


Antonio Intiglietta, presidente di GeFi Spa, società organizzatrice di Artigiano in Fiera prosegue con il suo progetto a Parabita, in provincia di Lecce, dove tre anni fa, rispondendo al richiamo della sua terra ha inaugurato insiem a sua moglie Liliana, l’azienda vitivinicola Villa Liliana. La community di Tenuta Liliana, volata in overfunding con oltre 250.000 euro raccolti da 187 soci, attirati dalla possibilità di diventare protagonisti di un progetto volto

alla rigenerazione del Salento. L’iniziativa – raccontata anche dal TG3 – si basa infatti sul recupero di territori unici al mondo, lasciati incolti dopo il dramma della xylella, per produrre vino di alta qualità. Dopo il lancio dello scorso anno della wine sharing economy, una vigna compartecipata da partner internazionali, che a fine anno saranno 26 che vedrà entro l’anno l’ingresso di ulteriori 16 nuovi Partner azionisti provenienti da: USA (Florida, California, New York),

Europa (Svezia, Portogallo, Belgio, Svizzera, Danimarca), Asia (Filippine), Italia. Una strategia di crescita su un mercato al quale si è appena affacciata, con le prime 7.000 bottiglie prodotte dalla vendemmia 2021 dell’edizione limitata del vino “Ladame” 2021. Un Cabernet sauvignon di eccellenza prodotto a 200 metri dal livello del mare» con la

collaborazione di Pierre Marie Guillaime, leader mondiale nel mercato delle barbatelle di vite, e dall’enologo Andrea Fattizzo. A queste si aggiungeranno circa 4.000 bottiglie di un Orange Wine (il cosiddetto vino arancione o ambrato, unico per stile e gusto nel panorama Salentino. A partire dal 2025 la produzione sarà limitata a 75.000 bottiglie annue.

LADAME 2021
L’uva da vino rosso più famosa al mondo è un incrocio naturale tra Cabernet Franc e Sauvignon Blanc. Il Cabernet Sauvignon è amato per la sua alta concentrazione e per la sua longevità. E’ un vino corposo e acido ottenuto dall’omonimo vitigno rosso internazionale. Ha tannini forti che si addolciscono con l’invecchiamento. Le uve furono introdotte per la prima volta nella regione italiana del Piemonte all’inizio del 1800. Da qualche anno, l’uva è diventat

a famosa (e, in alcuni ambienti, controversa) per la sua inclusione nei vini “Super Tuscan” della Toscana. Nonostante le sue piccole dimensioni, il cabernet è abbastanza robusto: cresce bene quasi ovunque, indipendentemente dal clima. L’uva può anche sopravvivere a quasi tutte le condizioni meteorologiche, malattie e infestazioni di insetti, rendendola preziosa per i viticoltori. Ottimo per l’invecchiamento in botte. Il Cabernet è insolito per la sua capacità di fondersi bene

con il rovere, sia in fermentazione che in affinamento in botte. Questo è in parte ciò che facilita il grande invecchiamento per cui il Cabernet è famoso, con botti di rovere che addolciscono i tannini e conferiscono nuovi sapori e aromi. Le uve Cabernet denso e tannico, hanno bucce spesse e nere, ricche di tannini. Richiede tempo per maturare

sulla pianta. Il Cabernet Sauvignon è famoso per il suo sapore di “peperone verde”, che deriva da un composto chiamato pirazina. Ma il cabernet presenta anche altri sapori distinti. Al naso è piuttosto brillante, che attenua i sapori di frutta e le note eccessivamente dolci. Gli aromi e i sapori comuni includono:

Ribes nero, Mora, Crema di cassis, Amarene, Boysenberry, Mirtillo, Cioccolato, Tabacco, Tartufo, Cedro, menta, Eucalipto
Il Cabernet è la principale varietà utilizzata nelle prime coltivazioni (Premiers Crus) di Bordeaux. Chateau Margaux a Margaux, Chateau Latour, Chateau Lafitte-Rotschild, Chateau Mouton-Rotschild tutti a Pauillac sono tutti vini dominati dal Cabernet Sauvignon. Insieme a Second, Third, Fourth e Fifth Growths (troppi Chateaux per nominarli) questi sono alcuni dei vini più esclusivi e ricercati al mondo.

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