28 Aprile 2025

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Il Giovedì Santo di Caltanissetta: Tradizione, Cultura e Valorizzazione

Una nuova puntata di “Voce alle Idee” affronta il tema del Giovedì Santo di Caltanissetta, esplorando la tradizione, la cultura e le opportunità di valorizzazione che questo evento porta con sé. Ospiti della sedicesima puntata sono Arcangelo Giammusso, presidente dell’Associazione Giovedì Santo di Caltanissetta, e Alessandro Barrafranca, vice presidente della stessa associazione.

La Settimana Santa di Caltanissetta, una delle tradizioni religiose più sentite della città, continua a rappresentare un momento di profonda devozione e cultura, non solo per i nisseni, ma per tutti coloro che giungono da ogni parte del mondo.

Il Giovedì Santo è una delle celebrazioni più significative della Settimana Santa di Caltanissetta, un evento che non solo ha un valore religioso, ma anche culturale e turistico. Al centro di questa tradizione vi sono i  gruppi sacri, tra cui la “Deposizione dalla Croce” e l’”Ultima Cena”, che quest’anno, festeggiano i 140 anni dalla loro costruzione.

“Il Giovedì Santo non è solo un appuntamento religioso, ma è un simbolo di identità culturale per tutta la comunità nissena,” afferma Alessandro Barrafranca. “La ‘Deposizione dalla Croce’ e l’‘Ultima Cena’ sono due opere che vanno ben oltre il loro valore sacro, sono un patrimonio storico e artistico che deve essere condiviso con i cittadini e con i visitatori.”

L’“Ultima Cena”, commissionata nel 1885 dai panificatori di Caltanissetta, è un’opera che ha anche una grande valenza sociale. “Questa opera è il frutto di un gesto comunitario che unisce la città. È un simbolo di come le tradizioni possano contribuire a mantenere vive le radici culturali e sociali,” spiega Arcangelo Giammusso, presidente dell’Associazione Giovedì Santo.

Un altro tema importante riguarda la destagionalizzazione dell’evento, con l’idea di rendere queste opere fruibili durante tutto l’anno. “Vogliamo che le ‘Vare’ siano visibili non solo durante la Settimana Santa, ma 365 giorni l’anno, per far conoscere e apprezzare questa parte della nostra storia e della nostra fede,” sottolinea Barrafranca.

“La promozione del Giovedì Santo non deve limitarsi ai giorni di festa,” afferma Giammusso. “È necessario che Caltanissetta sia riconosciuta per la sua tradizione, non solo religiosa, ma anche culturale. Questo significa integrare l’evento con altre attività turistiche e culturali che possano attrarre visitatori in tutte le stagioni.”

Il progetto di valorizzazione della Settimana Santa ha ricevuto anche il sostegno della Regione Siciliana, che ha deciso di finanziarlo come parte di un piano di promozione del patrimonio immateriale siciliano. “Questo finanziamento rappresenta un passo importante per la città, ma anche per tutta la Sicilia. La nostra tradizione merita di essere conosciuta e rispettata da un pubblico sempre più ampio,” afferma Angelo Baglio, conduttore della trasmissione, e rafforza anche la volontà di estendere la valorizzazione della Settimana Santa, trasformandola in un evento che duri per tutto il mese.

La Regione Siciliana ha infatti deciso di finanziare la Settimana Santa di Caltanissetta, un riconoscimento che, oltre a garantire un supporto economico, favorisce anche la partecipazione a manifestazioni di rilevanza nazionale e internazionale. L’esposizione dell’“Ultima Cena” all’EXPO di Milano ha già avuto un forte impatto sul turismo e sull’economia della città. “La Settimana Santa è un patrimonio che merita di essere condiviso con il mondo,” ha sottolineato Baglio.

Un altro passo significativo verso il futuro della Settimana Santa di Caltanissetta è stato intrapreso con la creazione di un progetto di valorizzazione che, attraverso eventi organizzati dalla comunità, contribuirà a destagionalizzare il turismo e ad allungare il periodo di fruizione delle tradizioni locali. L’obiettivo è far diventare la Settimana Santa un appuntamento annuale che non si limiti solo ai giorni centrali, ma che arricchisca il territorio con iniziative e attività che coinvolgano la cittadinanza e i visitatori durante tutto l’anno.

Un Tributo a Gianni Taibi

Un momento commovente della puntata è stato dedicato alla memoria di Gianni Taibi, gran cerimoniere della Real Maestranza e protagonista di numerosi eventi legati alla Settimana Santa. La sua dedizione e il suo impegno per la valorizzazione delle tradizioni locali hanno lasciato un segno indelebile nella città di Caltanissetta. “Gianni Taibi è stato una figura fondamentale per la nostra città, il suo impegno ha reso unica la nostra Settimana Santa,” ha concluso Giammusso.

Un altro aspetto che è stato messo in evidenza nella puntata è il valore “emotivo” che il Giovedì Santo rappresenta per la comunità. “La nostra è una tradizione che coinvolge emotivamente tutti. È un momento di riflessione profonda, ma anche di coesione sociale, dove il senso di comunità diventa ancora più forte,” conclude Alessandro Barrafranca.

“Il futuro del Giovedì Santo è legato alla capacità di unire tradizione e innovazione, di raccontare una storia che sia contemporanea ma radicata nelle nostre origini,” afferma infine Arcangelo Giammusso. “L’obiettivo è far crescere l’evento, coinvolgere la comunità e attrarre turisti, facendo di Caltanissetta un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono scoprire la Sicilia più autentica.”

Il Futuro della Settimana Santa di Caltanissetta

Concludendo, l’impegno della comunità di Caltanissetta e delle istituzioni locali è chiaro: la Settimana Santa non è solo un evento religioso, ma una risorsa culturale e turistica fondamentale per la città. Grazie alla continua valorizzazione delle tradizioni, alla collaborazione con il territorio e all’impegno di tutti, la Settimana Santa di Caltanissetta è destinata a crescere, a rimanere un evento di riferimento e ad attrarre sempre più visitatori, arricchendo così la città di spiritualità, arte e cultura.