Parma e Busseto21 settembre – 20 ottobre 2024
XXIV FESTIVAL VERDI
Parma e Busseto,
21 settembre – 20 ottobre 2024
Potere e Politica sono la trama e l’ordito con cui è stato tessuto il programma, attraversando i secoli e i generi musicali ed evocando temi cari al Maestro,
di stringente attualità nel dibattito culturale e sociale.
Inaugurazione con la Verdi Street Parade, con oltre 1000 artisti, ensemble corali e orchestrali, bande, cantanti, attori, ballerini, acrobati e artisti visivi e le performance finali di Imaginarium e Yoann Bourgeois.
Macbeth in versione francese, La battaglia di Legnano,
Un ballo in maschera in nuovi allestimenti con la regia di Pierre Audi, Daniele Menghini e Valentina Carrasco,
diretti da Roberto Abbado, Fabio Biondi, Diego Ceretta e Attila in forma di concerto diretto da Riccardo Frizza
sono le opere in programma, alle quali si aggiungono
la Messa da Requiem e il Gala Verdiano,
diretti da Francesco Lanzillotta e James Conlon.
Tra gli interpreti, Riccardo Fassi, Lidia Fridman, Luciano Ganci, Mika Kares, Giorgi Manoshvili, Roberta Mantegna, George Petean, Michele Pertusi, Ernesto Petti, Antonio Poli, Marina Rebeka, Giovanni Sala, Luca Salsi, Fabio Sartori, Vladimir Stoyanov, Marta Torbidoni, Szilvia Vörös, insieme ai giovani talenti dell’Accademia Verdiana diretta da Francesco Izzo.
La nuova sezione Ramificazioni apre itinerari alla musica di Luigi Nono, Arnold Schönberg, Dmítrij Šostakovič, Claudio Monteverdi, con Maxime Pascal e Shirin Neshat, Charles Dutoit con la Cherubini, Teodor Currentzis con la MusicÆterna, Carlo Vistoli e il Ghislieri Consort e alla danza di Aterballetto con la regia di Fabio Cherstich e le coreografie di Philippe Kratz.
Si rinnova e rinsalda la collaborazione con La Toscanini, il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani e con il Teatro Comunale di Bologna. S’intensifica la collaborazione scientifica con l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani.
Verdi Off giunge alla sua IX edizione: oltre 320 appuntamenti, diffusi e multidisciplinari, in 30 giorni, più di 2500 artisti e 90 tra associazioni, compagnie e istituzioni coinvolte, a Parma, Busseto, Fidenza e nei 12 Comuni della Provincia, raggiungendo le scuole, 25 rsa,
gli ospedali e gli Istituti Penitenziari di Parma
e insieme con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti,
per far conoscere la musica di Giuseppe Verdi
in modo originale, inclusivo, giocoso e sorprendente.
Il Festival rilancia l’impegno del Manifesto Etico del Teatro Regio di Parma, candidato agli International Opera Awards 2024 nella categoria Equal Opportunities & Impact, che coinvolgerà gli artisti di questa nuova edizione.
Servizio navetta, in collaborazione con Tep,
per Busseto e Fidenza nei giorni di spettacolo.
Macbeth in versione francese, Un ballo in maschera, La battaglia di Legnano in tre nuovi allestimenti firmati da Pierre Audi, Daniele Menghini, Valentina Carrasco e diretti da Roberto Abbado, Fabio Biondi, Diego Ceretta; Attila in forma di concerto diretto da Riccardo Frizza.Quattro opere, insieme alla Messa da Requiem e al Gala Verdiano, diretti da Francesco Lanzillotta e James Conlon, la nuova sezione di concerti, installazioni, performance, intitolata Ramificazioni, con protagonisticon Maxime Pascal e Shirin Neshat, Charles Dutoit con l’Orchestra Cherubini, Teodor Currentzis con la MusicÆterna Orchestra, Carlo Vistoli e il Ghislieri Consort e la danza di Aterballetto con la regia di Fabio Cherstich e le coreografie di Philippe Kratz costituiscono la struttura del XXIV Festival Verdi di Parma e Busseto, dal 21 settembre al 20 ottobre 2024, che inaugura con la Verdi Street Parade.
Grandi interpreti di fama internazionale dialogano con artisti di nuova generazione: Riccardo Fassi, Lidia Fridman, Luciano Ganci, Mika Kares, Giorgi Manoshvili, Roberta Mantegna, George Petean, Michele Pertusi, Ernesto Petti, Antonio Poli, Marina Rebeka, Giovanni Sala, Luca Salsi, Fabio Sartori, Vladimir Stoyanov, Marta Torbidoni, Szilvia Vörös, insieme ai giovani talenti dell’Accademia Verdiana, diretta da Francesco Izzo.
Al Festival Verdi si rinnova e rinsalda la collaborazione del Teatro Regio con La Toscanini, il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani, e con il Teatro Comunale di Bologna, e s’intensifica la collaborazione scientifica con l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani.
“Potere e Politica sono la trama e l’ordito con cui abbiamo tessuto il programma del Festival Verdi 2024- dichiara Luciano Messi, Sovrintendente del Teatro Regio di Parma – attraversando i secoli e i generi musicali ed evocando temi cari al Maestro, di stringente attualità nel dibattito culturale e sociale. Le opere in cartellone accendono un faro su un periodo creativo straordinariamente fecondo: dalla monumentalità guerriera e giovanile di Attila (1846), allo slancio risorgimentale della Battaglia di Legnano (1849), per arrivare al Verdi sofisticato di Un ballo in maschera (1859) e Macbeth (1847, rev. 1865), quest’ultimo eseguito in francese, come avvenne al debutto parigino. A questa esplorazione tematica concorre anche il Verdi Off, sui percorsi dell’accessibilità e dell’inclusione, portando il teatro fuori dal teatro incontro a un pubblico eterogeneo e sempre nuovo, aprendo il Festival con la Verdi Street Parade e rilanciando quotidianamente l’impegno del Manifesto Etico del Teatro Regio di Parma che coinvolgerà i protagonisti di questa nuova edizione”.
Straordinari artisti sono i protagonisti che compongono il programma di Ramificazioni, la nuova sezione di concerti e performance del Festival Verdi, che traccia percorsi tra Verdi, i compositori del passato e coloro che ne hanno raccolto l’eredità. Da Claudio Monteverdi a Dmítrij Šostakóvič, con un focus su Arnold Schönberg e Luigi Nono, nell’anno in cui ricorrono, rispettivamente, i 100 e i 150 anni dalla nascita, il programma delinea un percorso musicale e tematico attraverso i secoli, mettendo al centro proprio quei temi più cari al Maestro – potere, politica, aspirazione alla libertà – ed esplorandoli nelle loro connessioni con il presente.
“Le opere di Giuseppe Verdi non ammettono letture univoche – scrive Alessio Vlad, Direttore artistico del Festival Verdi. Troppi i riferimenti e troppo varie le prospettive per riuscire a isolare temi e significati entro parametri univoci. Tuttavia, nella costruzione del Festival, può essere utile individuare aspetti specifici nella produzione del Maestro per allargare l’orizzonte e disegnare nuove traiettorie. Verdi ha fatto propri argomenti universali, comuni a ogni epoca. Partendo da questo presupposto, abbiamo provato a tracciare un percorso che, con libertà e immaginazione, contribuisca a far emergere l’eredità tramandata e i legami con gli autori che lo hanno preceduto. La nuova sezione del Festival che inaugura quest’anno prende proprio spunto dal filo conduttore delle opere in cartellone: potere, politica, libertà. Tra i molti autori che hanno toccato questi temi, abbiamo quindi scelto di indagare i collegamenti con Luigi Nono e Arnold Schönberg, così come quelli con Claudio Monteverdi e Dmitrij Šostakóvič. La caleidoscopica successione di tempi e stili che così si tratteggia vuole incoraggiare a sperimentare itinerari inediti, assecondando il disvelarsi di nuove prospettive e dando vita a ramificazioni che, da una stessa radice, si protendono verso una molteplicità di letture”.
Giunge alla sua IX edizione Verdi Off, realizzato dal Teatro Regio con il Comune di Parma e con l’Associazione “Parma, io ci sto!”, che apre il Festival con la Verdi Street Parade e che prosegue con un ricco calendario di appuntamenti, tra concerti, mostre, installazioni, incontri, progetti speciali, coinvolgendo artisti e associazioni del territorio, per stimolare, creare e condividere un’atmosfera festosa che abbracci chi vive e chi visita le terre del Maestro in occasione del Festival Verdi.
Il Teatro Regio di Parma, in collaborazione e grazie al sostegno degli International Friends of Festival Verdi, realizza per Verdi Off il Concorso Verdi Extreme, con l’obiettivo di selezionare il progetto di teatro musicale contemporaneo o evento performativo-installativo incentrato su temi verdiani.
SERVIZIO NAVETTA
Il Teatro Regio di Parma, in collaborazione con Tep, rinnova il servizio navetta andata e ritorno per Busseto e Fidenza nei giorni di spettacolo.
LA CAMPAGNA DI MEDIASET PER IL FESTIVAL VERDI
Mediaset, da sempre Media Partner del Festival Verdi, rinnova anche quest’anno la sua campagna televisiva con la quale contribuisce in modo straordinario alla promozione del Festival Verdi e di Verdi Off.
PARTNER E SPONSOR
Il Festival Verdi è realizzato grazie al contributo di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Reggio Parma Festival, Comune di Parma. Main partner Chiesi. Major partner Fondazione Cariparma. Media partner Mediaset. Cultural Partner Crédit Agricole. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Unione Parmense degli Industriali, Dallara, Opem. Sostenitori GloveICT, Cavalca, La Giovane, Amoretti, Sicim, Colser, Mutti, Cepim, Parmacotto, Grasselli, Parmalat, Delicius. Con il contributo di Comune di Fidenza, Ascom e Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Camera di Commercio dell’Emilia, Fondazione Monte Parma, Comune di Busseto. Wine partner Oinoe. Mobilty Partner Tep. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Legal counselling Villa&Partners. Partner scientifico Istituto Nazionale di Studi Verdiani. Digital counselling Unsocials. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Fairplay Partner Zebre Parma. Tour Operator Partner Parma Incoming. Sostenitori tecnici De Simoni, Milosped, Teamwork, Graphital. Il Teatro Regio aderisce a Fedora, Opera Europa, Opera Vision, Emilia taste, nature & culture. Special thanks to International Friends of Festival Verdi. Partner artistici e istituzionali Teatro Comunale di Bologna, La Toscanini, Società dei Concerti di Parma, Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, Coro del Teatro Regio di Parma.
L’INAUGURAZIONE CON LA VERDI STREET PARADE
Per l’inaugurazione del Festival Verdi e di Verdi Off, sabato 21 settembre, dalle ore 18.00,la Verdi Street Parade invade strade e piazze, partendo dal Teatro Regio, e animando il centro storico della città in un percorso ricco di sorprese. Oltre 1.000 artisti, ensemble corali e orchestrali, bande, cantanti, attori, ballerini, acrobati e artisti visivi danno vita a uno spettacolo diffuso con performance ispirate alla musica e alla figura di Giuseppe Verdi e dedicate al pubblico di ogni età. A sfilare, anche le streghe di Macbeth, impersonate dalla comunità cittadina che hanno partecipato al workshop curato da Elodie Lebigre, che animeranno un percorso ricco di sorprese che si concluderà in Piazzale della Pace con lo spettacolo di videomapping Verdinaria 2.0, firmato dalla compagnia Imaginarium: un grande progetto visivo realizzato da Francesca Pasquinucci e Davide Giannoni, immaginifico, surreale, poetico, interamente dedicato alla figura di Verdi, realizzato sulla facciata del Palazzo della Pilotta sulle musiche eseguite al pianoforte da Milo Martani e interpretate dai Solisti dell’Accademia Verdiana del Teatro Regio. Incastonato nello spettacolo conclusivo della Verdi Street Parade, la performance Approach 17. Opening di Yoann Bourgeois sulle note di Philip Glass e Giuseppe Verdi: su una scala che non porta da nessuna parte, un uomo prova ad eludere il vuoto, giocando con le leggi di gravità per raggiungere uno stato di libertà, situato tra equilibrio e squilibrio, in una processione vertiginosa e commovente verso il punto di sospensione, di breve durata, tra il momento di massima elevazione e l’inevitabile caduta.
LE OPERE
Macbeth, nella versione in francese eseguita a Parigi nel 1865 è l’opera inaugurale del XXIV Festival Verdi, in debutto al Teatro Regio di Parma giovedì 26 settembre 2024, ore 20.00 (recite domenica 6 ottobre, ore 18.00, domenica 13 ottobre, ore 15.30, giovedì 17 ottobre 2024, ore 20.00). Presentata in prima ripresa assoluta in occasione del Festival Verdi 2020 in forma di concerto e vincitrice quello stesso anno del prestigioso Premio Abbiati, il melodramma in quattro parti su libretto di Francesco Maria Piave, da Shakespeare, traduzione in francese di Charles Louis Étienne Nuitter e Alexandre Beaumont, è finalmente realizzato in forma scenica in un nuovo allestimento firmato da Pierre Audi, per la prima volta alla regia di un’opera verdiana in Italia, e con la direzione di Roberto Abbado, che la diresse proprio nel 2020, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani. Il team creativo vede impegnati Michele Taborelli alle scene, Robby Duiveman ai costumi, Jean Kalman e Marco Filibeck alle luci; Pim Veulings firma le coreografie.
L’operanella revisione di Candida Mantica dell’edizione critica curata da David Lawton (The University of Chicago Press, Chicago e Casa Ricordi, Milano), sarà interpretata da Ernesto Petti (Macbeth), Lidia Fridman (Lady Macbeth), Michele Pertusi / Riccardo Fassi (13) (Banquo), Luciano Ganci (Macduff), tutti al debutto nella versione francese dell’opera. Completano il cast David Astorga (Malcolm) e Natalia Gavrilan (La Comtesse), Rocco Cavalluzzi (Un Médecin), Eugenio Maria Degiacomi (Un serviteur/Un sicaire/Premiere fantôme).
“Una delle più grandi creazioni umane”: così Verdi, in una lettera del 1846, definiva l’omonima tragedia di Shakespeare da cui fu tratto il libretto di Francesco Maria Piave e Andrea Maffei, tradotto nella versione in francese da Charles Louis Étienne Nuittier e Alexandre Beaumont. La lucida rappresentazione del potere come macchina che consuma e la capacità di addentrarsi negli abissi della psiche dei personaggi, tuttavia, portarono i contemporanei a definire il lavoro verdiano “un’opera senza amore”. Posizione, questa, che non fu ribaltata neanche all’indomani dell’esecuzione a Parigi, e solo nella seconda metà del Novecento l’opera viene riscoperta e consacrata al successo assoluto.
Un ballo in maschera, melodramma in tre atti su libretto di Antonio Somma da Gustave III ou Le bal masqué di Eugène Scribe, debutta al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto venerdì 27 settembre 2024, ore 20.00 (recite sabato 28 settembre ore 15.30, sabato 5 ottobre ore 15.30, sabato 12 ottobre ore 15.30, venerdì 18 ottobre ore 15.30) in un nuovo allestimento firmato da Daniele Menghini affermato regista di nuova generazione, con le scenedi Davide Signorini, i costumidi Nika Campisi, le lucidi Gianni Bertoli, realizzato in coproduzione con Teatro Comunale di Bologna, Fondazione Rete lirica delle Marche.
Fabio Biondi sul podio dell’Orchestra Giovanile Italiana e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato daMartino Faggiani, dirige l’opera per la prima volta, seguendo l’edizione critica a cura di Ilaria Narici (The University of Chicago Press, Chicago e Casa Ricordi, Milano). Protagonisti, tutti al debutto nel ruolo: Giovanni Sala (27, 12, 18) / Davide Tuscano (28, 5) (Riccardo), Lodovico Filippo Ravizza (27, 5, 12) / Kang Hae (28, 18)(Renato), Caterina Marchesini (27, 5, 12)/ Ilaria Alida Quilico (28,18)* (Amelia),Danbi Lee* (Ulrica), Licia Piermatteo*(Oscar); Giuseppe Todisco (Silvano), Agostino Subacchi* (Samuel), Lorenzo Barbieri (Tom), Francesco Congiu* (Un giudice/ Un servo di Amelia). (* Allievi e già allievi dell’Accademia Verdiana Corso di Alto perfezionamento in repertorio verdiano).
Melodramma in tre atti ispirato alla figura del re di Svezia, Gustavo III, vittima di una congiura ordita durante un ballo in maschera, l’opera era originariamente destinata alle scene del Teatro di San Carlo di Napoli. Dopo travagliate vicende, il libretto di Antonio Somma, da Gustave III ou Le bal masqué di Eugène Scribe, fu adattato ai dettami della censura, spostando l’azione dall’Europa all’America e facendo del sovrano protagonista il governatore di una colonia inglese. Con queste e altre significative modifiche, l’opera debuttò nel febbraio 1859 al Teatro Apollo di Roma segnando un brillante successo nella carriera di Verdi.
La battaglia di Legnano debutta al Teatro Regio di Parmadomenica 29 settembre 2024 ore 18.00 (recite venerdì 4 ottobre ore 20.00 e domenica 20 ottobre ore 15.30). L’opera in quattro atti su libretto di Salvadore Cammaranoda La Bataille de Toulouse di Joseph Méry, assente dal palcoscenico del Regio da dodici anni, va in scena nel nuovo allestimento realizzato in coproduzione con Teatro Comunale di Bologna, con la regia di Valentina Carrasco, le scene di Margherita Palli, i costumidi Silvia Aymonino, le lucidi Marco Filibeck.
Il ventisettenne Diego Ceretta dirige l’opera sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Comunale di Bologna, maestro del coroGea Garatti Ansini. Il cast vede i debutti nel ruolo di Marina Rebeka (Lida) e Antonio Poli (Arrigo) che si esibiranno insieme a Riccardo Fassi(Federico Barbarossa), Vladimir Stoyanov (Rolando), Alessio Verna (Marcovaldo), Emil Abdullaiev* (Il Podestà di Como /Primo Console di Milano), Bo Yang* (Il Console), Arlene Miatto Albeldas* (Imelda), Anzor Pilia* (Uno Scudiero di Arrigo/Un Araldo). (*Allievi e già allievi dell’Accademia Verdiana Corso di Alto perfezionamento in repertorio verdiano).
Composta in breve tempo da un giovane Verdi, su libretto di Salvadore Cammarano, La battaglia di Legnano contribuì a fare del Maestro un simbolo vivente della lotta per la liberazione e per l’unificazione nazionale. Le tinte patriottiche, unite all’intreccio tra dramma passionale e vicenda politica, valsero a quest’opera un enorme successo al momento della sua prima rappresentazione, avvenuta a Roma il 27 gennaio 1849, alla vigilia della proclamazione della Repubblica Romana. Il ristabilirsi, poco tempo dopo, della dominazione austriaca sul Lombardo-Veneto fece piombare sull’opera la scure della censura. Verdi fu in un primo momento tentato di trovare all’opera un nuovo soggetto, ma ritenne “cosa ben ardua conservare tutto l’entusiasmo di patria e libertà, senza mai parlare di patria e libertà”.
Al Teatro Girolamo Magnani di Fidenza Attila, dramma lirico in un prologo e tre atti su libretto di Temistocle Solera, completato da Francesco Maria Piave, dalla tragedia Attila, König der Hunnen di Zacharias Werner,viene proposta in forma di concerto, giovedì 3 e venerdì 11 ottobre 2024, ore 20.00, con Riccardo Frizza alla direzione dell’edizione critica dell’opera a cura di Helen M. Greenwald (The University of Chicago Press, Chicago e Casa Ricordi, Milano), sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani. Interpreti Giorgi Manoshvili(al debutto nel ruolo di Attila),George Petean(Ezio), Marta Torbidoni(Odabella), Luciano Ganci(Foresto), Anzor Pilia* (Uldino), Gabriele Sagona(Leone). (* già allievo dell’Accademia Verdiana Corso di Alto perfezionamento in repertorio verdiano)
Dopo il grande successo di Ernani alla Fenice di Venezia, a Verdi fu commissionato un nuovo titolo per il Carnevale del 1846. La scelta del compositore cade sul dramma di Zacharias Werner, apprezzato per le sue vivaci capacità espressive. Le difficili condizioni di salute del Maestro, sofferente per i continui impegni teatrali dettati, a suo dire, dall’esigenza di raggiungere una sicurezza economica, e la travagliata stesura del libretto, che fu rimbalzato tra Temistocle Solera e Francesco Maria Piave, non facilitarono la fase di composizione di quest’opera che, comunque, riuscì ad andare in scena con un buon successo di pubblico.
GALA VERDIANO
Il Gala Verdianoche chiuderà i festeggiamenti del 211° compleanno di Giuseppe Verdi, giovedì 10 ottobre 2024, ore 20.30 al Teatro Regio di Parma, sarà affidato alla direzione di Francesco Lanzillotta che torna anche quest’anno sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani. Il programma, in linea con il filo tematico del Festival, presenta in forma integrale scene e atti da opere che riflettono più strettamente il rapporto del compositore con il potere e la politica. Dopo l’Ouverture de I Vespri siciliani verrà infatti proposto integralmente l’atto III di Ernani, per proseguire con il Finale dell’atto I di Simon Boccanegra e la scena dell’Autodafé da Don Carlo. A spartirsi i ruoli di questo ricco programma sarà un cast che affianca acclamati interpreti verdiani ad artisti di nuova generazione: Luciano Ganci, Giorgi Manoshvili, Alessia Panza*, Lodovico Filippo Ravizza, Luca Salsi, Vladimir Stoyanov, Fan Zhou*. (*già allieve dell’Accademia Verdiana Corso di Alto perfezionamento in repertorio verdiano).
MESSA DA REQUIEM
La Messa da Requiem segna il ritorno, al Teatro Regio di Parma, di James Conlon, sabato 19 ottobre 2024, ore 20.30. Il direttore d’orchestra statunitense, acclamato a Parma nel 2016, interpreta il capolavoro sacro di Verdi, nell’edizione critica a cura di David Rosen (The University of Chicago Press, Chicago e Casa Ricordi, Milano), sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani. Solisti Roberta Mantegna, Szilvia Vörös, Fabio Sartori, Mika Kares.
FUOCO DI GIOIA
Sarà Valerio Galli a dirigereFuoco di gioia, il gala lirico benefico, organizzato dal Gruppo Appassionati Verdiani “Club dei 27” che torna al Teatro Regio di Parma mercoledì 2 ottobre 2024, ore 20.30, nella sua XII edizione, con la Filarmonica di Parma e la Corale “Giuseppe Verdi” di Parma, maestro del coro Claudio Cirelli. Il cast vedrà la partecipazione dei più celebri interpreti verdiani: Anna Pirozzi, Desirée Rancatore, Benedetta Mazzetto,Martin Muehle, Fabrizio Beggi, Federico Longhi.
RECITAL DI AMARTUVSHIN ENKHBAT
Accompagnato al pianoforte da Stefano Salvatori, il baritono Amartuvshin Enkhbat sarà il protagonista al Teatro Girolamo Magnani di Fidenza domenica 6 ottobre 2024 ore 15.30 di un ricco programma musicale che lo vedrà interprete di celebri brani verdiani da Luisa Miller (Sacra è la scelta), I due Foscari (O vecchio cor che batti), La traviata (Di Provenza il mare, il suol), Nabucco (Dio di Giuda… O prodi miei, seguitemi), Il trovatore (Il balen del suo sorriso), La forza del destino (Morir, tremenda cosa!…Urna fatale) insieme ad alcune pagine dalle Sei Romanze.
CONCERTO DI GALA DELL’ACCADEMIA VERDIANA
Il Concerto di Gala dell’Accademia Verdiana, lunedì 14 ottobre 2024, ore 20.30, coronerà il percorso formativo dei dodici allievi del Corso di Alto Perfezionamento in Repertorio Verdiano del Teatro Regio di Parma, giunto alla sua VII edizione. Una prestigiosa occasione di esibizione per i giovani artisti e di scoperta per il pubblico che potrà ascoltare i nuovi talenti che hanno maturato una profonda consapevolezza dello stile, della vocalità e delle pratiche esecutive verdiane durante i mesi di lavoro al Regio, conseguendo una preparazione musicale, vocale, teatrale d’eccellenza grazie ai più rinomati interpreti verdiani che li hanno guidati nelle 1.000 ore di lezione previste. “All’edizione di quest’anno partecipano quattordici cantanti provenienti da vari paesi europei e asiatici, che stanno seguendo un percorso formativo volto a una maggiore consapevolezza tecnica, musicale e stilistica in questo repertorio straordinario e difficilissimo. Una delle fondamenta pedagogiche e culturali dell’Accademia Verdiana – dichiara Francesco Izzo – è la piena consapevolezza di come il canto verdiano abbia radici profonde nella musica dei compositori che precedettero Verdi, dagli operisti italiani di primo Ottocento andando indietro fino a Mozart, che fu per Verdi fonte di ispirazione drammaturgica fondamentale. Il programma che presentiamo in questo concerto vuole mettere in evidenza proprio il legame con Mozart, un legame talvolta del tutto esplicito, altre volte tutto da scoprire.”
Protagonisti saranno i soprani Zhadyra Abdullaeva, Giulia Costantini, Melissa D’Ottavi, Maria Kosovitsa, Elzbieta Maria Warcaba, Yijia Zhong, i mezzosoprani Arlene Miatto Albeldas, Qianhui Sun, i tenori Francesco Congiu e Seungho Lee, i baritoni Aibek Kairulla e Shi Yan, e i bassi Agostino Subacchi e Yiduo Zhang, accompagnati al pianoforte da Francesco Izzo e Claudia Zucconi, interpreti di pagine da Don Giovanni, Idomeneo, Le nozze di Figaro, La clemenza di Tito di Wolfgang Amadeus Mozart e da Giovanna d’Arco, Macbeth, La traviata, Simon Boccanegra, Rigoletto, Un giorno di regno, Attila, I masnadieri, Nabucco, Falstaff di Giuseppe Verdi. Con la partecipazione straordinaria di Silvia Dalla Benetta, Barbara Frittoli e Sebastiano Rolli.
Nata nel 2017, progetto cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Emilia-Romagna (Operazione Rif. PA 2022- 17771/RER approvata con DGR n.1951/2022 del 14/11/2022), l’Accademia Verdiana si articola in nove mesi di lezioni, incentrate sullo studio del repertorio e del perfezionamento della tecnica vocale, laboratori dedicati ai movimenti coreografici e scenici, seminari e incontri di approfondimento, moduli dedicati alle materie storiografiche e alle materie contrattualistiche e manageriali volti a formare un artista lirico dal profilo completo. Direttore didattico dell’Accademia Verdiana è Francesco Izzo, musicologo, pianista e coach, professore ordinario di musicologia presso l’Università di Southampton, dove tiene corsi di storia e teoria della musica. Dal 2022 ricopre inoltre l’incarico di Referente scientifico dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani per il Festival Verdi.
RAMIFICAZIONI
Novità assoluta del XXIV Festival Verdi, Ramificazioni è la nuova sezione di concerti e performance, che da Giuseppe Verdi apre alla musica di Luigi Nono e Arnold Schönberg – nell’anno in cui ricorrono, rispettivamente, i 100 e i 150 anni dalla nascita, spaziando da Claudio Monteverdi – nei 400 anni del madrigale guerriero e amoroso del Combattimento di Tancredi e Clorinda – e Dmítrij Šostakóvič, interpretati da musicisti ed ensemble di assoluto rilievo.
All’Auditorium Niccolò Paganini di Parma, sabato 5 ottobre 2024, ore 20.30, appuntamento con uno dei direttori di punta di nuova generazione, attivo soprattutto nel campo della musica contemporanea: Maxime Pascal saràsul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani, con la voce recitantedi Thomas Allen. In programma due capolavori del serialismo novecentesco, tributi alle vittime delle stragi della Seconda Guerra Mondiale: A survivor from Warsaw op. 46 di Arnold Schönberg, oratorio per voce recitante, coro maschile e orchestra del 1947, e Il canto sospeso di Luigi Nono – con il soprano Chantal Santon Jeffery, il mezzosoprano Katarzyna Otczyk, il tenore Raffaele Feo – cantata per solisti, coro e orchestra, composta tra il 1955 e il 1956 su testi tratti dalle Lettere di condannati a morte della resistenza europea la cui esecuzione si pregia della video installazione creata dall’artista visiva iraniana Shirin Neshat. A concludere questo programma di grande intensità, lo Stabat Mater e il Te Deum da Quattro pezzi sacri di Giuseppe Verdi. Il concerto è realizzato con il sostegno di Reggio Parma Festival nell’ambito del progetto 2024 Arcipelaghi.
Al Teatro Regio di Parma martedì 8 ottobre 2024 ore 20.30 sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, salirà Charles Dutoit, bacchetta fra la più esperte del panorama internazionale a dirigere un programma che si apre, sulla strada tracciatadal festival fra potere e ideali di libertà, con la ouverture del Guillame Tell di Gioachino Rossini, opera dedicata all’eroe svizzero che guiderà il suo popolo alla vittoria finale contro l’oppressore. Si prosegue quindi con la suite de L’uccello di fuoco di Igor’ Stravinskij per poi concludere con la Sinfonia n.9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo” di Antonín Dvořák. Tre pagine estremamente dense ed energiche, in cui i colori orchestrali e gli intenti descrittivi ne caratterizzano il profilo musicale.
Eccezionale carisma e dirompente anticonformismo sono i tratti che hanno reso Teodor Currentzis uno dei direttori più ricercati a livello internazionale. Per la prima volta al Teatro Regio di Parma, il direttore greco sarà sul podio della sua MusicAeterna Orchestra per dirigere, sabato 12 ottobre 2024, ore 20.30, un programma concepito appositamente per il Festival Verdi, che accosta la Sinfonia da La forza del destino alla Sinfonia n.5 in re minore, Op. 47, di Dmitrij Šostakóvič, compositore, quest’ultimo, che più di ogni altro risentì del suo travagliato rapporto con il potere, negli anni del totalitarismo staliniano.
Ramificazioni si chiude con Madrigali, venerdì 18 ottobre ore 21.00 e sabato 19 ottobre 2024, ore 22.30 al Teatro Farnese. In un dialogo tra presente e passato, il programma accosta due madrigali tra loro distanti nel tempo: La lontananza nostalgica utopica futura di Luigi Nono e Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi. La lontananza nostalgica utopica futura, con Mihaela Costea al violino e Alvise Vidolin alla regia del suono, vide la sua prima esecuzione a Berlino nel 1988, nell’ultima fase della carriera del compositore e rappresenta la sintesi della sua ricerca incessante sul rapporto tra tempo, spazio e suono. Il combattimento di Tancredi e Clorinda ci trasporta indietro nei secoli, composto nel 1624 e ispirato alle vicende narrate ne La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso. Al debutto in tutte le parti vocali delle pagine monteverdiane, sarà il controtenore Carlo Vistoli, che si esibirà per la prima volta al Festival Verdi e al Teatro Farnese. Maestro concertatore al cembaloDaniel Perer, con l’ensemble Ghislieri Consort. Realizzata in coproduzione con Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, Torinodanza Festival Teatro Stabile di Torino Teatro Nazionale, Ghislierimusica Centro di Musica Antica, l’esecuzione vedrà la partecipazione di due danzatori della Compagnia, Gador Lago Benito e Alberto Terribile, interpreti della coreografia di Philippe Kratz con la regia e il visualdi Fabio Cherstich. Lo spettacolo è realizzato con il sostegno di Reggio Parma Festival nell’ambito del progetto 2024 Arcipelaghi.
CONCERTI
Cinque appuntamenti al Ridotto del Teatro Regio di Parma, alle ore 17.00 compongono la rassegna Cori al Ridotto per scoprire le grandi pagine corali verdiane interpretate dalle corali cittadine: sabato 28 settembre il Coro di voci bianche e giovanile Ars Canto “Giuseppe Verdi”, maestro del coro Eugenio Maria Degiacomi; sabato 5 ottobre il Coro di voci bianche della Corale “Giuseppe Verdi”, maestro del coro Niccolò Paganini; venerdì 11 ottobre il Coro di voci bianche “Parma Musicale”, maestro del coro Beniamina Carretta; sabato 12 ottobre la Corale “Giuseppe Verdi”, maestro del coro Claudio Cirelli;
venerdì 18 ottobre il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Parma, maestro del coro Massimo Fiocchi Malaspina.
Le voci dei soprani Irene Celle, Carmen Lopez, Sara Minieri, Priscila Moura Olegario, Galina Ovchinnikova, Fan Zhou, del tenore Anzor Pilia, del basso Emil Abdullaiev, del baritono Matteo Pietrapiana, già allievi dell’Accademia Verdiana, accompagnati al pianoforte da Gianluca Ascheri, Federica Cipolli, Claudio Cirelli, Claudia Zucconi, fanno vibrare le sale di uno dei più bei palazzi storici della città che si apre al pubblico per l’occasione per la rassegna domenicale del Festival Verdi Mezzogiorno in Musica, al Palazzo Ducale nel Parco, domenica 29 settembre, 6, 13, 20 ottobre 2024, ore 12.00. Un’occasione per godere della musica di Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Vincenzo Bellini, Wolfgang Amadeus Mozart in un luogo speciale e approfondirne alcuni aspetti con l’introduzione all’ascolto,tra gli altri, di Francesco Izzo, Alessandro Roccatagliati, Paolo Russo. In collaborazione con Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri.
Il Quartetto Luigi Magnani (violini Maurizio Cadossi, Michele Rossi, viola Angelica Cristofari, violoncello Giacomo Fossa) è protagonista del concerto al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto venerdì 11 ottobre 2024, ore 18.00 che accosta, nel centenario della scomparsa di Giacomo Puccini, le pagine di Crisantemi, elegia per quartetto d’archi, SC65 e Quartetto in re maggiore, SC50, al Quartetto in mi minore di Giuseppe Verdi– unica composizione del Maestro per questa formazione che viene eseguita nella prima versione originale edita nel 2023 da Henle Verlag Edition (a cura di Anselm Gerhard). Arricchisce il programma la versione per quartetto d’archi del Notturno di Arnold Schönberg, composizione di fine Ottocento ispirata ad una poesia di Richard Dehmel e considerata una delle più significative del periodo giovanile del musicista viennese.
Parmafrontiere Orchestra, diretta dal compositore Roberto Bonati, eseguirà The Blanket of the Dark: a Study for Lady Macbeth al Teatro Farnese domenica 13 ottobre 2024 alle 20.30, facendo così incrociare il programma del XXIV Festival Verdi con la XXIX edizione di ParmaJazz Frontiere Festival. La composizione è focalizzata su Lady Macbeth, esplora la sua discesa nella follia e nel senso di colpa. L’opera include elementi musicali che vanno da un frammento di Miserere gregoriano e una “Fantasia” dell’inglese Thomas Morley, con l’omaggio a Verdi nel il “Lacrymosa” dalla Messa da Requiem.
Seguendo il filo rosso tematico del Festival Verdi, “Potere e Politica”, la lezione concerto di Martino Faggiani con il Coro del Teatro Regio di Parma al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto martedì 15 ottobre 2024, ore 20.30, sarà incentrata sulla Scena del Consiglio dell’atto I di Simon Boccanegra, con protagonisti nei ruoli solistici Fernando Cisneros, Sara Manieri, Anzor Pilia, Agostino Subacchi, allievi e già allievi dell’Accademia Verdiana.
INCONTRI
Le settimane che precedono l’apertura del sipario sulle opere del Maestro sono dedicate agli appuntamenti di approfondimento e di introduzione all’ascolto oltre che alla possibilità di assistere alle prove aperte. Anche quest’anno saranno due le rassegne, Prima che si alzi il sipario e A tu per tu col Maestro, attorno alle quali si articolano i vari incontri, tutti ad ingresso libero.
La rassegna Prima che si alzi il sipario, ha preso il viasabato 7 settembre al Ridotto del Teatro Regio con l’appuntamento dedicato a Macbeth a cura di Giuseppe Martini, con la partecipazione degli allievi del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma che hanno eseguito dal vivo i brani più celebri dell’opera, coordinati da Donatella Saccardi.Si è proseguito venerdì 13 settembre al Ridotto del Teatro Magnani di Fidenza con l’incontro dal titolo Attila, il trionfo della cabaletta a cura di Dino Rizzo e organizzato dall’Associazione “Tullio Marchetti”; sabato 14 settembre alle 17 al Ridotto del Teatro Regio di Parma nell’incontro a cura di Giuseppe Martini dedicato a La battaglia di Legnano con Zhang Huayang e Zhou Zijiun, cantanti del Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, coordinati da Donatella Saccardi e accompagnati al pianoforte da Nicola Mottaran; domenica 15 settembre alle 18, al Museo Casa Barezzi a Busseto, Dino Rizzo ha condotto l’incontro dal titolo Un ballo in maschera: un’opera profondamente innovativa.
Venerdì 20 settembre sono in programma due appuntamenti: alle 18 al Ridotto del Teatro Magnani di Fidenza, l’Associazione “Tullio Marchetti” propone La vocalità dell’opera giovanile di Verdi, a cura di Stefano Giaroli e con Simone Savina al pianoforte e la partecipazione dei solisti Ana Isabel Lazo, Ernesto Morillo, Marzio Giossi e Pietro Brunetto; alle 21, l’Associazione Amici di Verdi organizza al Museo Casa Barezzi a Busseto, l’incontro con Francesco Izzo su Un ballo in maschera, con le esecuzioni delle arie interpretate dai Cantanti del Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma Jeong Seok Park, Hosung Lee e Margarita Altunina accompagnati al pianoforte da Enrico Arias e coordinarti da Donatella Saccardi.
La rassegna A tu per tu col Maestro sarà l’occasione di incontrare i direttori e i registi delle quattro opere in programma grazie agli appuntamenti che si terranno alla Sala Tebaldi del Ridotto del Teatro Regio alle ore 11.00: domenica 15 settembre ha dato il via la conversazione su Un ballo in maschera moderata da Angelo Foletto, con il direttore d’orchestra Fabio Biondi e il regista Daniele Menghini; si prosegue domenica 22 settembre: Carla Moreni conversa su Macbeth con il direttore d’orchestra Roberto Abbado e il regista Pierre Audi. Sabato 28 settembre Alberto Mattioli modererà l’incontro dedicato all’opera La battaglia di Legnano con il direttore Diego Ceretta e la regista Valentina Carrasco; infine, domenica 29 settembre, si parlerà di Attila con Pierachille Dolfini e il direttore Riccardo Frizza.
Consegnare il passato e insieme modificarlo: ce lo insegna Verdi con il Macbeth versione francese. Non è solo un cambio di lingua, uno spostamento di accenti. Dal 1847 a Firenze al 1865 a Parigi molte cose sono cambiate, e non solo nella musica. Alcune illusioni risorgimentali sono cadute, ma è aumentata la finezza dello sguardo introspettivo. Il Coro “Patria oppressa” non può più cantare come un tempo, ma la Lady di Shakespeare, assetata di potere, ha capito quanto sia
tutto vano in terra. Queste le premesse dell’incontro di approfondimento che Carla Moreni terrà al Ridotto del Teatro Regio di Parma, sabato 21 settembre ore 11 (ingresso libero).
La festa per i 211 anni del Maestro giovedì 10 ottobre 2024, alle ore 11.00 si apre presso il Monumento a lui dedicato, con la Cerimonia in onore di Verdi, il tradizionale omaggio che la città gli offre sulle note del “Va pensiero” interpretato dal Coro del Teatro Regio di Parma e dalla Corale Verdi, con la partecipazione di istituzioni e associazioni cittadine e dell’associazione Amici di Verdi di Norimberga. Un’occasione per incontrarsi e condividere due secoli di passione.
Il Valore all’Opera! è il volume scritto da Isabella Mozzoni, Giulio Tagliavini, Pier Luigi Marchini edito da Franco Angeli nel quale si indagano il senso e il metodo che consentono e danno ragione di quantificare l’opera lirica. Alla presentazione al Ridotto del Teatro Regio di Parma lunedì 14 ottobre alle ore 14.00 con ingresso libero parteciperanno gli autori.
Un Omaggio a Luigi Nono, con la proiezione del primo concerto della rassegna Traiettorie eseguito al Teatro Farnese dall’Ensemble Edgard Varèse nel 1991 è in programma al Teatro Farnese mercoledì 9 ottobre 2024, ore 11.00, ore 15.00 e ore 18.00 con ingresso libero.
Nell’incontro Verdi: corrispondenza e rapporti con la Francia, al Ridotto del Teatro Regio di Parma mercoledì 9 ottobre 2024, ore 15.00 con ingresso libero, l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani offre un’interessante occasione di approfondimento con il contributo di diversi studiosi.
PROVE APERTE
Il pubblico potrà assistere alle ultime prove delle opere prima del loro debutto: momenti cruciali nei quali la complessità del lavoro in scena e dietro le quinte trova un’emozionante sintesi.
Primi appuntamenti al Teatro Regio di Parma per sabato 21 settembre alle ore 15.00 per la prova di Macbeth e domenica 22 settembre alle ore 16.00 per la prova della Battaglia di Legnano; giovedì 26 settembre alle ore 18.00, al Teatro Verdi di Busseto sarà aperta la prova di Un ballo in maschera e martedì 1° ottobre alle ore 20.00 al Teatro Magnani di Fidenza si potrà assistere alla prova di Attila.
PROVE UNDER30 E AFTERSHOW CON DJ-SET IN RIDOTTO
Agli Under30 sono invece riservate la prova di Macbeth di lunedì 23 settembre e quella della Battaglia di Legnano martedì 24 settembre, entrambe al Teatro Regio alle ore 19.30, con la possibilità, al termine, di prendere parte all’aftershow nelle sale del Ridotto: un aperitivo con dj-set a cura di Jonas Roels per vivere appieno con gli amici una serata a teatro. Alle prove aperte agli Under30 saranno presenti anche i partecipanti di Regio Creator, il workshop che si terrà dal 23 al 25 settembre organizzato dal Teatro Regio in collaborazione con OperaMeet: tre giorni di formazione sull’uso dei social per raccontare il mondo dell’opera ai quali nelle scorse settimane si sono iscritti content creator da tutta Italia.
OMAGGIO A BERNARDO BERTOLUCCI
In occasione del 60° anniversario di Prima della Rivoluzione, secondo film girato da Bernardo Bertolucci, nel 1963 a 22 anni e uscito nelle sale nel 1964, la la Fondazione Teatro Regio di Parma e la Fondazione Bernardo Bertolucci, organizzano, in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti, martedì 1 ottobre 2024 alle ore18.00, nel Ridotto del Teatro Regio, il convegno “Bernardo Bertolucci, 60 anni dopo Prima della Rivoluzione: cinema e melodramma”, incentrato sul rapporto fra Bertolucci e il melodramma. I relatori saranno: Michele Guerra, Alessio Vlad dialogheranno, tra gli altri, con i registi Marco Tullio Giordana e Mario Martone, sul rapporto costante fra lirica e la produzione cinematografica del regista nato a Parma nel 1941. A seguire al Teatro Regio alle ore 21, si terrà la proiezione a ingresso libero di Prima della Rivoluzione, dove sono ambientate scene importanti del film, proprio durante una rappresentazione del Macbeth di Verdi, titolo inaugurale del Festival Verdi di quest’anno. La serata sarà l’occasione riscoprire un’opera che ha tracciato la storia culturale della città di Parma, per farla conoscere alle nuove generazioni e per ricordare un film diventato cult per registi internazionali come Martin Scorsese che più volte l’ha menzionato come opera fondamentale della propria formazione.
IL PALIO DI LEGNANO AL FESTIVAL VERDI
In occasione del debutto dell’opera La battaglia di Legnano, la Fondazione Palio di Legnano e il Teatro Regio di Parma hanno stretto una collaborazione triennale che, in vista dell’850° Anniversario della Battaglia nel 2026, vedrà sin da quest’anno project work dedicati agli allievi dell’Accademia di Sartoria e mostre dei costumi e degli allestimenti del Teatro Regio esposti nella Sala degli Stemmi del Palazzo Comunale e nel Castello Visconteo di Legnano e la partecipazione al Festival Verdi con mostre a tema, l’esposizione dei libretti dell’opera editi nel 1849 e 1861 e con la presenza dei rappresentanti delle contrade.
BIGLIETTI
I biglietti per gli spettacoli sono in vendita dal 22 febbraio 2024 in biglietteria e dal 23 febbraio 2024 su teatroregioparma.it.
Per i giovani under30 riduzione del 50% sui prezzi di tutti gli appuntamenti in programma.
BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA
I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili online su teatroregioparma.it. L’acquisto online non comporta alcuna commissione di servizio.
Per informazioni Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A – 43121 Parma
Tel. +39 0521 203999 – biglietteria@teatroregioparma.it
PROMOZIONI E AGEVOLAZIONI
Gli Under30 hanno diritto a una riduzione del 50% sul prezzo di abbonamenti e biglietti, fino ad esaurimento posti.
Il Teatro Regio di Parma aderisce alle iniziative riservate ai neomaggiorenni, agli studenti e ai docenti. Per informazioni www.cartadeldocente.istruzione.it www.cartegiovani.cultura.gov.it
SERVIZIO NAVETTA TEP A BUSSETO E FIDENZA
In occasione degli spettacoli a Busseto e a Fidenza in programma per il XXIV Festival Verdi, il Teatro Regio di Parma, in collaborazione con Tep, Mobility partner del Festival Verdi, mette a disposizione un servizio navetta andata/ritorno in pullman gran turismo al costo di € 10 a persona. Per info e prenotazioni biglietteria@teatroregioparma.it.
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