De Martin: “Un forte segnale di ripresa del territorio e delle attività, che punta sulla parte emozionale e sull’intelligenza, coinvolgendo arte, cultura, ambiente”.
Chiese, ville venete e musei finalmente accessibili ai visitatori, dopo mesi di chiusura per la pandemia, in occasione delle Giornate FAI di primavera, in programma anche a Venezia e provincia sabato 15 e domenica 16 maggio 2021. L’evento del Fondo ambiente italiano dedicato ad arte e cultura è stato presentato stamani in videoconferenza. A rappresentare l’Amministrazione comunale l’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin, che è intervenuto portando il suo saluto e quello del sindaco Luigi Brugnaro.
“Un evento come questo ha un peso ancora più rilevante nel momento particolare che stiamo vivendo. E’ un forte segnale di ripresa del territorio e delle attività, che punta sulla parte emozionale ma anche sull’intelligenza delle persone, coinvolgendo arte, cultura, ambiente. Gli spazi tornano ad essere aperti e fruibili nonostante l’emergenza sanitaria: non si ferma il processo di conoscenza e promozione del nostro patrimonio culturale. E’ inoltre importante che le rappresentanze militari di controllo del territorio entrino sempre di più nella vita quotidiana, anche rendendo noti i propri spazi alla collettività, come accadrà nel corso delle Giornate FAI con il museo della Guardia di Finanza. La divisa non deve impaurire, ma rasserenare. Un’iniziativa che la città deve cogliere a mani piene”.
L’assessore ha incoraggiato poi il turismo culturale, fenomeno che coinvolge ancora troppo poco gli abitanti della Penisola: “Penso si debba far molto per accrescere l’interesse culturale degli italiani. I dati sull’approccio culturale nella nostra città hanno ampi margini di crescita. Bisogna imparare dai turisti internazionali a Venezia: il 40% di loro viene per motivi culturali e si prepara prima della visita. Dovremmo farlo anche noi. In quest’ottica è apprezzabile l’opera dei giovani apprendisti ciceroni del FAI: per le nuove generazioni il sentiment e la preparazione devono essere comun denominatore prima di partire”.
E ancora: “Il turismo culturale in epoca pre Covid produceva 9,3 miliardi di euro l’anno di guadagni, il 60% generato da stranieri. Se le persone crescono con l’intelletto, crescono anche nella propria propensione alla cultura e sono più libere. Venezia con la sua provincia è una culla della cultura. Dobbiamo riscoprire gli spazi, ma anche le culture e civiltà che nei secoli hanno posto qui le loro fondamenta” ha concluso De Martin.
La manifestazione, giunta alla 29ª edizione, spalancherà infatti le porte di diversi beni in tutta la città metropolitana di Venezia. Si tratta soprattutto di itinerari storici all’aperto. Si accede solo su prenotazione, con almeno un giorno di anticipo, sul sito www.giornatefai.it. I prezzi sono ridotti per il personale sanitario. In particolare a Venezia saranno quattro i percorsi attivati:
- Palazzo Corner Mocenigo, che ospita la sezione distaccata di Venezia del museo storico della Guardia di Finanza;
- Passeggiata realtina da Palazzo dei Camerlenghi al Castelletto;
- Passeggiata dalla Scuola Grande della Misericordia a Palazzo da Lezze;
- Passeggiata “Venezia, porta d’oriente: il campo dei mori. Un itinerario nascosto nell’anniversario del 1600 anni dalla fondazione della città lagunare”.
In provincia invece saranno disponibili due percorsi:
- a Pianiga si potranno visitare la chiesa di S. Martino e l’esterno della villa Querini Calzavara Pinton;
- a Noale l’itinerario va alla scoperta della città fortificata e del fiume Marzenego passando per la torre delle campane, la chiesa dell’assunta e villa Rossi.
Nel corso dell’incontro telematico, Francesca Barbini della Delegazione Fai di Venezia ha ringraziato l’Amministrazione comunale di Venezia per il sostegno costante alle sue iniziative. Tra le varie autorità presenti anche il sindaco di Pianiga Federico Calzavara, l’assessore alla Cultura del Comune di Noale Annamaria Tosatto e il generale Mainolfi, comandante regionale Guardia di Finanza di Venezia. Collegati all’incontro telematico anche i giovani apprendisti ciceroni FAI di alcune scuole del veneziano (l’IIS G. Bruno – R. Franchetti e l’IIS Ugo Morin di Mestre, l’IIS Maria Lazzari di Dolo, l’IIS Majorana-Corner di Mirano e l’IIS Marco Polo di Venezia) che guideranno i turisti alla scoperta delle bellezze del territorio.
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