Con La scala capovolta, Enrico Brion firma un’opera ispirata alle Cosmicomiche di Italo Calvino, unendo il jazz, la musica classica e l’improvvisazione in un viaggio orchestrale complesso e vibrante.
Interpretato dall’AstroCo(s)micOrk, l’album di Enrico Brion esplora temi cosmici con un sound avventuroso e multidimensionale, offrendo momenti lirici alternati a intermezzi grotteschi e soluzioni improvvisative che evocano la struttura narrativa di Calvino.
Ogni brano è un frammento di universo, un’interpretazione sonora del racconto calviniano: gli assoli di fiati e percussioni creano tensioni e sospensioni, mentre l’orchestra si muove su scale armoniche “capovolte” e inaspettate, proponendo una musica tanto cerebrale quanto emotivamente coinvolgente. Le influenze jazzistiche e novecentesche si fondono con l’idea di libertà e sperimentazione, dando vita a un’esperienza quasi cinematografica.
L’album si apre con “Il buio e la farfalla”, un brano che cattura l’attenzione grazie a una costruzione sonora ricca di chiaroscuri e simbolismi. Sin dalle prime note, Brion dipinge un’atmosfera sospesa tra il mistero e la delicatezza, suggerendo un dialogo tra elementi contrastanti, come l’oscurità e la fragilità di una farfalla. La musica si sviluppa con una progressione lenta e riflessiva, in cui i fiati creano onde di tensione, mentre le percussioni sottolineano la fugacità dell’immagine evocata, dando al pezzo una dimensione poetica e cinematografica.
La scala capovolta rappresenta non solo un omaggio alle influenze letterarie di Brion, ma anche una sintesi della sua carriera trentennale. È un album che richiede attenzione e apertura, offrendo una nuova prospettiva per ogni ascolto.
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