29 Marzo 2024

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Madonie in Salus e Gestione del trauma di interesse chirurgico, sinergia tra Asp Caltanissetta e Palermo per la salute del cittadino

Si è svolta ieri la conferenza stampa di presentazione del secondo congresso nazionale sulla “Gestione del trauma maggiore di interesse chirurgico, dalla scena dell’evento alla cura definitiva” e del Madonie in Salus, contenitore dedicato alla salute e alla sanità nonché ai corretti stili di vita che vedrà lo svolgersi del congresso nazionale sulla gestione del trauma di interesse chirurgico nella scaletta degli appuntamenti in programma dal 28 maggio all’1 giugno a Petralia Sottana.

L’incontro con la stampa tenutosi nei locali della direzione generale dell’Asp2 Caltanissetta, che ha ospitato l’incontro, ha visto la partecipazione dei presidenti e organizzatori del congresso Giovanni Ciaccio e Giovanni Di Lorenzo, del commissario straordinario dell’Asp2 Alessandro Caltagirone, del direttore di distretto sanitario dell’Asp di Palermo Giuseppe Profeta, del direttore sanitario dell’Asp2 Luciano Fiorella, del direttore di presidio dell’Asp2 Benedetto Trobia, e dei sindaci di Caltanissetta e di Petralia Sottana Pietro Polito.

L’appuntamento vede, per la prima volta, la fattiva collaborazione delle Asp2 Caltanissetta e Asp6 Palermo con importanti momenti come quello della esercitazione congiunta del 118 Palermo e Caltanissetta e come quelli dedicati alla formazione, ai convegni, congressi e meeting indirizzati alla prevenzione, alla salute e al benessere.

Si sono susseguiti gli interventi dei partecipanti a cominciare da quello del dottore Giovanni Di Lorenzo che ha posto l’accento sulla “volontà, dopo il successo della prima edizione del congresso sulla gestione del trauma di interesse chirurgico, di ‘sposare’ un evento a carattere nazionale all’interno di una piccola realtà, come quella di Petralia Sottana, ove insiste un ospedale territoriale”.

 “Il fine ultimo è rendere uniforme il tema della formazione e informazione coinvolgendo attori che ruotano attorno all’evento trauma di chiara fama nazionale. La Sicilia, il territorio madonita e nisseno, quindi, protagonisti in tema di formazione diventando punto di riferimento a livello nazionale grazie all’impegno congiunto delle Asp di Caltanissetta e Palermo. Abbiamo voluto unire due realtà con l’intento di fare rete”, afferma Giovanni Di Lorenzo.

“Sinergia tra le Asp e rete territoriale sono una priorità – afferma Alessandro Caltagirone – . Oggi abbiamo affrontato tanti temi, soprattutto quello sul trauma. Anche gli ospedali di piccole dimensioni, di periferia, hanno necessità che possono essere superate e arginate grazie alla sinergia tra Asp, sia in materia di diagnostica che in materia di intervento immediato sul trauma. Il chirurgo deve formare e, attraverso il congresso, vogliamo porre l’attenzione anche sulle tempistiche, di primaria importanza. Risolutive in materia di trauma. Lavoreremo per creare una rete sempre più fitta, non escludiamo protocolli d’intesa che vedranno ancora più collaborativi i nostri territori”.

“Il Sant’Elia può essere punto di riferimento per il territorio madonita come Dea di II livello che vede insistere specialistiche che fanno capo all’evento trauma. Il bacino d’utenza dell’Asp2 vede una crescita nella mobilità attiva del 50% nel primo quadrimestre di quest’anno; del 40% all’interno del Sant’Elia, dall’analisi dei dati abbiamo visto la crescita della Chirurgia vascolare e generale, della Traumatologia e ortopedia e della Neurochirgia. Molte azioni in campo dove il Sant’Elia si pone al centro – continua il commissario straordinario Caltagirone -. A breve la rimodulazione dei reparti di Urologia e Gastroenterologia”.

“Plauso per iniziative come il convegno sulla gestione del trauma, la formazione è alla base del nostro operato”, conclude Caltagirone.

Concorde con l’inizio di una cooperazione tra le due Asp sempre più fattiva il direttore di distretto dell’Asp6 Palermo, Giuseppe Profeta: “Oggi a Caltanissetta per sposare l’iniziativa del congresso sulla gestione del trauma, per sottolineare la presenza dell’Asp6 e la volontà di interagire con Caltanissetta. Che sia un protocollo d’intesa, che sia fare rete noi mettiamo al centro il paziente e sposiamo ogni iniziativa che riguardi la salute del cittadino”.

“Iniziativa importantissima, il Comune di Caltanissetta è sempre a fianco dell’Asp e non può non esserlo se si parla di tematiche così importanti come quelle sul trauma e della relativa formazione sulla gestione dello stesso. Il Sant’Elia può essere considerato un Trauma center e per il territorio madonita può essere visto come punto di riferimento. I nostri territori confinano e viviamo, abbiamo vissuto, situazioni molto simili come quelle che vertono sulla viabilità. Caltanissetta ha sofferto a lungo una sorta di isolamento, la stessa che vive Petralia Sottana a causa di una rete stradale che dovrebbe essere più efficiente, parliamo di ponte sullo stretto ma non abbiamo strade che possano dirsi tali soprattutto al centro Sicilia, la rete stradale deve camminare di pari passo con la rete sanitaria. E’ fondamentale il tempo, è prioritario intervenire celermente”, dichiara il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino.

Riprende il punto viabilità anche il sindaco di Petralia Sottana, Pietro Polito: “Petralia è piccola in termini di cittadinanza ma grande in termini di territorio, è un paese che ha dei collegamenti che non sono sempre semplici da raggiungere, da noi nevica; nelle situazioni più estreme è difficile attivarsi immediatamente, come durante le intemperie che non consentono nemmeno l’arrivo dell’elisoccorso. Noi chiediamo, anche attraverso la formazione, una modalità attenta che permetta di curare il paziente e intervenire tempestivamente partendo dalle modalità tempo dipendenti affinchè il paziente sia stabilizzato lì dove si trova per poi trovare la giusta sistemazione negli hub viciniori. Tutte le madonie chiedono di fare il possibile per il bene del paziente, occorre ripartire dalle professionalità che nel nostro presidio esistono e dalle strumentazioni anche in tema di diagnostica che l’Asp ci ha dato nel tempo e che ci consentirebbero di agire per il bene del paziente fornendo le informazioni necessari agli ospedali dove, poi, verranno curati. Il congresso sulla gestione del trauma per Petralia Sottana significa raggiungere, attraverso la formazione, quanto auspichiamo, stop, quindi, alla popolazione di serie A e serie B”.

“Il trauma è un evento che influenza significativamente la vita del paziente e anche dei suoi familiari e che può condurre anche alla morte. A tal proposito è necessario lavorare in sinergia, superando la capacità individuale e concentrandosi sul lavoro d’equipe – ha affermato il direttore di presidio Benedetto Tropia -. In questo modo i meccanismi di intervento si avvalgono di un processo tempestivo e formativo, incentrato sul paziente. Faccio l’esempio numerico di codici rossi pervenuti al Sant’Elia, 300 traumatologici nell’anno. Noi siamo abituati a lavorare in rete, siamo hub per diverse specialistiche e ciò ci consente di gestire i pazienti provenienti da presidi minori. Grande disponibilità da parte nostra anche per i pazienti post trauma, siamo pronti ad accettare la sfida, lo facciamo tutti i giorni di concerto con il direttore del 118 e quindi pronti a lavorare in sinergia con il territorio madonita”.

“Oggi una iniziativa per spiegare cosa sia il congresso sulla gestione del trauma di interesse chirurgico e quale sia l’importanza di un evento come questo. Una corretta formazione e informazione e organizzazione sono alla base di tutti gli interventi sul trauma attorno al quale ruotano numerosi attori, specialisti in materia strettamente chirurgica ma anche infermieri, anestesisti, oss, osa. Dopo il successo dello scorso anno abbiamo voluto spostare il convegno da Caltanissetta a Petralia Sottana non solo per porre l’accento sulla sinergia tra Asp2 e Asp6 ma anche per ragioni strettamente sentimentali – spiega uno dei presidenti del convegno e direttore della Uoc di Chirurgia generale Giovanni Ciaccio -. La chirurgia di Petralia è stata diretta per anni dal padre del mio co-presidente Giovanni Di Lorenzo, in sua memoria e onore abbiamo preso questa decisione. E’ stato uno dei pionieri della Chirurgia in un ospedale di periferia, inaugurato nel 1961, non ben collegato e non vicino ad altre strutture, lavorare in queste condizioni è veramente difficile, il suo operato è stato davvero importante come lo è quello degli attori che si trovano a lavorare in zone non centrali”.

Pone invece l’accento sul post trauma l’intervento di Luciano Fiorella, direttore sanitario dell’Asp2 Caltanissetta: “Si è pensato a una sinergia anche per la riabilitazione del paziente?”. Lanciando così una nuova via di collaborazione.

Durante la conferenza stampa, dopo aver delineato la altissima levatura del congresso, i presenti si sono concentrati sul Madonie in Salus delineando i principali appuntamenti incentrati sul benessere e sulla salute grazie ad una serie di iniziative come la Montagnaterapia, i congressi sul corretto stile di vita e l’alimentazione e gli sport paralimpici nonchè gli ambulatori per la prevenzione primaria e secondaria.

“Gli ambulatori presenti durante il Madonie in Salus sono previsti sia per la prevenzione primaria che secondaria. Saranno due i giorni dedicati agli screening, alle visite gratuite. Li abbiamo voluti fortemente nel territorio madonita dedicandoli a tutti coloro che per molteplici fattori non possono recarsi sovente in ospedali più grandi – afferma Giuseppe Profeta -. Gli screening saranno cardiovascolari, delle malattie infettive sessualmente trasmesse, delle malattie croniche non trasmissibili, del melanoma, visivo pediatrico (fascia 3-8 anni), broncopneumopatia cronica ostruttiva, tumore della mammella, tumore del collo dell’utero, del tumore colon retto e prevenzione randagismo: microchip gratuito ai cani e vaccinazioni anticovid e tradizionali.

Gli ambulatori saranno dedicati alle visite ed ecografie alla tiroide, geriatria, ortopedia, controllo dell’udito e cardiopatia”.

“Saranno molteplici gli appuntamenti al Madonie in Salus – spiega Giovanni Di Lorenzo -. Da Montegnaterapia a convegni, meeting e seminari agli ambulatori fino ad arrivare all’alimentazione. Ma, mi preme sottolineare l’appuntamento, il 30 maggio, con la simulazione di un evento traumatico del 118. Saranno protagonisti gli attori del 118 di Caltanissetta e di Palermo. Si alzerà in volo l’elisoccorso, verrà simulato un incidente stradale e messe in campo tutte le azioni necessarie a gestire questo evento traumatico”.

A spiegare il ‘contenitore’ Madonie in Salus è stato il sindaco di Petralia: “Si vuole porre l’accento sul benessere a trecentosessanta gradi: salute, corretti stili di vita, alimentazione. Si inizierà con il benessere mentale che può dare la montagna con un progetto, Zaini in spalla, nato per i ragazzi autistici. Con il prossimo appuntamento il percorso continuerà e vedrà protagonista il ‘family day’ dove saranno coinvolti i giovani e le loro famiglie che, appunto zaini in spalla e accompagnati da psicologi, psicoterapeuti ed esperti della cooperativa Consenso di Caltanissetta accompagneranno i ragazzi affetti dallo spettro autistico e le loro famiglie in alcuni percorsi di montagna, stabiliti in base alle peculiarità, abilità e capacità dei giovani avventori. Insieme, quindi, alle guide e ai volontari i ragazzi che hanno partecipato agli scorsi appuntamenti saranno nuovamente protagonisti, la quinta passeggiata sarà il banco di prova per toccare con mano le competenze e le abilità che hanno man mano acquisito. La Montagnaterapia è un approccio metodologico a carattere terapeutico e riabilitativo, socio-educativo, finalizzato alla prevenzione, alla cura ed alla riabilitazione di individui portatori di alcune patologie o disabilità, è giovamento alla salute fisica e allo stile di vita. Dopo la passeggiata un meeting al quale parteciperanno i maggiori esponenti nazionali della società italiana di Montagnaterapia (SiMonT). Pe gli altri appuntamenti… vi aspettiamo a Petralia Sottana da domenica, 28 maggio”.