28 Marzo 2024

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“IL SALE INCONTRA LA LUNA”: LA RACCOLTA DEL SALE IN NOTTURNA NELLE SALINE “ETTORE E INFERSA” DELLO STAGNONE DI MARSALA

Il sole, il vento e il mare sono da secoli gli ingredienti naturali delle saline del litorale trapanese e dello Stagnone di
Marsala in particolare, dove viene coltivato e lavorato un sale marino unico. Oggi nelle saline “Ettore e Infersa” inizia
una nuova avventura: la raccolta a mano del sale in notturna. I salinari della “Sosalt” – eredi della tradizione di un
mestiere antico e affascinante, faticoso ma ricco di significati storici e culturali – hanno appena iniziano la raccolta del
sale: dal pomeriggio alla mezzanotte si muoveranno tra le oltre cento vasche nel cuore dello Stagnone, pale piatte alla
mano, per dare corpo a un progetto che l’azienda trapanese ha ribattezzato “Il sale incontra la luna”.
L’idea: la raccolta in notturna del sale – Da oggi, e fino alla fine di settembre, le splendide saline “Ettore e Infersa”,
nello Stagnone di Marsala, si animano al tramonto e si illuminano nella notte con le luci a led, nel pieno rispetto
dell’ecosistema naturale, per offrire ai visitatori un’esperienza turistica senza pari, e per consentire ai salinari di
lavorare in condizioni climatiche ottimali per estrarre il sale marino che verrà poi confezionato negli stabilimenti della
“Sosalt” di Trapani. Prende così forma l’esperienza innovativa della raccolta notturna ribattezzata “Il sale incontra la
luna”, nata da un’idea di Giacomo D’Alì Staiti, presidente della “Sosalt spa”, anima dell’azienda: «La nostra è
un’attività che trovo riduttivo definire solo impresa: la nostra è una testimonianza quotidiana di un modo di lavorare
in uno dei luoghi più belli e fotografati della nostra splendida Sicilia, dove si coltiva in equilibrio con l’ecosistema che ci
circonda, uno dei principali elementi della vita: il sale marino. In sintesi: siamo tradizione, turismo, memoria,
industria».
La proposta: non far morire la memoria – «Sosalt, per non far morire questo mestiere ormai iscritto nel DNA dei
salinari di Trapani, Nubia, Marausa, Birgi, Marsala è pronta a offrire il proprio supporto e il tutoraggio necessario per la
formazione delle figure professionali legate al mestiere del salinaro, per tramandare tradizioni e tecniche che non
possiamo permetterci il lusso di far scomparire», ha aggiunto Giacomo D’Alì Staiti.
I salinari – Nel panorama unico delle saline dello Stagnone di Marsala – luogo di migrazione e stazionamento dei
fenicotteri rosa e di altre 80 specie di uccelli – con le isole Egadi e il Monte Erice che fanno da meraviglioso sfondo
naturale, si vedranno quindi al lavoro i salinari, eredi di una tradizione che conserva i riti e i segreti inalterati negli
anni. Con la visita alle diverse vasche delle saline si potrà partecipare a un’esperienza unica ribattezzata “Saliturismo”,
neologismo coniato nel 2016 e che si ispira ad una frase dello scrittore e filosofo francese Voltaire: «Chi di saline vuole
veramente discorrere, occorre che giunga qui, nell’occidente della Sicilia…Vecchie, vecchissime saline, fondate già dai
Fenici».
Il sale di salina – La “Sosalt” coltiva e confeziona un sale marino unico per sapore e proprietà nutrizionali, l’unico sale
in Italia a denominazione Igp (Indicazione geografica protetta). E già grezzo possiede i requisiti richiesti dallo standard
del Codex Alimentarius (le linee guida e i codici di buone pratiche per il miglioramento di sicurezza, qualità e
correttezza del commercio mondiale di alimenti) che hanno consentito a “Sosalt” di crescere in modo costante e
armonioso e di essere presente con il sale marino sul mercato nazionale ed in oltre 32 altri Paesi del mondo.