18 Aprile 2024

Zarabazà

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CARMEN E’ NATA E LIBERA… E LIBERA VIVRA’!

In occasione del prossimo debutto dell’opera di Georges Bizet, l’illustrazione originale di Enrica Mannari commissionata dal Teatro Regio a sostegno delle donne vittime di violenza.

In vendita al bookshop del Teatro e su Regio Opera Shop
In occasione del prossimo debutto dell’opera di Georges Bizet, il Teatro Regio di Parma ha commissionato all’artista Enrica Mannari una creazione originale intitolata Carmen libera è nata e libera…vivrà! in vendita in due formati (32x47cm €20,00; e 21x15cm €10,00) presso il bookshop del Teatro Regio e online al Regio Opera Shopil cui ricavato sarà devoluto a sostegno di un’associazione del territorio che tutela le donne vittime di violenza.
 
La libertà di Carmen viene calpestata dalla gelosia di un uomo che non sa arrendersi all’idea di perderla: una vicenda che tristemente si ripete ogni giorno, non solo in palcoscenico. Attraverso questa collaborazione, il Teatro Regio di Parma vuole raccontare, specialmente ai più giovani, una storia che non parla di violenza o morte, ma di dignità, forza e fierezza. Per ricordarci che, come Carmen, tutte le donne sono nate libere e così devono vivere sempre.

“Le “mannare” sono la community che negli anni ho costruito – scrive Enrica Mannari. Un gruppo di persone (principalmente donne) pronte a mettersi in gioco e confrontarsi sulle mille tematiche della vita. Passando da temi più profondi a quelli più leggeri. Ogni giorno sul mio account instagram si discute di attualità, empowerment e consapevolezza. La felicità e l’emozione di aver prestato la mia arte per un progetto così importante del Teatro Regio di Parma è indescrivibile. Sono grata a chi ha scelto di darmi questa possibilità, soprattutto per l’opera Carmen, per le delicatezza e l’importanza delle tematiche che affronta e perché, da quando sono piccola, è una delle mie preferite: mia nonna me la raccontava sempre. Carmen è una donna libera. Libera da tutto e tutti. Libera a costo della propria vita. Libera anche se è scomodo. Perché la vera libertà la si conquista a suon di battaglie. E di scelte. A volte scomode. Ma necessarie”.

L’OPERA PROSSIMA AL DEBUTTO
Carmen, opéra-comique in quattro atti di Henry Méilhac e Ludovic Halévy dal romanzo Carmen di Prosper Mérimée, musica di Georges Bizet, torna in scena al Teatro Regio di Parma dopo 19 anni, mercoledì 12 gennaio 2022, ore 20.00 (recite venerdì 14 ore 20.00, sabato 15 ore 17.00, domenica 16 ore 15.30, venerdì 21 ore 20.00, domenica 23 gennaio 2022, ore 15.30) in un nuovo allestimento, realizzato in coproduzione con i Teatri di Reggio Emilia, con la regia di Silvia Paoli, che firma per la prima volta la messinscena di quest’opera, le scene di Andrea Belli i costumi di Valeria Donata Bettella, le luci di Marcello Lumaca, i video di Francesco Corsi, le coreografie di Carlo Massari/C&C Company.
Jordi Bernàcer dirige l’Orchestra dell’Emilia-Romagna “Arturo Toscanini”, il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani e il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Parma preparato da Massimo Fiocchi Malaspina. Interpreti: Martina Belli (Carmen), Arturo Chacon Cruz (Don José, per la prima volta al Teatro Regio), Marco Caria (Escamillo), Laura Giordano (Micaëla), Armando Gabba (Dancairo), Saverio Fiore (Remendado), Gianni Giuga (Morales), Massimiliano Catellani (Zuniga), Eleonora Bellocci (Frasquita), Chiara Tirotta (Mercedes). Nelle recite del 15 e del 21 gennaio Carmen sarà interpretata da Ramona Zaharia, Don José da Azer Zada, Escamillo da Alessandro Luongo, Micaëla da Veronica Marini (al debutto nel ruolo), questi ultimi tutti per la prima volta al Teatro Regio.LA PROVA APERTA PER GLI UNDER30
La prova aperta dell’opera riservata agli under 30 è in programma domenica 9 gennaio 2022, ore 20.00; il pubblico è invitato a partecipare indossando un capo di colore rosso, in segno di solidarietà e di condanna di ogni forma di violenza nei confronti delle donne; in foyer Alessandro Canu realizzerà una sua illustrazione su un pannello sul quale gli spettatori potranno poi lasciare i loro messaggi sulla “libertà”.