Josh) è una forza emergente sia nel cinema che in televisione, con interpretazioni varie in tutti i generi.
Quaid recita nella serie Amazon nominata agli Emmy, THE BOYS, creata da Eric Kripke e dai produttori esecutivi Evan Goldberg e Seth Rogan. Lo spettacolo è basato sul popolare fumetto, ed è raccontato attraverso gli occhi del personaggio di Jack, Hughie Campbell. Inoltre, può essere ascoltato nella serie animata, STAR TREK: LOWER DECKS, disponibile su CBS All Access.
Il pubblico ha recentemente visto Quaid in, Oppenheimer, film nominato all’Oscar®, al fianco di Robert Downey Jr., Matt Damon ed Emily Blunt.
Nel 2024, Quaid si è unito a Idris Elba e Priyanka Chopra Jonas, nel film di Amazon Studio, HEADS OF STATE. Reciterà anche nel thriller d’azione della Paramount, NOVOCAINE.
Quaid ha anche recitato e offerto una performance spaventosa, nel film della Paramount Scream, insieme ai membri del cast Neve Campbell, Courteney Cox e David Arquette, e recentemente può essere ascoltato doppiare Clark Kent in, Le mie avventure con Superman. Ha anche recitato al fianco di Maya Esrkine, nella commedia romantica indie, PLUS ed è apparso nel film di Steven Soderbergh, LUCKY LOGAN, al fianco di Adam Driver, Channing Tatum e Daniel Craig. È apparso anche in, Rampage della New Line, con Dwayne Johnson e Naomie Harris.
Altri crediti includono i primi due capitoli del franchise di Hunger Games, il film indipendente Tragedy Girls, presentato in anteprima al SXSW Film Festival e It’s Been Like A Year, che ha vinto il Bruce Corwin Award come migliore cortometraggio live action al Santa Barbara Film Festival.
I suoi precedenti crediti televisivi includono la serie HBO, VINYL, del produttore esecutivo Martin Scorsese e Mick Jagger. È apparso anche nel debutto alla regia di Meg Ryan, ITHACA, al fianco di Ryan, Tom Hanks e Sam Shepard.
Quaid è un membro fondatore, scrittore e performer di Sasquatch Comedy, un gruppo i cui sketch video online sono stati presentati su Funny Or Die, Cracked e molti altri.
Le interpretazioni di LUKAS GAGE (Patrick) sono sfumate e coinvolgenti, permettendogli di sovvertire i generi cinematografici e televisivi e di incarnare completamente la pelle dei personaggi, spesso complicati, che interpreta.
Più recentemente, Gage è stato visto al fianco di Naomi Scott nel sequel horror di Parker Finn, SMILE 2 per Paramount. Il film è uscito nelle sale il 18 ottobre e ha incassato più di 135 milioni di dollari al botteghino globale, rendendolo uno dei film horror di maggior incasso dell’anno.
Gage apparirà nel romanzo di Brett Haley, People We Meet on Vacation, con Emily Bader e Tom Blyth, adattato dall’omonimo romanzo di Emily Henry. Di recente ha terminato, ROSEBUSH PRUNING di Karim Aïnouz, un thriller drammatico adattato dal film d’esordio di Marco Bellocchio del 1965, FISTS IN THE POCKET, dove recita al fianco di Pamela Anderson, Callum Turner e Riley Keogh, ed è attualmente in produzione per la commedia romantica di Joey Power, LOVE LANGUAGE, al fianco di Chloë Grace Moretz e Anthony Ramos.
Responsabile di molti ruoli fortunati al cinema e in TV, è elettrico sullo schermo, offrendo interpretazioni memorabili nella prima stagione della serie HBO vincitrice dell’Emmy Award, THE WHITE LOTUS; il remake di Doug Liman di Road House per Amazon/MGM, con Jake Gyllenhaal e Conor McGregor; la serie di Noah Hawley FARGO per FX, acclamata dalla critica; la stagione 4 di YOU per Netflix, creata e prodotta esecutivamente da Greg Berlanti; How to Blow Up a Pipeline di Daniel Goldhaber, presentato in anteprima al Toronto Film Festival; DOWN LOW per FilmNation, che ha co-sceneggiato e interpretato al fianco di Zachary Quinto e Simon Rex; EUPHORIA di Sam Levinson per HBO; il film di Sam Levinson ASSASSINATION NATION per Neon; e la serie limitata di Sam Esmail, ANGELYNE per Peacock, diretta da Matt Spicer.
Amato per il suo lavoro sullo schermo, Gage sta sviluppando una serie di progetti su più mezzi, che saranno presto annunciati.

MEGAN SURI (Kat) è un’attrice americana di Los Angeles, CA. È la protagonista di IT LIVES INSIDE for Neon di Bishal Dutta, che ha vinto la sezione Midnight al SXSW 2023 ed è stato pubblicato da Neon a settembre. Ha recitato come guest star nell’episodio “The Night Shift” di POKER FACE al fianco di Natasha Lyonne e Hong Chau per Peacock, diretto da Rian Johnson. All’inizio di quest’anno ha recitato al fianco di Storm Reid in MISSING, ed è nota soprattutto come Aneesa nella serie Netflix di successo di Mindy Kaling NEVER HAVE I EVER, che ha appena debuttato con la sua ultima stagione.
Suri ha iniziato la sua carriera di attrice professionista all’età di otto anni, ottenendo il suo primo ruolo nel blockbuster del 2010 VALENTINE’S DAY, diretto dal compianto Garry Marshall, co-protagonista al fianco di Jennifer Garner, Ashton Kutcher e Jamie Foxx. I suoi crediti televisivi includono ATYPICAL (Netflix), FRESH OFF THE BOAT (ABC) e THE BRINK (HBO). Megan ha anche interpretato il personaggio principale Bindu in THE MISEDUCATION OF BINDU (2019), prodotto esecutivamente dai fratelli Duplass, che le è valso un premio speciale della giuria per la recitazione al Los Angeles Asian Pacific Film Festival.
HARVEY GUILLÉN (Eli) è meglio conosciuto per il suo ruolo di Guillermo de la Cruz in sei stagioni della serie comica di FX, ACCLAMATA DALLA CRITICA E NOMINATA AI PREMI, What We Do in the Shadows. Per la sua interpretazione, ha ottenuto cinque nomination ai Critics Choice Award come miglior attore non protagonista e ha fatto la storia diventando il primo attore gay latinoamericano, ad essere nominato in questa categoria. Ha anche vinto due Imagen Awards per il suo lavoro. La sesta e ultima stagione della serie, è stata presentata in anteprima nell’ottobre 2024.
Più di recente, Guillén ha recitato nell’adattamento di Mike Flanagan di THE LIVE OF CHUCK di Stephen King, presentato in anteprima al Toronto International Film Festival del 2024.
I prossimi progetti di Guillén includono, ALEXANDER AND THE TERRIBLE, HORRIBLE, NO GOOD, VERY BAD ROAD TRIP di Disney+. Sarà anche produttore esecutivo e reciterà al fianco di Kate Siegel nella commedia dark DAMNED IF YOU DO. Guillén ha recentemente concluso la produzione del lungometraggio di Studio 33, SPICY WILL, al fianco di Chris Geere e Roselyn Sanchez. Il mese prossimo, Guillén inizierà la produzione di THAT FRIEND, una commedia romantica in cui sarà sia protagonista che produttore.
L’eccezionale talento di Guillén va oltre le sue interpretazioni sullo schermo, poiché ha anche avuto un impatto significativo nel regno del lavoro di doppiaggio. Con la sua versatile estensione vocale e l’innata capacità di dare vita ai personaggi, Guillén è diventato un doppiatore ricercato.
Guillén può essere ascoltato di recente in, THE GARFIELD MOVIE per Sony e ,ANGRY BIRDS MYSTERY ISLAND per Amazon, uscito nel maggio 2024. In precedenza ha doppiato Perrito nel film candidato all’Oscar®, PUSS IN BOOTS: L’ULTIMO DESIDERIO, Funny the Magic House in Mickey Mouse Funhouse, Vassago in Helluva Boss, Nightwing in Harley Quinn, Pelpel in, KUNG FU PANDA: THE DRAGON KNIGHT di Netflix, Square in, SHAPE ISLAND e ha un ruolo ricorrente in, HUMAN RESOURCES di Netflix.
Altri crediti televisivi e cinematografici includono, Blue Beetle dei DC Studios, Reacher di Amazon, Zoey’s Extraordinary Playlist della NBC e LOPEX VS. LOPEZ, THE MAGICIANS, THE THUNDERMANS di Nickelodeon, LITTLE AMERICA di Apple TV e EYE CANDY di MTV, con Victoria Justice. Ha vinto un GLAAD Media Award per il suo ruolo in RAISING HOPE.
Nato in California, Guillén attualmente trascorre il suo tempo tra Los Angeles e New York City.

RUPERT FRIEND (Sergey) ha recentemente concluso di recitare nel ruolo del cattivo principale nel nuovo capitolo del franchise di Jurassic World di Gareth Edwards, al fianco di Scarlett Johansson, oltre al nuovo film di Wes Anderson, THE PHOENICIAN SCHEME, dopo aver lavorato con Wes in THE SWAN e RATCATCHER (parte della serie di cortometraggi di Roald Dahl su Netflix), così come ASTEROID CITY e THE FRENCH DISPATCH.
Di recente ha anche terminato il prossimo film di Michel Franco, DREAMS, che sarà presentato in anteprima entro la fine dell’anno, così come After His Death di Lucio Castro, ed è stato visto in, THE AMERICAN SOCIETY OF MAGICAL NEGROES di Focus, che è stato presentato in anteprima al Sundance.
Friend ha ricevuto recensioni entusiastiche come protagonista della serie limitata Netflix di David E. Kelley e SJ Clarkson, ANATOMY OF A SCANDAL. Di recente lo si può vedere in, HIGH DESERT di Ben Stiller e Apple TV+, al fianco di Matt Dillon e Patricia Arquette, e diretto da Jay Roach, insieme alla serie Disney+ e LucasFilm, OBI-WAN KENOBI, al fianco di Ewan McGregor nei panni del Grande Inquisitore.
Rupert è meglio conosciuto per il suo ruolo di Peter Quinn in, HOMELAND di Showtime. Ha interpretato il ruolo per cinque stagioni ed è stato nominato per un Emmy. Inoltre, Rupert può essere visto in, A SIMPLE FAVOR di Paul Feig, recitando al fianco di Anna Kendrick e Blake Lively; AT ETERNITY’S GATE di Julian Schnabel, con Willem Dafoe; così come LA MORTE DI STALIN, diretto da Armando Iannucci, con Steve Buscemi, Simon Russell Beale e Michael Palin. I suoi lunghi crediti cinematografici includono, The Young Victoria, The Boy in the Striped Pajamas, Cheri, Starred Up, Orgoglio e pregiudizio e HITMAN: AGENT 47, tra molti altri. Friend è stato recentemente protagonista della serie Paramount+ STRANGE ANGEL.

LA PRODUZIONE
Il viaggio verso il primo lungometraggio di DREW HANCOCK (regista/sceneggiatore), COMPANION, che uscirà il 31 gennaio per New Line, è segnato da talento, perseveranza e una dedizione incrollabile al suo mestiere. Interpretato da Sophie Thatcher, Jack Quaid, Lukas Gage, Megan Suri, Harvey Guillén e Rupert Friend, il film mette in mostra la profonda passione di Hancock per il genere horror, mescolandola con brividi, azione e una generosa dose di umorismo.
Dopo la laurea, Hancock si è diretto a ovest e ha assunto una varietà di ruoli di produzione, trovando infine la sua strada per Channel 101, una pionieristica piattaforma di comici online, che precede sia Funny or Die che YouTube. Channel 101 è diventato un parco giochi creativo per Hancock, dove ha scritto e diretto spettacoli come, Cautionary Tales of Swords, The Mountain e Wastelander. Ha anche iniziato a recitare, interpretando John Oates, di Hall & Oates, nell’iconica serie di Channel 101, YACHT ROCK.
Hancock ha continuato ad affinare le sue abilità in televisione, scrivendo per serie comiche come, BLUE MOUNTAIN STATE (Spike TV), MR. PICKLES (Adult Swim) e SUBURGATORY (ABC). Ha anche contribuito a numerosi premi di alto profilo, tra cui gli MTV Video Music Awards, gli Spike TV’s Video Game Awards e i Kids’ Choice Awards di Nickelodeon. Nel 2018 ha creato, MY DEAD EX per Awesomeness TV, una serie che ha ottenuto una nomination al Grand Jury Award nella categoria Independent Episodic al SXSW Film Festival.
Determinato a lasciare la televisione, Hancock ha messo gli occhi sul grande schermo e ha scritto la sceneggiatura di Companion, una storia d’amore oscura e contorta finita male. Il progetto ha inizialmente attirato l’interesse di Zach Cregger (BARBARIAN) come regista. Tuttavia, dopo aver riconosciuto la chiara visione di Hancock per il film, Cregger lo incoraggiò a prendere il timone, optando invece per il ruolo di produttore. Il risultato è un film che mette in mostra la sicurezza e l’abilità di Hancock come regista, guadagnandosi un posto nella lista dei “10 registi da tenere d’occhio” di Variety nel 2025.

BoulderLight Pictures è stata fondata da J.D. LIFSHITZ (Produttore) e RAPHAEL MARGULES (Produttore) nel 2012, ed è responsabile di 22 film sin dal loro inizio. Sono un pilastro del circuito dei festival e sono orgogliosi della loro lista agnostica del genere, che porta sia idee fresche che materiale collaudato. A partire dal 2023, BoulderLight Pictures ha stipulato un accordo di prima visione con New Line Cinema.
Il loro primo film, l’horror STD CONTRACTED, è stato un grande successo per IFC Midnight, ottenendo un’uscita cinematografica limitata, prima di diventare il film più trasmesso in streaming su Netflix. Il suo sequel, CONTRACTED: PHASE II, è stato pre-venduto a IFC ed è uscito nell’autunno 2015. Negli anni successivi, BoulderLight ha continuato a far crescere il suo reparto di produzione con, DISMISSED, BAD MATCH e The New York Times Critics’ Pick, DEMENTIA. Il loro film horror, PLEDGE è stato presentato in anteprima al Fantasia Film Festival ed è stato distribuito da IFC Midnight, nel gennaio 2019.
Poi è arrivato, THE VIGIL, presentato in anteprima al programma Midnight Madness del TIFF 2019, ha acquisito un contratto a 7 cifre e ha avuto la sua anteprima negli Stati Uniti al SXSW 2020. Il thriller d’azione, BECKY, interpretato da Kevin James, Lulu Wilson e Joel McHale, è stato selezionato per essere presentato in anteprima al Tribeca 2020 ed è uscito con successo commerciale e di critica. WILD INDIAN, del regista indigeno Lyle Mitchell Corbine, Jr. e interpretato da Kate Bosworth, Jesse Eisenberg e Michael Greyeyes, è stato presentato in concorso, nella categoria film drammatici, al Sundance Film Festival del 2021 ed è stato nominato per quattro Spirit Awards. Più recentemente, hanno pubblicato, SXSW GONE IN THE NIGHT, con Winona Ryder e BECKY 2: THE WRATH OF BECKY.
Il film del 2022 di BoulderLight, BARBARIAN, con Bill Skarsgård, Justin Long, Georgina Campbell e Kate Bosworth, ha fatto scalpore e attualmente vanta un 92% su Rotten Tomatoes. Descritto come un “horror allegramente tortuoso” dal New York Times e un “nuovo classico dell’orrore” da Variety, il film è stato visto come parte di una nuova ondata di horror e ha suscitato riflessioni da The Atlantic e Rolling Stone. Barbarian ha raggiunto il #1 al botteghino nazionale nel suo weekend di apertura, con 10,5 milioni di dollari (più del doppio del suo budget di produzione di 4,5 milioni di dollari) e alla fine ha incassato più di 45 milioni di dollari in tutto il mondo.
Di recente, BoulderLight ha pubblicato il debutto alla regia di Anna Kendrick, WOMAN OF THE HOUR, per Netflix. Basato su una storia vera, dramma d’epoca degli anni ’70 che segue un’aspirante attrice che si trova faccia a faccia con un serial killer, quando entrambi vengono scelti per un episodio di, “The Dating Game”. Il film ha debuttato al numero 2 della Global Top 10 di Netflix e ha regnato nelle classifiche per la settimana successiva.
BoulderLight ha un’entusiasmante scaletta di film in uscita. Presto ci sarà, FRIENDSHIP, con Tim Robinson e Paul Rudd, che ha debuttato al programma Midnight Madness del TIFF e rapidamente venduto ad A24. E più avanti all’orizzonte, si uniranno nuovamente al regista di, BARBARIAN Zach Cregger per l’uscita di WEAPONS, che ha causato un’accesa asta e alla fine è approdato alla New Line.
BoulderLight ha stretto relazioni con alcuni dei più grandi distributori indipendenti di tutto il mondo, tra cui Making Film Productions LTD (una delle più importanti società di intrattenimento di Hong Kong con cui BoulderLight ha un accordo per tre film) e MM2 Entertainment, la principale società cinematografica di Singapore.
BoulderLight è rappresentata da Range Media Partners e Narrative.

Il debutto alla sceneggiatura e alla regia di ZACH CREGGER (produttore), BARBARIAN, è stato presentato in anteprima nelle sale nel 2022 e vede protagonisti Bill Skarsgård, Georgina Campbell e Justin Long. Ha appena concluso il suo attesissimo film successivo, WEAPONS (anch’esso scritto e diretto da Zach), che uscirà nel 2025.
Zach è stato un membro fondatore e scrittore della troupe comica di New York, The Whitest Kids U’Know, che ha fondato mentre frequentava la School of Visual Arts. La reputazione del gruppo per l’ilarità incostante li precede nel circuito della commedia di New York, e hanno vinto il premio come “Best Sketch Group” all’Aspen’s U.S. Comedy Arts Festival 2006. Lo show comico omonimo del gruppo è andato in onda per cinque stagioni su IFC TV e Fuse. Come attore, è apparso al fianco di Anthony Anderson, Jesse Bradford, Gary Cole, Megan Mullally e Krysten Ritter, e ha recitato nella serie di successo della TBS WRECKED.

ROY LEE (Produttore) è un produttore cinematografico e televisivo e fondatore di Vertigo Entertainment. Il suo primo credito come produttore è stato per THE RING (2002), e da lì ha continuato a produrre molti altri film, tra cui THE GRUDGE, THE DEPARTED, IT, BARBARIAN e LATE NIGHT WITH THE DEVIL. Lee ha anche prodotto diversi amati film d’animazione per bambini, tra cui The Lego Movie, How to Train Your Dragon e NIMONA. Attualmente, Lee sta sviluppando e producendo una serie diversificata di film e serie televisive.

ELI BORN (Direttore della fotografia) è un pluripremiato direttore della fotografia che lavora a lungo in lungometraggi, video musicali e spot pubblicitari. I suoi ultimi lungometraggi sono, THE BOOGEYMAN di Rob Savage, basato sul racconto di Stephen King, e HELLRAISER di David Bruckner, il prequel del classico di Clive Barker.
Born sta attualmente girando l’horror soprannaturale di Michael Chaves, The Conjuring: Last Rites, l’ultimo capitolo dell’amato franchise, per New Line. I suoi altri crediti cinematografici includono i drammi acclamati dalla critica SUPER DARK TIMES e WILD INDIAN, che sono stati presentati in anteprima al Sundance Film Festival e hanno ricevuto una nomination come miglior opera prima, agli Independent Spirit Awards.
Il vasto background commerciale di Eli include marchi come Land Rover, Jack Daniels, Rolex, Gucci e Dolce & Gabbana. Ha girato numerosi video musicali di alto profilo, lavorando con artisti come Jack White, Billie Eilish, Spoon ed Ellie Goulding.

SCOTT KUZIO (Scenografo) è uno scenografo di New York, che ha lavorato con registi come Craig Gillespie, David Lowery, Steven Soderbergh, i fratelli Zellner, Antonio Campos e Justin Simien. Dopo essersi laureato alla Tisch School of the Arts for Film della New York University nel 2007, Kuzio ha trascorso l’ultimo decennio a progettare e dirigere artisticamente lungometraggi, video musicali e spot pubblicitari.
Scott ha progettato il film di Searchlight, The Old Man and the Gun, diretto da David Lowery, così come il secondo film di Justin Simien, Bad Hair. Scott ha anche collaborato con Leigh Janiak alla trilogia horror, FEAR STREET per la 20th Century Fox.
Tra le sue altre opere degne di nota ci sono, Damsel dei fratelli Zellner, Christine di Antonio Campos, Golden Exit e Listen Up Philip di Alex Ross Perry, Barry di Vikram Ghandi, James White di Josh Mond, People Places Things di Jim Strouse e, più recentemente, Dumb Money di Craig Gillespie. In televisione, ha progettato l’episodio pilota della serie limitata nominata ai Golden Globe, THE SINNER e della serie, NIGHT SKY per Amazon.
BRETT W. BACHMAN, ACE, (Montatore) è un editor di film e televisione con titoli acclamati come MANDY, PIG e LA CADUTA DELLA CASA DEGLI USHER. Bachman ha lavorato con le voci più importanti del cinema di genere, tra cui Panos Cosmatos, Mike Flanagan, Josh Ruben ed Elijah Wood. Molti dei suoi lungometraggi sono stati presentati in anteprima in rinomati festival internazionali, tra cui Sundance, TIFF, SXSW e Cannes. Ha anche portato il suo talento sul piccolo schermo, con numerosi progetti televisivi e commerciali.
I suoi titoli recenti e in arrivo includono: RABBIT TRAP, un mistero soprannaturale con Dev Patel; e HEART EYES, un ibrido commedia romantica/slasher del regista Josh Ruben.
Altri titoli includono, WERE WOLVES WITHIN, COLOR OUT OF SPACE, THE TOXIC AVENGER, THE VIGIL, COOTIES e molti altri.
Bachman ha scoperto il suo amore per il montaggio nei suoi anni formativi, sviluppando una passione per la narrazione attraverso tre documentari autoprodotti quando aveva solo 19 anni. A 22 anni, era uno dei membri più giovani del suo programma di editing al Conservatorio AFI. Da allora, ha coltivato il suo amore per il cinema con una serie di progetti eclettici come montatore, produttore associato e produttore esecutivo. È membro dell’American Cinema Editors e della IATSE 700 ed è rappresentato da UTA.

Originario del Rhode Island, JOSH ETHIER, ACE (Montatore) è un rinomato montatore cinematografico con sede a Los Angeles che ha lasciato un segno duraturo nei generi horror, thriller e azione… Indossa letteralmente la sua passione per i generi. I suoi lavori sono stati presentati in anteprima in prestigiosi festival cinematografici come il Toronto International Film Festival, il Sundance Film Festival, il SXSW, il Tribeca Film Festival, il Beyond Fest e il Fantastic Fest. Più di recente, Ethier ha montato il film horror di Netflix DON’T MOVE, prodotto da Sam Raimi e interpretato da Kelsey Asbille e Finn Wittrock. Ethier è noto soprattutto per le sue frequenti collaborazioni con il regista Joe Begos, con il quale ha creato uno stile cinematografico unico, rumoroso e d’impatto. La loro collaborazione ha portato a diversi film acclamati, tra cui BLISS, un film horror psichedelico che esplora la discesa di un artista nella follia; VFW, un thriller grintoso e ricco di azione sui veterani di guerra che difendono il loro posto VFW locale da una banda drogata; e, più recentemente, CHRISTMAS BLOODY CHRISTMAS, un film horror festivo ma terrificante in streaming su Shudder. Queste collaborazioni hanno risuonato sia con il pubblico che con la critica, mostrando la capacità di Ethier di migliorare la narrazione visionaria di Begos attraverso il suo montaggio.
L’impressionante filmografia di Ethier include titoli importanti come GRETEL & HANSEL di Osgood Perkins per Orion Pictures e MGM, una rivisitazione oscura della fiaba classica; ORPHAN: FIRST KILL di William Brent Bell, il prequel dell’horror cult preferito dalla Paramount Pictures; The Standoff at Sparrow Creek di Henry Dunham, un thriller teso e basato sui dialoghi, su una sparatoria di massa a un funerale della polizia; e MAYHEM, un film horror d’azione ad alto numero di ottani con Steven Yeun (che mette in evidenza la sua versatilità come montatore di azione e commedia).
Nel 2021, i contributi di Ethier al montaggio cinematografico sono stati formalmente riconosciuti quando è stato invitato a far parte dell’American Cinema Editors (ACE), un onore che indica la sua posizione nel settore tra i suoi colleghi. La sua carriera è segnata dall’impegno per l’eccellenza e dalla passione per la narrazione, che lo rendono uno dei montatori più rispettati e ricercati nel cinema indipendente di genere.

VANESSA PORTER (Costumista) è una costumista per il cinema e la televisione con sede a New York.
I suoi disegni sono stati presentati in anteprima in acclamati festival cinematografici come Sundance, TIFF, VFF e SXSW. Ha progettato film per Warner Bros. Pictures / New Line Cinema, Legendary Pictures e Amazon Studios. Porter ha disegnato serie originali per Disney+, Netflix e Peacock.
Più di recente, Vanessa ha progettato la seconda stagione della serie antologica horror, GOOSEBUMPS per Disney+/Sony, che andrà in onda nel 2025.
Vanessa ha diretto i reparti di costumi sia a livello nazionale che internazionale. Ama la sfida di lavorare in ambienti sconosciuti e di entrare in contatto con collaboratori creativi ovunque la porti il settore.

HRISHIKESH HIRWAY (Compositore) ha composto colonne sonore originali per i lungometraggi, COMPANION, SAVE THE DATE e OUR NATION; la serie televisiva originale Netflix, EVERYTHING SUCKS; il videogioco, LA LANTERNA ROSSA; e il tema del podcast 30 FOR 30 di ESPN.
Al di fuori del suo lavoro di compositore, Hrishikesh ha pubblicato quattro album come cantautore sotto il nome di, The One AM Radio tra il 2002 e il 2011. Nel 2021 ha iniziato a pubblicare nuova musica a suo nome, tra cui l’EP ROOMS I USED TO CALL MY OWN nel 2022, con la partecipazione del violoncellista Yo-Yo Ma.
Hrishikesh è anche il conduttore e creatore del pluripremiato podcast, SONG EXPLODER, in cui intervista altri artisti sul processo creativo dietro una delle loro canzoni di successo. Il podcast è stato adattato in una serie di documentari Netflix nel 2020, per la quale ha ricoperto il ruolo di conduttore e produttore esecutivo.
Ha anche creato e co-condotto i pluripremiati podcas,t HOME COOKING, con lo chef e autore Samin Nosrat; e THE WEST WING WEEKLY, con l’attore Joshua Malina. Ha tenuto un TED Talk sull’ascolto attento e sull’interazione più profonda con le persone e la musica. Ha lavorato presso la Biblioteca del Congresso come consulente per la strategia digitale. Fast Company lo ha nominato una delle persone più creative nel mondo degli affari e AdWeek lo ha inserito nella lista Creative 100 come “innovatore che rimodella il panorama dei media”.