18 Aprile 2024

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Esce il quinto video tratto dall’album “Martha J. & Chebat Quartet Plays the Beatles”.

20 aprile 2021

Su YouTube,
la versione di Martha & Chebat della mitica Strawberry Fields Forever.

Continuano gli appuntamenti mensili con la vocalist Martha J. e il pianista Francesco Chebat che, dallo scorso dicembre, una volta al mese pubblicano sul loro canale YouTube un nuovo video tratto dall’album Martha J. & Chebat Quartet Plays the Beatles.
 
Il quinto video del progetto è la versione di Martha & Chebat della iconica Strawberry Fields Forever. La Youtube Première si terrà il 20 Aprile 2021, alle ore 21 .
Martha e Francesco saranno online e potrete chattare con loro in diretta durante la prima visione.

Come tutti i precedenti, anche il nuovo video vi porta all’interno dello studio di registrazione dove Martha e Francesco hanno registrato il loro lavoro dedicato ai Beatles, con Roberto Piccolo (contrabbasso) e Gionata Giardina (batteria).
Per catturare il più possibile tutte le sfumature e l’interplay di un’esibizione dal vivo, l’album è stato registrato live in studio, e una ripresa video realizzata con un unico piano sequenza porta il pubblico all’interno della sala di registrazione, consentendo di vivere in prima persona l’atmosfera della session.

“È stato emozionante registrare Strawberry Fields Forever” dice Martha “perché non solo è considerata dai critici uno dei brani migliori dei Beatles, ma soprattutto perché ha segnato un fondamentale punto di svolta nella loro storia: avevano infatti da poco deciso di sospendere le esibizioni dal vivo e avevano dato inizio a una fase di ricerca musicale sempre più originale e innovativa, che è quella che io e Francesco amiamo di più e che è la fase che abbiamo esplorato nella realizzazione dell’album.”

Martha J. & Chebat sui canali social:
https://www.instagram.com/marthaj_and_chebat/
https://www.facebook.com/marthaj.and.fchebat

Gli album di Martha J. & Chebat sono disponibili su Band Camp: https://marthajandchebat.bandcamp.com/


Martha J. Biografia
Inizia la sua carriera nel 1986, nei locali di Milano e della Lombardia, come cantante e chitarrista, con un repertorio di canzoni di cantautori americani (Joni Mitchell, James Taylor, ecc.) e folk irlandese. Studia canto lirico e moderno, partecipa ai seminari jazz di Sara Serpa, Sheila Jordan, Rachel Gould, Bob Stoloff, Patricia Williamson, Jeff Ramsey, studia recitazione presso lo Studio Laboratorio dell’Attore con Raul Manso e danza moderna con Miguel Angel Cragnolini.
Dopo una parentesi dedicata alla musica pop (che la porta a partecipare al festival di Sanremo nel 1990, a pubblicare due cd per PDU/EMI e a numerosi concerti in Italia e all’estero), dal 1999 si concentra quasi esclusivamente sul jazz collaborando con numerosi musicisti italiani e stranieri.
“… una sensibilità straordinaria in grado di controllare in modo perfetto la voce su tutti i registri e donandoci emozioni a profusione. (…) conferma di essere una delle vocalist più dotate e raffinate della nostra scena jazz/folk/fusion.”
Gianni Zuretti, L’Isola che non c’era.

Francesco Chebat Biografia
Inizia la sua carriera molto giovane nei jazz club milanesi. Suona con diversi importanti musicisti come Dave Weckl, Tino Tracanna, Attilio Zanchi, Gianluigi Trovesi, Maurizio Giammarco, Sergio Orlandi, Giovanni Falzone, Riccardo Fioravanti, Maxx Furian, Emilio Soana, Paolo Tomelleri, JW Orchestra (diretta da Marco Gotti), Vittorio Marinoni e molti altri.
Si è esibito in Festival e jazz clubs come: Blue Note Milano, Jazz Club Bergamo, Ivrea Jazz Club, Musica Festival (Bergamo), Festival della Cultura (Bergamo), Società del Quartetto (Bergamo), Locarno Film Festival, Livraga Jazz, Osijek Jazz Festival, Iseo Jazz, Festival Suonintorno (Bergamo), Brianza Open jazz festival, Lario Festival, Valtidone festival, MatchMusic (Sky tv)…
Lavora con la vocalist Martha J. come pianista, compositore e arrangiatore, e ha realizzato molti album sia come leader che come sideman.
Francesco Chebat: essenziale, raffinato, mai casuale… mostra un’intensa distinzione interpretativa e un bel gioco evoluto, intelligente, multiforme, ricco di fantasiose intuizioni ritmiche e di virtuosismo, assecondato da un’ariosa ricercatezza armonica.”
Bruno Schiozzi, Musica Jazz