29 Marzo 2024

Zarabazà

Solo buone notizie

PREMIO ZAVATTINI 2020-21 Oltre settanta i progetti pervenuti per la quinta edizione.

Al via il lavoro di selezione della nuova giuria, presieduta da Laura Delli Colli

Il lockdown dovuto alla pandemia non ha fermato la creatività, l’ha anzi incoraggiata! La quinta edizione del Premio Cesare Zavattini ha infatti registrato una consistente partecipazione dei giovani iscritti al bando 2020/21, scaduto lo scorso 10 settembre. Oltre settanta sono stati i progetti pervenuti, una cifra di gran lunga superiore alle precedenti edizioni, a testimonianza del crescente interesse da parte di giovani film-maker a misurarsi con il riuso creativo del cinema d’archivio. La Giuria che valuterà le proposte sarà quest’anno presieduta da Laura Delli Colli, presidente della Fondazione Cinema per Roma e del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, ed è composta da Simone Isola, produttore e docente presso La Sapienza Università di Roma, Valentina Pedicini, regista e sceneggiatrice, Patrizia Penzo, montatrice e Paola Scarnati, tra i fondatori dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, esperta di conservazione dei beni audiovisivi.

“Ringrazio gli autori e le autrici dei progetti pervenuti – dichiara Antonio Medici, direttore del Premio – per l’interesse mostrato verso la nostra iniziativa. Hanno sicuramente dedicato tempo ad esplorare il patrimonio dell’AAMOD e degli archivi partner e hanno messo la loro creatività al servizio di un approccio speriamo innovativo verso il materiale d’archivio. Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, non è stato possibile promuovere il Premio Zavattini con iniziative territoriali, proiezioni, incontri; abbiamo tuttavia utilizzato i social media organizzando alcune iniziative online e gli esiti, nonostante la situazione globale, sono stati molto incoraggianti. Si è trattato di un risultato ottenuto grazie al gruppo di lavoro del Premio, alla comunità che si è creata intorno ad esso, all’impegno della Fondazione AAMOD, degli enti che sostengono l’iniziativa e di tutti i partner coinvolti.”

Nei prossimi giorni la Giuria sceglierà, tra tutte quelle pervenute, le nove migliori proposte per originalità, sperimentazione, peculiarità nel riuso del cinema d’archivio, che saranno presentate in una conferenza stampa. I rispettivi autori potranno così partecipare, in qualità di finalisti, al percorso di formazione e sviluppo con importanti professionisti del cinema italiano offerto dal Premio Zavattini. Al termine, la stessa Giuria sceglierà tre progetti vincitori che, oltre a poter utilizzare liberamente il materiale filmico dell’AAMOD, dell’Istituto Luce Cinecittà, di Home Movies, dell’Archivio delle Memorie Migranti e degli altri archivi partner, riceveranno servizi gratuiti di supporto per la realizzazione dei cortometraggi e il riconoscimento di 2000 euro per ciascun progetto realizzato. 

LA GIURIA

LAURA DELLI COLLI

Giornalista, è Presidente e della Fondazione Cinema per Roma e da quasi vent’anni del SNGCI, il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani e dei Nastri d’Argento che il Sindacato assegna dal 1946. Giornalista esperta di spettacoli e di comunicazione, ma anche di politica ed economia del settore, è nata a Roma in una famiglia di direttori della fotografia. Con grande passione, anche per questo, al cinema e ai suoi protagonisti ha dedicato per oltre trent’anni inchieste e interviste prima come cronista d’agenzia, all’Adn Kronos, poi sulle pagine del quotidiano “La Repubblica”e come inviato speciale del newsmagazine Panorama. E’ autrice, tra gli altri, di molti libri dedicati al cinema:  “Fare Cinema” sui mestieri del set (Gremese, 1986), , “Eur, si gira” (Lupetti, 2006) e di monografie dedicate a Monica Vitti (Gremese,1987), Gianni Amelio (Cinecittà, 2005), Marco Tullio Giordana (Cinecittà, 2006), Fulvio Lucisano (Edizioni Sabinae, 2018) nonché  della fortunata serie “Il gusto del cinema italiano” (Elleu, dal 2002 poi Cooper dal 2007 al 2014) fino all’ultimo titolo della serie “Pane, film e fantasia” (Eri/Cinecittà – 2017). Esperta di comunicazione, ha pubblicato, sui meccanismi del divismo “Notorius, personaggi in cerca di popolarità” (con Mimmo Ugliano -Lupetti, 1997)  e “L’indice dei famosi” (sempre con Ugliano, Franco Angeli, 2007). E’ autrice con Guido Torlonia del documentario Handmade Cinema, sugli artigiani del set e coordina la selezione di Cinema Italian Style, la rassegna di Luce Cinecittà che, con American Cinematheque, lancia ogni anno in un ventaglio di titoli dell’ ultima stagione, il film taliano candidato agli Oscar®.

SIMONE ISOLA

E’ socio fondatore della società Kimerafilm, con la quale ha prodotto opere come “Et in terra pax” di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, “La mia classe” di Daniele Gaglianone, “Bertolucci on Bertolucci” di Luca Guadagnino e Walter Fasano, “Non essere cattivo” di Claudio Caligari, candidato italiano ai premi Oscar 2016, “Il contagio” di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, “Ride” di Valerio Mastandrea . Nel 2015 ha diretto il suo primo lungometraggio “Alfredo Bini ospite inatteso”, vincitore del Nastro d’argento come miglior documentario della sezione Cinema spettacolo e cultura. Giornalista pubblicista dal 2009, ha curato per la casa editrice Sovera la collana di libri sul cinema “Ciak si scrive”. Dottore di ricerca in Italianistica (indirizzo cinema), è titolare dell’insegnamento di “Teorie e tecniche della produzione cinematografica” presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Insegna presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, la Scuola d’arte cinematografica “Volontè” e l’Accademia Belle Arti di Roma. Dal  2015 è membro dell’EFA. Il suo secondo film, diretto con Fausto Trombetta, “Se c’è un aldilà sono fottuto. Vita e cinema di Claudio Caligari” è stato presentato in concorso nella sezione Classici alla 76ma Mostra del Cinema di Venezia ed ha ottenuto la nomination come miglior documentario ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento. Il suo ultimo lavoro è “Cecchi Gori, una famiglia italiana” diretto con Marco Spagnoli, è stato presentato alla Festa del cinema di Roma 2019 ed è stato distribuito da Istituto Luce Cinecittà. 

VALENTINA PEDICINI

Valentina Pedicini si è diplomata con il massimo dei voti in Regia presso la Zelig International School of documentary film. I suoi lavori durante gli anni scolastici ( 2007/2010) “Pater Noster”, “Mio Sovversivo Amore” e “My Marlboro City” vengono selezionati in numerosi festival nazionali e internazionali. Nel 2013 il documentario Dal Profondo vince il Premio Solinas 2012 Documentario per il Cinema e il Festival Internazionale del Cinema di Roma 2013. Vincitore della Menzione della Giuria ai Nastri D’Argento 2014 il film è nella cinquina dei David di Donatello 2014 come Miglior Documentario. Nel 2015 gira il suo primo cortometraggio di finzione Era Ieri. Il film è presentato al Festival Internazionale del cinema di Venezia 2016 nella sezione Settimana Internazionale della Critica. Vince come miglior cortometraggio il Festival Internazionale del cinema Italiano di Barcellona e viene selezionato in numerosi festival nazionali e internazionali.

Nel 2016 gira il suo primo lungometraggio di finzione: “Dove Cadono Le Ombre ( Where the shadows fall)” produzione Fandango e Rai Cinema. Il film è in Concorso al Festival Internazionale del Cinema di Venezia 2017, nella sezione Giornate degli Autori. Vincitore del Premio NuovoImaie Talent Award (Federica Rosellini) e del Premio del Pubblico di Annecy, il film gira nel mondo per raccontare una tragedia sconosciuta.

PATRIZIA PENZO

Entra a far parte della squadra produttiva del Luce, giovanissima, nel 1996 prima come assistente, poi come montatrice dei documentari storici di Nicola Caracciolo. All’attivo, nella sua lunga carriera oltre 50 titoli ed esperienze con importanti registi tra i quali: Gianni Borgna (La Roma del Luce, Vita Culturale a Roma), Giovanna Gagliardo (Bellissime, L’abito di Domani, Il mare della nostra storia), Marco Spagnoli (Hollywood sul Tevere, Cinecittà Babilonia) Costanza Quatriglio, Paola Randi, Pietro Marcello e Sara Fgaier, Giovanni Piperno (9×10 Novanta), Vanni Gandolfo (Me ne frego!, L’arma più forte), Daniele Costantini (Il Venditore di Colori), Alessandro Rossellini (Viva Ingrid!). Numerose le partecipazioni in Festival nazionali ed Internazionali ed i riconoscimenti che i suoi lavori hanno ricevuto. La sua è una produzione eterogenea, dai formati “pillola” che hanno accompagnato per diversi anni i film in proiezione alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia a prodotti per la televisione passando dal documentario d’autore alla serie documentaristica (Le parole che hanno cambiato il mondo, Cinegiornali d’Arte)

PAOLA SCARNATI

Organizzatrice culturale e “cineagitatrice”, è attiva fin dagli anni Settanta in ambito cinematografico e culturale. Dal 1977 al 1980 ha diretto la società di produzione cinematografica Unitelefilm e, contemporaneamente, ha svolto un significativo ruolo di ricercatrice su l’Italia contemporanea .

Nel 1979 ha promosso la costituzione dell’Archivio Storico audiovisivo del Movimento Operaio (ASAMO) di cui è stata segretario generale fino al 1985. Dal 1985 al 2005 è stata segretario generale della Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico dirigendo in particolare l’attività di documentazione filmica e la produzione (tra cui le serie “Scienza e disarmo”, “Diario del Novecento”, “Mestieri che scompaiono”). Ha rappresentato l’Italia nel Consiglio d’Amministrazione della Map Tv (Memoria-Archivi-Programmi) programma Media dell’UE. E’stata componente del Consiglio nazionale presso il Garante per la Radiodiffusione e l’Editoria (1997/1998). Dal 2005 al 2012 è stata componente del Consiglio Nazionale  dell’UCCA (Unione dei Circoli Cinematografici dell’ARCI), organizzando in particolare il concorso per Obiettivi sul lavoro (cinque edizioni, 2010-2015) e rassegne itineranti di cinema documentario. Ha organizzato a Cuba, all’Avana, importanti rassegne cinematografiche su autori italiani: tra questi Mario Monicelli, Paolo Virzì, Agostino Ferrente e Il cinema documentario Italiano. Ha fatto parte  del Consiglio di Amministrazione della Fondazione AAMOD dal 2012 al 2019. Nel 2016 ha ricevuto il Sigillo della Pace del Comune di Firenze, nell’ambito del XXXVIII Festival Internazionale di Cinema e donne, per l’insieme dell’attività svolta per la conservazione della memoria audiovisiva del nostro paese e per l’attività di ricerca per il cinema e la storia delle donne. Dal 2016 al 2019 ha promosso e fatto parte della Direzione del Premio Cesare Zavattini. Per la Fondazione AAMOD ha promosso e realizzato le  quattro edizioni de ”Il progetto e le forme di un cinema politico” su “Il cinema russo e sovietico, nel centenario della rivoluzione d’Ottobre” (2017); “Il Sessantotto” (2018) e “Le lotte e l’utopia – 1969/’70” (2019); e la rassegna  cinematografica “La conquista dell’impero e le leggi razziali” (2018). Ha svolto attività editoriale  curando il coordinamento di molti volumi monotematici.