Terzo singolo estratto dal disco “La Città Radiosa” in uscita venerdì 11 ottobre 2024, “IBIS REDIBIS” definisce il portato della musica di Epoca22. La produzione di Mattia Cominotto esalta le qualità di un brano concepito più come un flusso esoterico, che come strutture modellate su sezioni. È un vortice ipnotico e violento; cinematografico. Stasi, ripartenze, climax e variazioni rendono vivide le sculture sonore concepite dalla band. Così, Epoca22 scardina i limiti di genere, portando rock, post punk e cantautorato su nuovi territori.
“IBIS REDIBIS” è magma in cui si rimane invischiati; come lentamente risucchiati verso il centro della terra, nell’oscurità dei significati dell’esistenza. È una successione d’immagini; battiti di ciglia della coscienza che vanno a comporre il puzzle del “nonsense” della vita umana. IBIS REDIBIS è una domanda e una risposta: è una ricerca di vaticinio.
Non a caso, ibis redibis è una locuzione che la mitologia latina attribuisce alla Sibilla Cumana. “Ibis redibis non morieris in bello” è la predizione “senza soluzione” che l’Oracolo lascia a un soldato romano, giunto fino all’antro della sacerdotessa per chiedere dell’esito della propria missione. La frase, infatti, è ambigua e suggerisce una duplice interpretazione a seconda di dove venga collocata la virgola all’interno della sentenza.
Ibis redibis, quindi: quale sarà l’esito della nostra missione?
Epoca22 è una band new wave italiana.
Il suo è cantautorato urbano che unisce cura per il testo e per la musicalità della parola a corpose linee di chitarra; beat riverberati e riff di basso, reminiscenze della darkwave britannica di fine anni ‘70. Quello di Epoca22 è un canto di strada che racconta, per simboli, di città deturpate; di divisioni e disuguaglianze; di violenza e povertà, ma anche di speranza e redenzione. La band è composta da Gianluca Durno (voce e chitarra), da Mario Tovani(chitarra e cori); Dennis Santacroce (basso) e Sebastiano Pucci (batteria).
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