25 Aprile 2024

Zarabazà

Solo buone notizie

Nasce Treccia, la collezione di gioielli-scultura totalmente fatta a mano intrecciando pietre e fili preziosi ispirati a una tecnica antichissima

Trame d’oro e d’argento rese indissolubili da un intreccio a caldo, su cui sbocciano gemme colorate
grazie a un’incastonatura invisibile, detta “a sguscio”. Floema, jewellery brand fondato dalla giovane orafa Valentina Caprini, veneta di origine e fiorentina d’adozione, lancia una nuova linea
Pensata come simbolo di unione e forza, in occasione di San Valentino

Firenze – Molteplici fili d’oro e d’argento intrecciati con abilità e perizia e trasformati in sculture da indossare, simbolo di unione e forza: nasce Treccia, la collezione di pezzi unici totalmente fatti a mano a Firenze da Valentina Caprini, giovane artista dell’oreficeria e fondatrice del jewellery brand Floema.

Originaria di Verona, Valentina Caprini ha scelto Firenze per studiare il gioiello contemporaneo ed è tornata qui per aprire la propria attività, dopo aver fatto propria l’antichissima tecnica della Filigrana italiana, arte che consiste nel “tessere” fili di metalli preziosi sottili come capelli. Alcuni ritrovamenti archeologici fanno risalire questa tecnica alla Mesopotamia del 3.000 avanti Cristo. La tecnica della Filigrana si è poi tramandata di generazione in generazione fino a diventare tipica di alcune regioni italiane in particolare (Liguria e Sardegna in primis). Ad oggi gli artigiani capaci di padroneggiare questa procedura si contano sulle dita di una mano. Tant’è che Valentina Caprini viene spesso coinvolta in lezioni e corsi di approfondimento all’estero, dal Centro Europa all’India, passando per New York.

Ogni gioiello della collezione Treccia è creato intrecciando a mano fili d’oro e d’argento, lavorati in forme organiche con pinze artigianali e saldati con il fuoco. Una lavorazione che dona una particolare leggerezza ai gioielli, indossabili ogni giorno. Alcuni intrecci ospitano al loro interno pietre preziose e colorate (rubini, zaffiri, smeraldi, diamanti), incastonate con una tecnica particolare detta “a sguscio”. Il risultato è un’incastonatura invisibile, che lascia la pietra libera di splendere. I fili intrecciati, oltre ad avere una bellezza intrinseca, possiedono anche un forte significato simbolico di unione e forza. La collezione comprende diverse tipologie di gioielli realizzati con pietre preziose di colori diversi che si possono indossare insieme (orecchini, pendenti e anelli, acquistabili anche in combinazioni da due o tre pezzi di colore diverso), per creare il proprio abbinamento ideale, sul sito www.floemajewelry.com.  

Artigianalità, eleganza e originalità sono elementi caratterizzanti del brand Floema, che fa della slow jewellery un concetto chiave: il tempo, inteso in questo caso come momento necessario alla lavorazione, torna ad essere un valore a cui dare il giusto peso sia in termini economici che etici. Le creazioni di Valentina Caprini rispondono all’esigenza ormai diffusa di abbattere la serialità e il consumismo, necessità che si è fatta ancor più sentita in seguito al rallentamento imposto dal Covid19. 

Il nome Floema trae origine dal tessuto vascolare delle piante, che trasporta la linfa vitale dalla terra ai rami, facendo sbocciare fiori e frutti. La passione di Valentina Caprini affonda le radici invece nella tradizione sartoriale che ha legato le figure femminili della sua famiglia. Oggi, attraverso un lungo processo di lavorazione, Valentina tesse sottili fili d’oro e d’argento e li salda con il fuoco, per creare gioielli leggeri come l’aria. Ogni creazione è un pezzo unico, realizzato in un piccolo laboratorio con strumenti che risalgono ai primi del ‘900. 

Il frutto di questa paziente lavorazione sono gioielli raffinati e leggeri, capaci di riunire una tradizione orafa millenaria e un design contemporaneo e fuori dagli stereotipi. Attraverso il suo lavoro, infatti, Valentina Caprini intende valorizzare un concetto di bellezza universale, a prescindere da uno standard socialmente accettato. L’impegno sociale è testimoniato anche dalla partnership con Plan International, associazione attiva per contrastare il fenomeno delle spose bambine nel mondo, a cui Floema dona parte dei suoi frutti.