Mercoledì 16 e giovedì 17 febbraio alle ore 21 andrà in scena alla Conventicola degli Ultramoderni, in Via di Porta Labicana 32 a Roma, lo spettacolo “Donne e Derivati”, di cui Sergio Siciliano è autore e protagonista, con la regia di Maria De Luca. Con il patrocinio del Comune di Roma.
Uno show tra parole e musica che ha già debuttato nel 2021 a Lecce con un successo di pubblico e di critica inaspettati. Spiega Sergio Siciliano: “Io sono in scena per un’ora con 2 musicisti: Francesco Di Gilio al piano e Alessandro Picucci alla batteria /percussioni. Producer: Stefania Fanales, Foto: Stefano Ricci”.
CONCEPT
“Donne e Derivati è uno spettacolo apparentemente leggero, – racconta Siciliano – che parla di donne in tutte le loro sfumature, dall’identificazione dell’uomo ideale alla conoscenza del proprio corpo, conducendo per mano lo spettatore in una graffiante verità: la violenza domestica. Lo hanno definito lo spettacolo dalla semplice crudeltà, un abbraccio alle anime delle donne… uno schiaffo sulle coscienze degli uomini. Il finale assolutamente sorprendente è una vera sferzata di positività e voglia di vivere i cambiamenti che solo la forza, il coraggio e la consapevolezza ci consentono di affrontare”.
SINOSSI DONNE E DERIVATI
POLA. Di Maria De Luca
(Se con il tacco ti vedrai alta, con l’amore per te stessa ti vedrai immensa. Frida Kahlo)
Pola è austera ed elegante, appare distaccata e sarcastica ma il suo è un animo sensibile, perché conduce ad osservare la realtà oltre l’apparenza, i luoghi comuni e lo fa con ironia. Pola è l’essenza della parte femminile che vive in ogni uomo è che il più delle volte è tenuta nascosta per pudore, perché così vuole la società retrograda e perbenista. Il suo racconto è basato sulle pseudo verità che regolano le scelte e tendenze sessuali, sulla ricerca dell’uomo ideale, anche queste condizionate dal giudizio e dal pregiudizio. Pola riesce a svestirsi delle sovrastrutture e della falsità, riuscendo ad essere sincera fino in fondo, senza nascondere nulla, fino a farci percepire anche la sofferenza che le lacera l’anima. Ed proprio allora che si percepisce la sua autenticità, che ci avvicina a lei in modo empatico, facendo diventare nostro il dolore che provoca la violenza di un essere umano su di un altro. Pola con intelligenza, autoironia riesce a trovare il coraggio di celebrare infine il valore della diversità e il sacrosanto diritto di ogni essere umano di mostrarsi per quello che è e che sente, battendosi con tutta la forza contro il sopruso e la discriminazione. E ancora non smette di stupirci con il colpo di scena finale della sua trasformazione. Uno spettacolo coraggioso e intenso, dove accompagnati dalla musica ci si mette in viaggio alla scoperta di terre sconosciute.
Altri articoli
UN LIBRO DI MARMO
Alioune Diagne presenterà il Senegal alla 60 esima Esposizione Internazionale d’Arte – Biennale di Venezia
Zara a Punta Bianca per la sua nuova campagna pubblicitaria “homme”.