Il documentario inaugura il festival sabato 2 novembre al cinema La Compagnia di Firenze
Un racconto intimo del Monte Rosa per esplorare un luogo di vita dello scrittore e capire il mondo in cui stiamo vivendo da osservatorio privilegiato: un film su come le montagne potrebbero salvarci Debutta oggi il trailer ufficiale del film che sarà nelle sale il 25, 26 e 27 novembre:
Firenze – L’anteprima italiana di “Fiore Mio”, il primo film scritto, diretto e interpretato da Paolo Cognetti, aprirà la 65a edizione del Festival dei Popoli, dedicata al meglio del cinema documentario internazionale, sabato 2 novembre alle 20.30a Firenze al cinema La Compagnia (le prevendite aperte dal 10 ottobre sul sito https://cinemalacompagnia.ticka.it/).Il festival – presieduto da Roberto Ferrari, con la direzione artistica di Alessandro Stellino e quella organizzativa di Claudia Maci – continuerà in diversi luoghi della città fino al 10 novembre.
“Seguo e ammiro da tempo il lavoro di Paolo Cognetti – ha spiegato Stellino – e sono molto felice di poter presentare in apertura di festival questo suo splendido esordio alla regia, in cui il pubblico ritroverà molti dei temi esplorati con passione e sensibilità nella sua letteratura. Fiore mio è un film che parla al cuore delle persone e che tocca temi profondi su un piano collettivo, facendo anche affiorare quesiti esistenziali che riguardano tutte e tutti in prima persona. Non si tratta solo di un’opera eccellente dal punto di vista tecnico e della resa cinematografica: è un film di paesaggi interiori, di solitudini che dialogano, di scelte di vita che hanno a che fare con la fede nell’essere umano e in qualcosa di più grande, e porta lo spirito di chi guarda a desiderare di levarsi in volo e superare ogni ostacolo”.
Dopo il successo de “Le otto montagne” – tratto dal suo omonimo romanzo e diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, vincitore del Premio della Giuria a Cannes 2022 – Cognetti esordisce alla regia con un lavoro in cui pone al centro la sua passione per la montagna, luogo di incontri e scoperte, spazio geografico ma anche dimensione interiore. Quando nell’estate del 2022 l’Italia viene prosciugata dalla siccità, lo scrittore assiste per la prima volta all’esaurimento della sorgente nei pressi della sua casa a Estoul, piccolo borgo a 1700 metri di quota che sovrasta la vallata di Brusson, in Valle d’Aosta. Un avvenimento che lo turba profondamente e che lo spinge a raccontare la bellezza delle sue montagne e di ghiacciai destinati a sparire o mutare per sempre a causa della crisi climatica. Cognetti ci conduce così sulle cime del Quintino Sella, dell’OrestesHutte e del Mezzalama, attraverso paesaggi mozzafiato e incontri con chi nella montagna ha trovato, prima che una casa, un vero e proprio “luogo del sentire”.
Nel suo viaggio, Cognetti non è solo: oltre a chi vive o ha vissuto insieme a lui quei luoghi – come il direttore della fotografia Ruben Impens, lo stesso di Le otto montagne, o gli amici di una vita Remigio, Arturo Squinobal e sua figlia Marta, le donne dei rifugi Corinne e Mia, il silenzioso sherpa Sete e l’inseparabile cane Laki – c’è la presenza preziosa del cantautore Vasco Brondi, amico fraterno dell’autore e in questa occasione, per la prima volta, al lavoro su un’intera colonna sonora. Per il documentario, oltre alle musiche originali, Brondi ha scritto e interpretato una nuova canzone, “Ascoltare gli alberi”. “Fiore mio”, la traccia presente nel finale e che ne ha ispirato il titolo, è invece da tempo una delle canzoni più popolari di Andrea Laszlo De Simone, cantautore e musicista torinese che ha vinto il Premio César 2024 per la Migliore Musica Originale di “Animal Kingdom (Le Règne Animal)”, divenendo il primo italiano ad aggiudicarsi questo prestigioso premio.
“Fiore mio”, presentato in anteprima alla 77esima edizione del Locarno Film Festival,è prodotto da Samarcanda Film, Nexo Studios, Harald House e EDI Effetti Digitali Italiani con il sostegno della Film Commission Vallée d’Aoste e in collaborazione con Montura e Jeep, technical partner SONY, service di produzione L’Eubage. Il film sarà distribuito nei cinema il 25, 26 e 27 novembre da Nexo Studios in collaborazione con i media partner Radio DEEJAY e MyMovies. L’elenco delle sale per l’uscita evento sarà a breve disponibile su nexostudios.it e le prevendite apriranno dal 24 ottobre.
Paolo Cognetti
Paolo Cognetti è nato a Milano nel 1978. Ha esordito con alcune raccolte di racconti pubblicate da minimum fax. Ha scritto Il ragazzo selvatico (Terre di Mezzo, 2013), Le otto montagne (Einaudi, 2016), Senza mai arrivare in cima (Einaudi, 2018), La felicità del lupo (Einaudi, 2021) e Giù nella valle (Einaudi, 2023). Nel 2021 ha curato L’Antonia su Antonia Pozzi (Ponte alle Grazie). Sempre nel 2021 esce, sia come film-documentario sia in forma di podcast, Paolo Cognetti. Sogni di Grande Nord. Con Le otto montagne, che è stato tradotto in oltre 40 Paesi, ha vinto nel 2017 il Premio Strega, il Premio Strega Giovani e il Prix Médicisétranger. Dal libro è stato tratto il film omonimo, vincitore del premio della giuria al Festival di Cannes 2022 e di quattro David di Donatello 2023 tra cui il David di Donatello miglior film.
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