24 Gennaio 2025

Zarabazà

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Tradizione e innovazione si incontrano in “L’amuri di Jaci”

La creazione dolciaria di Mario Privitera che unisce storia, arte e gusto per celebrare Acireale

C’è un luogo in Sicilia dove tradizione e innovazione si fondono in una sinfonia di profumi e sapori. È una piccola bottega artigianale, un laboratorio dove il giovane  pasticcere Mario Privitera dà forma alle sue creazioni. Mario, che ama definirsi un “Lievitista Culturale”, racconta attraverso i suoi dolci storie e leggende legate alla sua terra. Ogni sua creazione è un viaggio sensoriale e una dichiarazione d’amore che incarna il legame con la sua città d’origine, Acireale, e le sue tradizioni.

Da questa profonda passione per la sua terra nasce un lievitato unico, che racchiude i colori, i sapori e le emozioni della Sicilia: “L’amuri di Jaci” che  non è solo un pandolce ma un vero e proprio inno al mito di Aci e Galatea, un’antica leggenda che parla di amore, sacrificio e bellezza.

La sua forma a cuore è già una dichiarazione d’intenti: ogni morso trasporta il palato in un viaggio nella storia. L’impasto dorato, arricchito con pasta di limone e crema al latte di capra girgentana – un presidio Slow Food – avvolge il gusto con una dolcezza delicata e raffinata. Fragole candite e un leggero tocco di rum bianco aggiungono un contrasto vibrante e avvolgente.

Ma la magia non finisce qui. La superficie del dolce è una festa per i sensi: una copertura di cioccolato Ruby – ottenuto naturalmente dal cacao rosa – e poi ancora fragole liofilizzate croccanti e trucioli di cioccolato bianco.  Un’estetica curata nei minimi dettagli che lo rende irresistibile agli occhi prima ancora che al palato.

E poi c’è il tocco finale, quello che trasforma il dolce in un’esperienza culturale unica: “L’amuri di Jaci” è avvolto in un lembo di simil seta decorato con scene che narrano la leggenda di Aci e Galatea. Questo packaging così speciale richiama la “truscia”, ovvero l’antico panno usato dai contadini siciliani per trasportare vivande. Dopo aver gustato il dolce, il tessuto può essere riutilizzato come runner, foulard o  piccola sciarpa, un ricordo tangibile di Acireale che il turista può portare con sé.

Presentato per la prima volta alla 88ª Fiera dell’Artigianato MIDA di Firenze, “L’amuri di Jaci” ha conquistato il pubblico con il suo mix di tradizione, innovazione e sapori autentici. Per Mario, questo lievitato rappresenta davvero il simbolo dell’amore per la sua città e il desiderio di condividere la sua storia con il mondo.

“Volevo che chi visita Acireale portasse con sé non solo un ricordo del soggiorno, ma un pezzo della nostra anima, qualcosa che rappresentasse al meglio la nostra cultura e la nostra terra,” racconta il giovane pasticcere.“L’amuri di Jaci” è un viaggio emozionale, un’esperienza di gusto e bellezza che parla d’amore. E come ogni amore che si rispetti, lascia il segno.