19 Aprile 2024

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Mr. D: Kid’s Dream è il debut album in uscita il 29 aprile 2022

Mr. D

Kid’s dream è il debut album di MR. D, moniker dietro il quale si cela Daniele Fioretti, musicista marchigiano che, come musicista one man band con la sua chitarra e come tour manager per band estere per i tour europei, vive in continuo movimento tra le città d’Europa.

Il disco, in uscita il 29 aprile per la Bloody Sound Fucktory e prodotto da Loop Collective, è stato anticipato dal singolo “Wonderful Stranger”, accompagnato dal video ufficiale. Kid’s dream è una raccolta intima di storie che nascono dai viaggi di Daniele, dai confronti con le centinaia di persone incontrate lungo la sua strada, dalle molteplici preziose esperienze vissute in prima persona e dalle sue radici.

Con Kid’s dream MR. D ci apre le porte del suo mondo fatto di Rock e di Blues, di quel suono nato in America per raccontare le proprie storie vissute sulla strada di kerouacchiana memoria. Il suono di una chitarra con il riverbero della stanza e una voce che graffia il nastro, quasi a riportarci alla sensazione delle registrazioni su nastro analogico.

Il disco si apre con “You can’t take my soul”, prima canzone composta dall’artista, una sorta di prefazione del disco e, successivamente, la tracklist segue un ordine cronologico temporale. Daniele ci fa rivivere gli anni di prigionia di suo nonno, poi ci parla dell’importanza dell’arte che è sempre stata presente nella sua famiglia, fino a raccontarci di tutte le esperienze vissute macinando km su km e girando per il mondo, sempre accompagnato dalla musica, compagna fedele.

Facendo tanta strada inevitabilmente si acquisiscono consapevolezze, talvolta queste ti fanno perdere pezzi per strada. Il blues è sempre lì a farti compagnia, ma le rotte cambiano e gli incontri ti fanno conoscere mete che neanche pensavi avresti mai visitato. Un viaggio che inizia e finisce in provincia, passa per le grandi città d’Europa e sogna tanto quelle acque da dove tutto nacque. Nella società della mercificazione ho scelto di usare il rock’n’roll come arma per combatterla e come simbolo di appartenenza e di rivoluzione personale. Non solo una cifra stilista, ma un modo di vivere.