20 Aprile 2024

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Condannato a morte


Il libro di Riccardo Nencini racconta il viaggio di Dante tra Toscana e Romagna

Firenze – “Secco come un punteruolo, tutto naso e scarpe sfondate, schiantato a terra dall’onta di un’accusa arbitraria – proprio lui che aveva difeso la città dalle mani lorde del papa – si avventura lungo i crinali dell’alpe…”. È quasi un eroe tragico il Dante Alighieri ritratto da Riccardo Nencini nel suo nuovo libro, intitolato Condannato a morte (Polistampa, pp. 64, euro 10) e incentrato sul viaggio compiuto nel 1302 dal Divin Poeta per sfuggire a un destino terribile.
Nencini, presidente della Commissione Istruzione, Cultura, Spettacolo e sport del Senato, autore, tra le molte pubblicazioni, di due importanti bestseller su Oriana Fallaci (Pagliai Polistampa) e recentemente di un romanzo storico con protagonista Giacomo Matteotti (Solo, edito da Mondadori), è da sempre uno storico attento alle vicende toscane del Medioevo e del Rinascimento. In Condannato a morte ci mostra un Dante che si ritrova solo, pieno di dubbi ma deciso a vendere cara la pelle. I Guelfi Neri, appoggiati da Carlo di Valois, hanno conquistato Firenze, i Bianchi sono in fuga e tantissime sono le condanne a morte. lo stesso Alighieri è accusato di corruzione, baratteria, estorsione e altri reati: i suoi beni sono stati sequestrati i e il suo nome è stato infisso nel Libro del Chiodo, tra i nemici della patria da catturare e da bruciare sul rogo. “In quel triennio da carnevale macabro”, spiega l’autore, “il Mugello gli spalancò le porte. Quassù, e in Casentino e in Romagna, Dante assaporò quel pezzo di pane che altrove gli era stato negato”. Il percorso verso Ravenna, raccontato con la verve e l’eleganza del romanziere, ricco di digressioni tra passato e presente, passa per luoghi suggestivi e carichi di fascino come il monte Falterona, il castello dei Conti Guidi a Poppi, la cascata dell’Acqua cheta o la fortezza di Montaccianico. Le fotografie a colori accompagnano la lettura di un testo eclettico e ricco di sorprese: “non è un libro di storia”, scrive infatti il professor Franco Cardini, “è un atto d’amore per queste terre”.

Gherardo Del Lungo (335 1373725)
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    Riccardo Nencini

Condannato a morte
Il viaggio di Dante tra Toscana e Romagna

Polistampa, 2021
Pagine: 64
Caratteristiche: ill. col., br.
ISBN: 978-88-596-2237-6

Settore:
DSU1 / Storia
TL7 / Geografia, viaggio, guide

Prezzo: 10 €

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Secco come un punteruolo, tutto naso e scarpe sfondate, schiantato a terra da un’accusa arbitraria.
Un soldato e un uomo politico, non ancora il Poeta. A dorso di un mulo sulla giogaia dell’alpe, nel sentiero che lo porta a Forlì, a cavallo lungo la strada che s’inerpica al poggio di Montaccianico, Dante è in fuga, braccato dai Neri che lo vogliono morto, bruciato sul rogo. La sua casa è il deserto, il suo grido è strozzato. È vivo eppure è un cadavere caldo.
Schiantato dal dolore e dalla fatica, insegue la speranza sui monti, tra Toscana e Romagna. È lassù che trasforma il calvario in un impetuoso slancio di vita. Combattere, uccidere, vendicarsi.
Senza la disperazione dell’esilio, senza l’eco dei tamburi di guerra, la Commedia non sarebbe stata quella che è: un incandescente canto cristiano, l’inno della sconfinata bellezza, uno straordinario omaggio alla vita di chi è stato strappato dal caso alla tomba.
Condannato a morte è la storia di un fuggiasco, l’avventura nell’inferno terreno del poeta più grande. Come non lo avete mai visto.