20 Aprile 2024

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GRAN TEATRO REINACH


NUOVA COMMISSIONE IN PRIMA ASSOLUTA
INAUGURA LA STAGIONE 2021 – 2022
DEL TEATRO REGIO DI PARMA

 
L’atmosfera e le ambientazioni del Teatro Reinach
rivivono nell’operetta commissionata in prima assoluta
dal Teatro Regio di Parma,

con la drammaturgia di Sergio Basile,
la regia di Marco Castagnoli,

le musiche di alcune tra le più popolari operette
arrangiate da Alessandro Palumbo,

eseguite dall’Orchestra Rapsody
diretta da Gianluca Martineghi.

In scena Alfonso Antoniozzi, Giuseppe Verzicco,
Eleonora Buccarini, Lucrezia Drei, Valentino Buzza,
Claudia Urru, Manuel Amati, Marco Bussi, Chiara Tirotta,

Massimo Fiocchi Malaspina, Filippo Lanzi, Thomas Rizzoli.

Teatro Regio di Parma
sabato 11 dicembre 2021, ore 20.00
domenica 12 dicembre 2021, ore 15.30
 
Il Teatro Reinach rivive al Teatro Regio di Parma e ne inaugura la Stagione Lirica 2021-2022. Gran Teatro Reinach è l’operetta in prima esecuzione assoluta commissionata dal Teatro Regio di Parma in debutto sabato 11 dicembre alle ore 20.00 e domenica 12 dicembre 2021 alle ore 15.30 con la drammaturgia e i testi di Sergio Basile, la regia di Marco Castagnoli, le scene di Franco Venturi, i costumi di Lorena Marin, le luci di Andrea Borelli, le coreografie di Luisa Baldinetti.
 
La vedova allegra (Franz Lehàr, 1905), Cin ci la (Virgilio Ranzato, 1925), Il paese dei campanelli (Carlo Lombardo, Virgilio Ranzato, 1923), Al Cavallino bianco (Ralph Benatzky, 1929), Scugnizza (Mario Pasquale Costa, 1922), Addio giovinezza! (Giuseppe Pietri, 1911 circa), Il Paese del sorriso (Franz Lehàr, 1923), Ballo al Savoy (Paul Abraham, 1930 circa), L’acqua cheta (Giuseppe Pietri, 1920 circa), Orfeo all’inferno (Jacques Offenbach, 1858) sono alcune delle operette composte nell’arco di quasi un secolo di cui il Reinach fu tempio cittadino: la Compagnia italiana di operette Roses dal 10 al 14 marzo 1944, due mesi prima dei bombardamenti delle forze alleate che il 13 maggio 1944 distrussero definitivamente il Reinach, portava in scena due spettacoli al giorno, nonostante la guerra, l’occupazione nazista, riscuotendo grande successo e infondendo allegria e speranza in un momento così tragico della nostra storia.
 
Distrutto e non più ricostruito, il Teatro Reinach, a 155 anni dalla sua nascita nel 1867, a seguito della donazione alla città di Parma del banchiere Oscar Reinach, e a quasi 80 anni da quel tragico sabato di primavera, torna a vivere e le musiche di quelle celebri operette a rievocarlo nei nuovi arrangiamenti di Alessandro Palumbo, eseguite dall’Orchestra Rapsody diretta da Gianluca Martineghi.
In scena la leggerezza e la vivacità di quelle melodie, sullo sfondo delle tragedie che imperversavano al di fuori delle mura del teatro, sono incarnate da Alfonso Antoniozzi (Il Suggeritore, per la prima volta al Teatro Regio in veste anche di attore), Giuseppe Verzicco (Mino, per la prima volta al Teatro Regio), Eleonora Buccarini (Caterina, per la prima volta al Teatro Regio), Lucrezia Drei (Adalgisa), Valentino Buzza (Natale), Claudia Urru (Alba, per la prima volta al Teatro Regio), Manuel Amati (Lazzaro), Marco Bussi (Achille, per la prima volta al Teatro Regio), Chiara Tirotta (Mercede, per la prima volta al Teatro Regio), Massimo Fiocchi Malaspina (Maestro Brustolon), Filippo Lanzi (Attila Bottazzi), Thomas Rizzoli (Maggiore Kessler).
 
Gran Teatro Reinach non racconta le operette, – scrive il regista Marco Castagnoli – ma da esse trae motivo per raccontare le vicende dei protagonisti. Proprio il Reinach, a cui si ispira lo spettacolo, accoglie l’incontro fra due generazioni, due mondi distinti che attraverso il comune “fuoco sacro” del teatro si fondono, costituendo la linea principale della storia: il mondo del Suggeritore, fulcro centrale della vita del Teatro, e i giovani che in quel luogo trovano rifugio dopo un’azione partigiana. Il loro incontro sarà la miccia che coinvolgerà tutti nella realizzazione di un vero e proprio “spettacolo nello spettacolo” che tenterà di salvare loro la vita. E forse anche quella del Reinach?”.
“La dimensione di teatro nel teatro, che fa da colonna portante dello spettacolo” – prosegue Castagnoli “è doppiamente significativa non solo perché la vicenda si ambienta proprio sul palcoscenico del Teatro Reinach, ma anche perché proietta i protagonisti in un’atmosfera di speranza, gioia e vitalità che si contrappone in modo stridente al contesto della guerra incombente, dell’occupazione nazifascista e della minaccia costante delle bombe. Gran Teatro Reinach evoca un mondo passato, ma mai dimenticato, che tiene insieme ricordi e tratti di realtà storica in un intreccio in cui divengono sovrapposti e indistinguibili, come spesso accade a chi al Teatro ha dedicato la propria vita e che dal Teatro ha ricevuto in cambio le ragioni di vivere”.
 
Commissionato dal Teatro Regio di Parma con l’intento di portare in scena un’operetta che ricreasse l’atmosfera e lo spirito del teatro distrutto, Gran Teatro Reinach è stato frutto di un lavoro durato diversi mesi, che ha coinvolto, di pari passo, l’intero team creativo: “la vera sfida – aggiunge Marco Castagnoli “è stata trovare il giusto equilibrio tra la vicenda storica e quella immaginaria e sul piano scenico tra le parti in prosa e la drammaturgia musicale, nel contesto in cui la messinscena e la scrittura dello spettacolo hanno viaggiato sullo stesso binario fin dall’inizio del progetto”.
 
In meno di un secolo di vita il Teatro Reinach, poi ribattezzato “Paganini” nel 1938, costituì un punto di riferimento per una grandissima varietà di spettacoli. “Con la sua scomparsa si apre una ferita, mai forse rimarginata del tutto, nel cuore della città, nel Piazzale della Pace – scrive il drammaturgo e librettista Sergio Basile. Il Teatro Reinach non è stato mai più ricostruito. Questa drammaturgia vuole restituire alla città un pezzo della sua storia: un edificio, un teatro in cui sono passati attori, cantanti, direttori d’orchestra, pubblico […]. Il Reinach è un politeama, sul suo palcoscenico passa ogni genere: opera, concerto, commedia, tragedia, dramma dialettale, illusionisti, maghi, pugili, il cinema, ma soprattutto l’operetta […]. Strana sorte quella del Reinach. Nacque come dono alla città di un banchiere tedesco, per dare una cornice dignitosa agli spettacoli più popolari: una specie di alter ego più domestico del Regio. Anche il Teatro Reinach fu opera di un parmigiano, come il teatro maggiore: Pancrazio Soncini. Poi rifatto da un grande parmigiano: Cleofonte Campanini, negli anni prima della Grande Guerra […]. Un omaggio postumo da parte del grande Teatro Regio verso lo sfortunato “fratello minore”.
 
PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO
Giuseppe Martini in Prima che si alzi il sipario, ciclo di introduzione alle opere in programma al Teatro Regio: presenta Gran Teatro Reinach venerdì 3 dicembre 2021, ore 17.00, con la partecipazione di Sergio Basile e dei giovani cantanti del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, i soprani Alessia Merepeza, SooYeon Jung, Uladzilava Keizerava e i tenori Kazuki Yoshida, Lorenzo Marchi, accompagnati al pianoforte da Roberta Ropa, coordinati da Donatella Saccardi, che ne interpreteranno i brani più celebri.
 
BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Biglietti da 7,50 a 50 euro.
Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it
ORARI DI APERTURA dal martedì al sabato ore 11.00-13.00 e 17.00-19.00 e un’ora precedente lo spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora precedente lo spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi. Il pagamento presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma può essere effettuato con denaro contante in Euro, con assegno circolare non trasferibile intestato a Fondazione Teatro Regio di Parma, con PagoBancomat, con carte di credito Visa, Cartasi, Diners, Mastercard, American Express. È inoltre possibile utilizzare i voucher di rimborso ricevuti a fronte degli spettacoli annullati per l’emergenza sanitaria. I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili anche su festivalverdi.it. L’acquisto online non comporta alcuna commissione di servizio.
 
PARTNER E SPONSOR
La Stagione del Teatro Regio di Parma è realizzata grazie al contributo di Comune di Parma, Parma Capitale Italiana della Cultura 2021, Ministero della Cultura, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna. Major partner Fondazione Cariparma. Main partners Chiesi, Crédit Agricole. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Unione Parmense degli Industriali, Dallara, Opem. Sostenitori GHC Garofalo Health Care, Poliambulatori Dalla Rosa Prati, Glove ICT, CePIM, Oinoe, La Giovane, Agugiaro&Figna, Sicim, Mutti, Parmalat, Colser, Parmacotto, Grasselli. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Advisor AGFM. Hospitality Partner Novotel. Con il contributo di Ascom e Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Camera di Commercio di Parma Fondazione Monte Parma. La Stagione Concertistica è realizzati da Società dei Concerti di Parma, con il sostegno di Chiesi, in collaborazione con Casa della Musica. ParmaDanza è realizzata in collaborazione con Arci Caos. Il Concorso Voci Verdiane è realizzato in collaborazione con Comune di Busseto, Verdi l’Italiano. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Sostenitori tecnici Azzali editori, De Simoni, Milosped, MacroCoop, IgpDecaux, Cavalca, Graphital. Il Teatro Regio di Parma aderisce a Fedora, Opera Europa, Operavision, Emilia taste, nature, culture.
 
NOTE DI REGIA di Marco Castagnoli
Gran Teatro Reinach è uno spettacolo che trae ispirazione dal mondo dell’operetta, genere di grandissima fortuna specie negli anni in cui Gran Teatro Reinach è ambientato, gli anni ’40 del secolo scorso, esaltandone gli aspetti peculiari e riproponendone il sapore scenico. E da questo genere teatrale sono tratti i brani che compongono la parte musicale, scelti non solo in base alla loro popolarità ma anche secondo le diverse atmosfere che musica e libretto suscitano. Gran Teatro Reinach infatti non racconta le operette, ma da esse trae motivo per raccontare le vicende dei protagonisti, nella leggerezza e vivacità tipica del genere. Proprio il Reinach, a cui si ispira lo spettacolo, accoglie l’incontro fra due generazioni, due mondi distinti che attraverso il comune “fuoco sacro” del teatro si fondono, costituendo la linea principale della storia: il mondo del Suggeritore, fulcro centrale della vita del Teatro, e i giovani che in quel luogo trovano rifugio dopo un’azione partigiana. Il loro incontro sarà la miccia che coinvolgerà tutti nella realizzazione di un vero e proprio “spettacolo nello spettacolo” che tenterà di salvare loro la vita. E forse anche quella del Reinach?
La dimensione di teatro nel teatro, che fa da colonna portante dello spettacolo, è doppiamente significativa non solo perché la vicenda si ambienta proprio sul palcoscenico del Teatro Reinach, ma anche perché proietta i protagonisti in un’atmosfera di speranza, gioia e vitalità che si contrappone in modo stridente al contesto della guerra incombente, dell’occupazione nazifascista e della minaccia costante delle bombe. Gran Teatro Reinach evoca un mondo passato ma mai dimenticato, che tiene insieme ricordi e tratti di realtà storica in un intreccio in cui divengono sovrapposti e indistinguibili, come spesso accade a chi al Teatro ha dedicato la propria vita e che dal Teatro ha ricevuto in cambio le ragioni di vivere.
Dall’invito del Teatro Regio di Parma a mettere in scena un’operetta sul Teatro Reinach, il team creativo costituito da drammaturgo e regista insieme al direttore d’orchestra, e quindi a scenografo, costumista e coreografa, ha dato vita a una collaborazione creativa che sin dalle prime fasi ha coinvolto ciascuno e che è durata molti mesi durante i quali la vera sfida, sicuramente quella più difficile ed emozionante, è stata trovare il giusto equilibrio tra la vicenda storica e quella immaginaria e sul piano scenico tra le parti in prosa e la drammaturgia musicale, nel contesto in cui la messinscena e la scrittura dello spettacolo hanno viaggiato sullo stesso binario fin dall’inizio del progetto.
 
NOTA INTRODUTTIVA di Sergio Basile
Il 13 maggio 1944, vittima dei pesanti bombardamenti degli Alleati sulla città di Parma, termina la sua esistenza il Teatro Reinach, o Paganini, come si era “italianamente” chiamato dal 1938. Con la sua scomparsa si apre una ferita, mai forse rimarginata del tutto, nel cuore della città, nel Piazzale della Pace. Il Teatro Reinach non è stato mai più ricostruito. Questa drammaturgia vuole restituire alla città un pezzo della sua storia: un edificio, un teatro in cui sono passati attori, cantanti, direttori d’orchestra, pubblico, sensazioni, insuccessi. La storia del Reinach non è certo minore rispetto a quella del Regio. La parte più popolare della città passa dal Reinach. Il Reinach è un politeama, sul palcoscenico passa ogni genere: opera, concerto, commedia, tragedia, dramma dialettale, illusionisti, maghi, pugili, il cinema, ma soprattutto l’operetta, di cui il Reinach è il tempio, fino alla fine: la Compagnia italiana di operette Roses, dal 10 al 14 marzo 1944, due mesi prima della distruzione, porta in scena Madama di Tebe, di Carlo Lombardo, La donna perduta di Giuseppe Pietri, La vedova allegra di Franz Lehar, Amami Alfredo di Ettore Bellini, Acqua cheta di Giuseppe Pietri. La compagnia fa due spettacoli al giorno, nonostante la guerra, l’occupazione nazista, riscuotendo un grande successo. Strana sorte quella del Reinach. Nacque come dono alla città di un banchiere tedesco, per dare una cornice dignitosa agli spettacoli più popolari: una specie di alter ego più domestico del Regio. Anche il Teatro Reinach fu opera di un parmigiano, come il teatro maggiore: Pancrazio Soncini. Poi rifatto da un grande parmigiano: Cleofonte Campanini, negli anni prima della Grande Guerra.
Nella richiesta da parte del Sovrintendente del Regio di Parma, dottoressa Anna Meo, di una drammaturgia originale che avesse al centro il fenomeno “leggero” dell’operetta (e che ovviamente prevedesse l’esibizione anche di brani musicali celebri), mi è sembrato interessante riscoprire il vecchio e scomparso Teatro Reinach che dell’operetta, come dicevo prima, fu il tempio a Parma. Un omaggio postumo da parte del grande Teatro Regio verso lo sfortunato “fratello minore”, il Teatro Reinach, appunto.
 
Gran Teatro Reinach, bozzetto di Franco Venturi
Teatro Regio di Parma
sabato 11 dicembre 2021, ore 20.00
domenica 12 dicembre 2021, ore 15.30
 
Durata complessiva 2 ore circa, compreso un intervallo
 
GRAN TEATRO REINACH
 
Operetta in tre atti su libretto di Sergio Basile
Musiche tratte da La vedova allegra, Cin ci la, Il paese dei campanelli, Al Cavallino bianco, Scugnizza, Addio, giovinezza!, Il Paese del sorriso, Ballo al Savoy, L’acqua cheta, Orphée aux Enfers
Il Suggeritore           
Mino                           
Caterina                     
Adalgisa                     
Natale                         
Alba                             
Lazzaro                      
Achille                         
Mercede                     
Maestro Brustolon  
Attila Bottazzi           
Maggiore Kessler     ALFONSO ANTONIOZZI
GIUSEPPE VERZICCO
ELEONORA BUCCARINI
LUCREZIA DREI
VALENTINO BUZZA
CLAUDIA URRU
MANUEL AMATI
MARCO BUSSI
CHIARA TIROTTA
MASSIMO FIOCCHI MALASPINA
FILIPPO LANZI
THOMAS RIZZOLI
Maestro concertatore e direttore GIANLUCA MARTINEGHI
 
Arrangiamenti ALESSANDRO PALUMBO
Drammaturgia e testi SERGIO BASILE
Regia MARCO CASTAGNOLI
 
Scene FRANCO VENTURI
Costumi LORENA MARIN
Luci ANDREA BORELLI
Coreografie LUISA BALDINETTI

ORCHESTRA RAPSODY

Operetta in prima assoluta, commissione del Teatro Regio di Parma
 

STAGIONE LIRICA 2021-2022
 
11, 12 dicembre 2021
GRAN TEATRO REINACH
Operetta in prima esecuzione assoluta, commissione del Teatro Regio di Parma
 
12, 14, 15, 16, 21, 23 gennaio 2022
CARMEN
Musica di Georges Bizet
 
25, 27 febbraio 2022
LA FAVORITA
Musica Gaetano Donizetti
 
18, 20, 25, 27 marzo 2022
NORMA
Musica Vincenzo Bellini
 
26, 28, 30 aprile 2022
ASCESA E CADUTA DELLA CITTÀ DI MAHAGONNY
Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny

Musica Kurt Weill

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STAGIONE CONCERTISTICA 2021-2022
 
3 novembre 2021
Pianoforte ALEXANDER LONQUICH
Musiche di Robert Schumann, Karl Amadeus Hartmann
 
28 novembre 2021
Pianoforte BEATRICE RANA
Musiche di Fryderyk Chopin, Claude Debussy, Igor Stravinsky
 
4 dicembre 2021
TRIO DI PARMA
 Musiche di Johannes Brahms, Pëtr Il’ič Čajkovskij
 
3 febbraio 2022
Pianoforte GIUSEPPE ALBANESE
Musiche di Carl Maria von Weber, Léo Delibes, Pëtr Il’ič Čajkovskij,
Igor Stravinskij, Claude Debussy, Maurice Ravel
 
17 febbraio 2022
Pianoforte ANDRÀS SCHIFF
Il programma verrà presentato dall’artista all’inizio del concerto
 
20 febbraio 2022 ore 20.30
Fisarmonica RICHARD GALLIANO
Passion Galliano un percorso sui suoi cinquant’anni di carriera
 
21 marzo 2022
Violino ANNA TIFU, Pianoforte GIUSEPPE ANDALORO
 Musiche di César Franck, Maurice Ravel, Ernest Chausson, Pablo Sarasate
 
29 maggio 2022
Concerto di chiusura Paganini Guitar Festival 2022
Chitarra DAVID RUSSELL
Musiche di Johann Sebastian Bach, Domenico Scarlatti, Isaac Albéniz, Granados, Goss

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PARMADANZA 2021-2022
 
5 dicembre 2021
EZRALOW DANCE

Open
 
29 gennaio 2022
BALLETTO DI ROMA

Astor, un secolo di tango
 
5 febbraio 2022
ALMAMIA DANCE PROJECT

Carmen. Passo a due di un amore contemporaneo
  
15 febbraio 2022
PARSONS DANCE

 
31 marzo 2022
BALLETTO YACOBSON DI SAN PIETROBURGO

Giselle
 
6 maggio 2022
BALLETTO DI PARMA

Contemporaneamente
 
28 maggio 2022 ore 20.30
NUOVO BALLETTO DI TOSCANA

Quartetto per la fine del tempo

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REGIOYOUNG 2021-2022
 
Per le Famiglie
 
30 ottobre 2021
CARTOONS. GLI ESPLORATORI DELLA GIUNGLA
 
20 novembre 2021
RIGOLETTO. I MISTERI DEL TEATRO
 
27 novembre 2021
LA BELLA ADDORMENTATA
 
26 marzo 2022
DOLCE CENERENTOLA opera kids
 
23 aprile 2022
CENERENTOQUA CENERENTOLA opera baby
 
8 maggio 2022
BLACK AIDA
 
21 maggio 2022
LA CENERENTOLA. GRAND HOTEL DEI SOGNI opera domani
 
 
Per le Scuole
 
26 novembre 2021
LA BELLA ADDORMENTATA
 
19 gennaio 2022
IMPAROLOPERA CARMEN
 
25 marzo 2022
DOLCE CENERENTOLA opera kids
 
20 maggio 2022
LA CENERENTOLA. GRAND HOTEL DEI SOGNI opera domani

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58° CONCORSO INTERNAZIONALE
VOCI VERDIANE CITTà DI BUSSETO

  
17 giugno 2022
CONCERTO DEI FINALISTI E PROCLAMAZIONE DEI VINCITORI


18 giugno 2022
CONCERTO DI GALA DEI PREMIATI

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  REGIOINSIEME
  
25 novembre 2021
I SONNAMBULI

Non fosse per le donne

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CONTRAPPUNTI

17 novembre 2021
REGIO PARMA TEATRO DEL MONDO

dal 3 dicembre 2021 al 22 aprile 2022
PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO
 
dal 9 gennaio al 24 aprile 2022
PROVE APERTE
 
27 gennaio 2022
CERIMONIA IN MEMORIA DI GIUSEPPE VERDI