28 Marzo 2024

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Expo 2020 Dubai: Mazzeo, occasione per proiettare Firenze e la Toscana nel futuro


Il presidente del Consiglio regionale è intervenuto ai lavori della giornata organizzata per celebrare le bellezze e le capacità del fare impresa e artigianato del capoluogo toscano

“Oggi è la celebrazione di Firenze e della Toscana come simbolo mondiale della bellezza e del ben fatto. In due parole della qualità e dell’eccellenza che caratterizzano la città e la nostra regione in una molteplicità di campi: dall’imprenditoria alla manifattura, dal turismo alla moda, dalla cultura all’arte, dall’innovazione alla ricerca. E non è un caso se una riproduzione del David di Michelangelo, peraltro realizzata con una stampante 3D a simboleggiare quanto tradizione e innovazione possano convivere e crescere insieme, sia il simbolo del Padiglione Italia in questa edizione dell’esposizione universale”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, intervenendo ai lavori della giornata organizzata all’Expo Universale di Dubai per far conoscere al mondo la città di Firenze, le sue bellezze, la sua capacità di fare impresa e artigianato. Per questo, Mazzeo ha rivolto un ringraziamento particolare al commissario generale dell’Italia per Expo 2020 Dubai, Paolo Glisenti, tra i promotori e organizzatori dell’incontro cui ha partecipato, tra gli altri, il sindaco di Firenze, Dario Nardella.

Il presidente dell’Assemblea regionale toscana, nel suo intervento, ha voluto sottolineare che “essere qui oggi significa anche ribadire che non ci accontentiamo di vivere della luce riflessa del nostro passato. C’è un terreno straordinariamente fertile composto da Università, centri di ricerca e sistema delle imprese che siamo chiamati a sostenere con forza, perché sarà quello in grado di proiettare nel futuro da protagonista non solo la città di Firenze ma tutta la nostra regione”. 

“Il nostro compito è essere ambiziosi – ha proseguito Mazzeo – E la nostra ambizione deve essere quella di non accontentarci, ma crescere ancora per fare sempre più di Firenze una delle principali capitali europee”. Un percorso del quale, secondo il presidente, già si vedono i frutti “grazie soprattutto al lavoro del sindaco Dario Nardella. La città, infatti, in questi anni ha fatto un salto importante verso il futuro, investendo profondamente sulla riqualificazione degli spazi, sull’attrazione degli investimenti e delle migliori esperienze europee nei campi dell’arte e della cultura, sull’innovazione, sulle infrastrutture, sulla mobilità, sull’ambiente”. 

Mazzeo ha aggiunto che “questa è una sfida che vorrei rilanciare ulteriormente avanti. E legandomi al bellissimo titolo di questa Esposizione Universale – ‘Connettere le menti, creare il futuro’, – iniziare a immaginare oggi, insieme a voi, la Toscana del 2050. Perché quanto più saremo in grado di anticipare il futuro e non inseguirlo, tanto più avremo i mezzi per giocare un ruolo da protagonisti nella competizione globale dei prossimi anni”. 

A questo proposito, il presidente dell’Assemblea regionale, ha portato come esempio la realizzazione della Cupola del Brunelleschi. “Quella cupola – ha spiegato Mazzeo – è uno dei simboli più importanti di Firenze: quando i Priori della città, nel 1418, lanciarono la gara per la sua costruzione, nessuna delle tecniche utilizzate fino a quel momento avrebbe permesso di costruire un’opera simile. Il progetto che presentò Brunelleschi e l’incarico che gli fu affidato nel 1420 rappresenta dunque un esempio grandioso di innovazione e capacità di rischio i cui effetti vediamo ancora oggi, dato che la Cupola di Santa Maria del Fiore è a tutt’oggi il più grande edificio in mattoni del suo genere mai costruito al mondo. Sei secoli dopo, in una fase finalmente di ripartenza dopo i mesi terribili della pandemia, siamo chiamati ad avere lo stesso coraggio e la stessa ambizione”.

“Se guardo davanti a me, stamani – ha aggiunto Mazzeo – vedo persone che in questi anni questa sfida l’hanno raccolta e vinta, investendo sulla qualità, sulla ricerca dell’eccellenza: il bello e il ben fatto, appunto. E su queste basi hanno sempre continuato a crescere e migliorare e rafforzare la loro leadership a livello globale anticipando il futuro. Noi, come istituzioni e politica, abbiamo il compito di accompagnare questo percorso in una sinergia vera che veda pubblico e privato lavorare insieme per fare della città di Firenze e della Toscana in generale sempre più un luogo delle opportunità”.

Mazzeo ha quindi chiuso con una riflessione che è anche una “provocazione”: “Expo in questi anni è servita quasi sempre a dire che si andava ‘oltre’, verso qualcosa di più grande – ha detto. – Ma dopo questo anno e mezzo di pandemia credo sia doveroso anche riconoscere di avere consapevolezza dei limiti del mondo in cui viviamo. È dunque vero che dobbiamo pensare all’innovazione, ma al tempo stesso affermare che serve cambiare le nostre prospettive e le nostre priorità: servono una crescita e uno sviluppo che siano anche ambientalmente sostenibili, e serve investire per ridurre le tante, troppe disuguaglianze che ancora oggi esistono. È questa la grande sfida che ci attende e sono certo che tutti insieme, imprenditori e istituzioni, possiamo costruire qualcosa di grande che porti sempre più Firenze e la Toscana ad essere un punto di riferimento conosciuto e riconosciuto a livello mondiale”.