20 Aprile 2024

Zarabazà

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Intervista ai Mots su “Jolly Roger”

Fuori dal 1 febbraio “Jolly Roger”, il nuovo singolo dei Mots. Un grido alla libertà rappresentata tramite la bandiera pirata, simbolo di ribellione alle regole. Andiamo a conoscere meglio i due pirati dei Mots!

I pirati MOTS

Jolly Roger” è il grido di protesta di un pirata. Vi sentite un po’ pirati nella vita? In cosa?

Si assolutamente, ci capita piuttosto spesso di sentirci pirati, e forse come noi parecchie altre persone. Vediamo soprattutto due caratteristiche che identificano il pirata protagonista della nostra canzone, la prima è quella di far parte degli esclusi e la seconda è quella di ribellarsi a questa condizione. Si può essere pirati nelle imprese più eroiche come in quelle più semplici e quotidiane. Anche solo scegliere di vestirsi in modo non convenzionale, di mostrare gentilezza a qualcuno che ci disprezza, di ostinarsi ad essere sé stessi malgrado tutti, di interrompere l’inerzia di certi pensieri, sono tutti atti di pirateria.

Com’è nata l’ispirazione della figura del pirata per questo nuovo singolo “Jolly Roger”?

In parte è nata per il fascino, forse principalmente romanzesco e immaginifico, legato a questa figura ma anche e soprattutto perché non volevamo attualizzare il tema della canzone. Pensiamo che certe dinamiche sociali siano più o meno le stesse da quando esiste la storia dell’uomo. Paradossalmente credevamo fosse anche più semplice identificarsi con una figura lontana dal nostro vissuto perché, nel suo essere slegata dalle categorie contemporanee, può facilmente coinvolgere un po’ tutti. Desideriamo suscitare la voglia di fare gruppo e non di dividere.

Vi dividete tra Modena e Trieste. Come nasce un vostro brano e come fate a lavorare a distanza senza perdere quella magia che si crea quando nasce un brano?

Nel corso del tempo abbiamo costruito un nostro metodo di lavoro che ci aiuta a superare questa difficoltà. Molto spesso, ma non è una regola granitica, Nichel abbozza una canzone in finto inglese con il quale suggerisce una melodia e un’idea di arrangiamento. Osea, che la riceve spesso tramite messaggio audio in chat, inizia a scrivere un testo lasciandosi ispirare dall’atmosfera e dai significati che certe parole finte gli evocano. Per quanto riguarda la magia potremmo rispondere, magari in maniera un po’ sorniona, che non si rischia di perderla perché la musica è capace di annullare le distanze, è capace di creare una comunione di emozioni anche tra persone che vivono a chilometri di distanza.

Un artista attuale che ammirate? Noi ammiriamo tutti gli artisti che hanno dato qualcosa alla musica e che hanno dato modo di fare evolvere musicisti ed autori arrivati dopo di loro. Un esempio è sicuramente De Andrè. Noi siamo lontani musicalmente da questi personaggi ma li teniamo sempre presenti. Artisti attuali ci piacciono molto i Duft Punk.

Se doveste descrivere la vostra musica in una sola parola quale scegliereste? I MoTs hanno un loro mondo, ascoltano ma non copiano e cercano tematiche che ritengono importanti a livello sociale. Per questo possiamo definirci autentici.

Avete in progetto un nuovo album. Potete darci una piccola anteprima?

Sarà composto da 7 tracce la maggior parte con un discreto ritmo. I testi come nostra abitudine toccheranno temi che approfondiscono tematiche sociali attuali e non si dimenticano di esplorare anche l’animo umano.

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