La Sala della Musica della Fondazione Zeffirelli di Firenze ha accolto nella giornata di ieri la presentazione ufficiale al pubblico del libro ‘L’insuperabile è imperfetto’ dedicato agli atleti FISPES.
Il libro, pubblicato dalla casa editrice Absolutely Free, presenta una raccolta di alcune delle storie più significative degli atleti paralimpici che praticano Atletica leggera, Rugby in carrozzina, Calcio a 7 e Calcio amputati, tutte discipline di competenza della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali.
L’idea nasce come spin-off della rubrica #linsuperabileèimperfetto che, dal 2017, arricchisce le bacheche dei social media federali Facebook e Instagram. Il compito di selezionare e raccordare i racconti degli atleti, scritti di loro pugno, è stato affidato alla penna magistrale del giornalista e scrittore Franco Esposito, con la prefazione dell’autorevole giornalista sportiva de La Repubblica Emanuela Audisio.
Le testimonianze contenute nel libro, realizzato grazie al fondamentale supporto di UniCredit, evidenziano quanto lo sport sia motore e quotidiana ispirazione per le persone con disabilità e per tutti coloro che, guardando al loro esempio, possano individuare in loro stessi strumenti e capacità per trasformare le avversità della vita in opportunità.
Alla presentazione di Firenze, moderata dalla giornalista di Rai Sport Elisabetta Caporale, da sempre vicina al mondo paralimpico, è intervenuto, oltre all’autore, il Presidente FISPES Sandrino Porru accompagnato sul palco da Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto, le tre ragazze del podio tutto italiano dei 100 T63 alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, capaci, con la loro impresa sportiva, di conquistare le copertine di tutto il mondo, il rugbista in carrozzina Lucio Vicentini, la famiglia di Pietro Viganò, il piccolo atleta della Scuola itinerante FISPES, e i calciatori Gianluca Li Vecchi e Riccardo Cattaneo. Tra i relatori anche Francesca Bonsi Magnoni, Disability Manager – Welfare & People Care UniCredit.
L’autore Franco Esposito ha illustrato come è nata l’idea del libro: “Mi ritengo in debito con Sandrino Porru per lo splendido regalo di scrivere di un mondo molto particolare, che non saprei più come definire: gli aggettivi li ho esauriti tutti nelle pagine del libro. ‘Ho un’idea, vorrei farti una proposta’, il primo contatto. Mi piace l’idea, mi garba chi la propone, mi incuriosisce e affascina la prospettiva di scrivere di disabilità e sport. Dello sport, mio cibo e pane quotidiano, benefico provvidenziale compagno di persone con disabilità. Scrivere di loro ha suscitato in me emozioni profonde e ripetute. Mi ha obbligato ad una concentrazione costante, guai sgarrare, guai scivolare nel pietismo o nella commiserazione: avrei offeso la loro grande fortissima dignità, avrei azzerato clamorosamente percorsi da palpiti che stringono il cuore e talora provocano lacrime vere. E sono qui a ringraziarli tutti – gli atleti, le loro famiglie da medaglia d’oro e qua e là da monumento – per avermi fornito materiale di prima qualità. Storie sensazionali, una più bella dell’altra. Sarei andato avanti ancora, ma lo spazio è un implacabile tiranno. Nel momento in cui ho scritto l’ultima frase ‘per loro un domani c’è quasi sempre’ mi sono sentito un’altra persona, molto migliore di prima. Meno incompleta, decisamente speciale. E grazie, piccolo grande meraviglioso mondo, ancora grazie”.
Il Presidente Porru ha commentato: “Questo libro vuole essere un dono verso tutti coloro che lo leggeranno affinché la speranza e il valore della vita non manchi mai nella nostra quotidianità. È la testimonianza di quanto è importante il dono di sé verso l’altro, capace di rendere il mondo migliore. Voglio ringraziare tutti coloro che, nel regalare la propria testimonianza di vita, hanno contribuito alla realizzazione di un’opera che, sono certo, aprirà il cuore di tanti lettori, proiettandoli all’interno di quelle esperienze di vita che spesso vengono vissute come sventure ed ingiustizie e che conducono a dei tunnel bui, apparentemente senza uscita. Sono vicende che però, miracolosamente, sono un seme che muore per dare frutto e proprio da quel vissuto, fatto di sofferenze, abbandono e solitudine, la vita rifiorisce in una nuova ‘risurrezione’: lì scopriamo di essere persone migliori, con talenti mai esplorati e con prospettive molto più allietanti e sorprendenti di quelle che abbiamo lasciato. Un ringraziamento particolare alla mirabile penna dell’amico Franco Esposito e ai nostri compagni di viaggio di UniCredit che, insieme a FISPES, credono sull’importanza del divulgare la cultura paralimpica con al centro il talento e l’unicità della persona per costruire il bene comune. L’aver realizzato insieme questo libro ci fornisce uno strumento incredibile per supportare la nostra mission in giro per l’Italia”.
Francesca Bonsi Magnoni, Disability Manager – Welfare & People Care UniCredit, ha detto: “UniCredit è fortemente impegnata nel sostenere e realizzare iniziative volte ad accrescere la cultura dell’inclusione, con un focus sulle persone con disabilità. È pertanto orgogliosa di essere Official Sponsor di FISPES, un impegno fattivo che ha permesso al Gruppo bancario di realizzare diverse iniziative legate ai temi della resilienza e della determinazione, della crescita e dell’inclusione. Siamo quindi fieri di legare il nostro nome alla FISPES Academy, la scuola avviata dalla Federazione per costruire la futura generazione di atleti paralimpici e di aver sostenuto la realizzazione del libro “L’insuperabile è imperfetto”, una raccolta di storie raccontate da atleti paralimpici che sarà oggetto di un percorso educativo/formativo nelle scuole secondarie e nelle Università con indirizzo sportivo. Sposare i progetti di FISPES, in cui l’impronta sportiva si fonde con una forte vocazione sociale è un modo per testimoniare il sostegno della banca ai numerosi progetti volti a favorire il diritto di tutti a essere parte integrante della società attraverso lo sport, la formazione, l’educazione e la cultura”.
Cosimo Guccione, Assessore allo sport e alle politiche giovanili del Comune di Firenze, ha aggiunto: “È un onore per me e per il Comune che rappresento accogliere la presentazione di questo libro in un luogo così bello che è diventato uno spazio aperto di incontro. Ci tengo a essere qui, non solo per i successi delle Paralimpiadi di Tokyo, ma soprattutto per celebrare per il lavoro quotidiano di una Federazione. In questi anni con l’Amministrazione abbiamo lavorato per aprire la città al concetto dello sport per tutti, permettendo l’accesso agli impianti sportivi a prescindere dalla propria condizione. Abbiamo anche pubblicato una guida in formato cartaceo, indirizzata soprattutto alle scuole, con informazioni relative alle opportunità sportive del nostro territorio, anche per persone con disabilità: un piccolo passo che spero ci permetta di lavorare sempre più in questa direzione”.
Il libro è disponibile in libreria ed in versione e-book.
Nella foto di Junior Jay Ferreira/FISPES i partecipanti alla presentazione.
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