

Come si sono incontrati gli EasyPop?
Nel 2011 si conobbero Gianluca e Patrizio e decisero di costruire insieme qualcosa di speciale. Da lì nacque il gruppo EasyPop, e anche lo spettacolo “La Storia del Jukebox®” (www.easypopjukebox.com), che da allora ci ha portati in tutta Italia. Poi, abbiamo iniziato a fare tournée all’estero, con concerti di beneficenza nei territori contaminati da Chernobyl nel nord dell’Ucraina e negli internati Bielorussi per i bimbi oligofrenici e con disabilità. In parallelo, abbiamo iniziato a registrare le nostre canzoni, e oggi siamo una famiglia, unita da moltissime esperienze straordinarie.
Come descrivereste “Terra di libertà” in 3 parole?
Speranzosa, fiera, pacifista
Come avete vissuto la musica nel periodo della pandemia?
Beh, come è successo in altri settori, purtroppo nel mondo dello spettacolo e della musica c’è stato un tracollo verticale. I concerti dal vivo sono la nostra linfa vitale, uno scambio di energia positiva tra artista e pubblico che arricchisce chi suona e chi ascolta, e questo è qualcosa che non può succedere in streaming! Certamente non ci siamo fermati, nemmeno nei periodi di chiusura più severa; abbiamo sempre continuato a progettare e a scrivere. Quest’anno siamo pronti a ricominciare alla grande, sperando di poter tornare all’attività del 2019!
Quali sono i vostri riferimenti musicali?
Ci ispiriamo a tutta la musica! Ognuno di noi mette in gioco la propria sensibilità, le proprie ispirazioni, i propri ascolti, per creare insieme canzoni che ci stimolino e possano stimolare il pubblico.

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