19 Aprile 2024

Zarabazà

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EnjoyFirenze, un novembre di visite guidate tra musei, mostre e capolavori risvelati della città

Alla scoperta di Firenze e della Toscana con Cooperativa Archeologia

Da sabato 6 a sabato 27 novembre sei nuovi appuntamenti

 “Un piccolo angolo di Russia a Firenze: la Chiesa Ortodossa della Natività”, “L’Isola dei Morti: il Cimitero degli Inglesi”, “La Basilica di Santa Croce e la mostra di Felice Limosani ‘Dante. Il poeta eterno’”, “Il Cimitero Evangelico degli Allori”, I tabernacoli del centro storico: una forma di street art secolare!” e “Il Museo del Bargello e la mostra ‘La mirabile visione’”

Firenze— La storia della comunità russa a Firenze, il Cimitero degli Inglesi e quello Evangelico degli Allori, i segreti dei tabernacoli del centro storico, la Basilica di Santa Croce e il Museo del Bargello con le mostre temporanee dedicate a Dante.A novembre via al nuovo ciclo di incontri di EnjoyFirenze®, le visite guidate a cura di Cooperativa Archeologia in compagnia di guide e archeologi esperti.

Si comincia sabato 6 novembre con “Un piccolo angolo di Russia a Firenze: la Chiesa Ortodossa della Natività”, l’itinerario che porta nella chiesa dal profilo insolito per la città, con cupolette a cipolla, croci dorate ricoperte da ceramiche policrome e un arabesco di colori che richiama in modo singolare la cattedrale di San Basilio a Mosca. L’edificio, innalzato tra il 1899 e il 1903, intreccia la sua storia con quella della comunità russa fiorentina, costituita da ricchi borghesi e aristocratici, di cui l’esempio più noto è quello della famiglia Demidoff, che con una donazione dette l’impulso per la costruzione della chiesa. Un’occasione per scoprire il singolare monumento, recentemente restaurato, e conoscere i riti dell’ortodossia russa (ore 10 e ore 11).

Venerdì 12 novembre l’incontro è con “L’Isola dei Morti: il Cimitero degli Inglesi”, la passeggiata che porta lontano dalle solite rotte turistiche, alla scoperta del suggestivo cimitero monumentale di Firenze. Costruito nel 1828 il Cimitero degli Inglesi ispirò artisti come Arnold Bocklin con il suo dipinto “L’Isola dei Morti”, da cui l’itinerario prende il nome. Il cimitero protestante, diverso nello stile dai cimiteri cattolici, ospita numerosi artisti anglosassoni che nel diciannovesimo secolo soggiornarono in città, fervente centro culturale dell’epoca: tra questi la poetessa Elisabeth Barret Browning, Giampietro Viessuex e lo storico Davidsohn (ore 15.45).

Domenica 14 novembre l’appuntamento è con “La Basilica di Santa Croce e la mostra di Felice Limosani ‘Dante. Il poeta eterno”. La Basilica francescana di Santa Croce è tra i monumenti fiorentini più celebri, non solo per la sua architettura e per gli splendidi affreschi, ma anche per l’eccezionale complesso di sepolture degli “italiani illustri” qui conservate e cantate dal Foscolo nei Sepolcri. È proprio tra queste mura che nasce la famosa “sindrome di Stendhal”, lo stato di shock e smarrimento provati proprio dallo scrittore francese Stendhal quando visitò la chiesa all’inizio del XIX secolo. La Cappella Pazzi è arricchita oggi dalla mostra di Felice Limosani “Dante. Il poeta eterno”, un’immersione nell’evocativa videoproiezione architetturale che riveste di luce le pareti interne e la cupola e che sarà possibile visitare durante il percorso di visita (ore 15.00).

Sabato 20 novembre si prosegue con “Il Cimitero Evangelico degli Allori”, la visita al piccolo cimitero aperto nel 1860, quando, dopo l’abbattimento delle mura della città, le comunità non cattoliche non poterono più seppellire i loro defunti nel Cimitero degli Inglesi di Piazzale Donatello. Un itinerario nella memoria di tante personalità di una Firenze multiculturale: dagli Acton a Stibbert, da Horne a Meyer sino alla Fallaci. Nato come cimitero protestante, dal 1970 accoglie defunti appartenenti anche ad altre confessioni, tanto che in questo luogo si ritrovano 50 nazionalità e 30 religioni diverse (ore 15.00).

Domenica 21 novembre la giornata porterà alla scoperta di un prezioso patrimonio fiorentino con l’itinerario “I tabernacoli del centro storico: una forma di street art secolare!”. Dal 1200 i tabernacoli popolano le vie fiorentine costituendo un vero museo a cielo aperto diffuso nella città. Le loro radici sono molto antiche: fin dall’epoca romana si collocavano lungo le strade tempietti con immagini sacre, protettrici della casa o dei viandanti; il vero exploit lo conobbero nel Rinascimento, quando le botteghe di grandi artisti come Luca della Robbia e Donatello faticavano a far fronte alle commissioni di corporazioni di artigiani e mercanti, confraternite religiose e ordini monastici, desiderose di mostrare la propria devozione, ricchezza e potenza (ore 10.30).

Gli incontri del mese si concludono sabato 27 novembre con un grande classico: “Il Museo del Bargello e la mostra ‘La mirabile visione’”. Nel museo sono confluite nel tempo tra le più importanti sculture del Rinascimento, come i capolavori di Donatello, di Luca della Robbia, del Verrocchio, di Michelangelo e del Cellini. Il Palazzo del Bargello, che ospita l’esposizione di prestigiose raccolte provenienti da collezioni medicee e da donazioni di privati, è detto anche Palazzo del Popolo;dalla metà del XII secolo ha ospitato il Capitano del Popolo di Firenze, il Podestà e il Consiglio di Giustizia e per circa tre secoli fu inoltre adibito a carcere. Durante l’itinerario sarà possibile visitare la mostra temporanea “La mirabile visione. Dante e la Commedia nell’immaginario simbolista” che racconta la complessa percezione della figura del poeta e della sua opera nel contesto letterario tra Otto e Novecento (ore 16.00).

Gli appuntamenti sono su prenotazione obbligatoria allo 055-5520407 o a turismo@archeologia.it

Gli eventi sono organizzati nel rispetto delle normative in materia di Covid-19.