28 Marzo 2024

Zarabazà

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LA VALIGIA DELL’ATTORE XVII edizione 27 luglio – 1 agosto 2020

Direzione artistica: Giovanna Gravina Volontè e Fabio Canu

Incontri e serate a cura di: Boris Sollazzo, Fabrizio Deriu, Fabio Ferzetti

Fortezza I Colmi (Strada panoramica)

Isola di La Maddalena (SS)

Sardegna

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria via SMS o WhattsApp al numero 349 6870688 

LA VALIGIA DELL’ATTORE fa parte del circuito “Le isole del cinema”, progetto artistico atto a promuovere il territorio culturale sardo consolidando forme di scambio e collaborazione attraverso una rete di quattro festival interdipendenti, che comprendono anche “Una notte in Italia” (Tavolara), “Pensieri e parole” (L’Asinara) e “Creuza de Mà” (Carloforte).

L’edizione 2020 de La Valigia dell’attore è realizzata con il sostegno e patrocinio di MIBACT – Direzione Generale Cinema, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla Cultura e Assessorato al Turismo, Comune di La Maddalena, Ente Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena, Fondazione Sardegna, NuovoIMAIE, Artisti 7607 e la collaborazione della Scuola d’arte cinematografica Gian Maria Volonté e dell’Istituto Alcide Cervi.

Lunedì 27 luglio 2020

 Ore 21,15

La valigia dell’attore (Sigla)

A cura di Santo Acciaro

Sergio Naitza, Pino Boi

introducono la proiezione del documentario

L’ultimo pizzaiolo 

regia di Sergio Naitza

con Pino Boi, Luciano Cancedda, Dante Cadoni, Mario Piras

A seguire

Salvatore Manca, Bruno Petretto, Giovanni Salis, Daniela Tamponi,

Matilda Deidda, Alessandro Pala Griesche 

introducono la proiezione di

The man of Trees

Liberamente ispirato al racconto di Jean Giono “L’uomo che piantava gli alberi”

regia di Salvatore Manca

con Bruno Petretto, Giovanni Salis, Daniela Tamponi, Matilda Deidda

Voce: Alessandro Pala Griesche

 Un documentario che, attraverso la memoria storica, colma il vuoto di un certo modo di fare cinema, analizzando il mestiere di colui che manovrava le pizze dei film per le proiezioni in sala. Un cinema che non c’è più a causa della rivoluzione digitale che ha colpito i sistemi di registrazione e gli audiovisivi, all’interno di un cambiamento della società epocale lento e progressivo. Attraverso il recupero di alcuni testimoni del mestiere di quegli anni, tra  operatori, proiezionisti e chi stava tutto il giorno in cabina ad accudire le macchine e ad assicurare la riuscita della proiezione, il film ricostruisce un immaginario fatto di oggetti, gesti, scritte, manifesti, schermi, sedie e poltroncine, proiettori, pellicole, documenti e cose rimandanti all’universo cinematografico vissuto dal pubblico fino a non molti anni fa. Il “pizzaiolo” a cui rimanda il titolo è Pino Boi, cagliaritano da sempre vissuto in città, che racconta del suo straordinario percorso tra le sale del capoluogo sardo nel dopoguerra, oggi scomparse per lasciar spazio a supermercati e negozi di abbigliamento.

SINOSSI

Viaggio nelle sale cinematografiche della Sardegna chiuse, abbandonate e decadenti per raccontare un pezzo di memoria collettiva dei sogni di celluloide e immortalare questi luoghi prima che vengano cancellati dal profilo urbano di città e paesi. Con i ricordi e gli aneddoti di tre anziani proiezionisti, mestiere soppresso dalla tecnologia, e dello storico distributore di “pizze”, le bobine dei film in pellicola: appunto “l’ultimo pizzaiolo”.

SCHEDA TECNICA

L’ultimo pizzaiolo

sceneggiatura e regia: Sergio Naitza

fotografia: Luca Melis

montaggio e sound design: Davide Melis

musica: Arnaldo Pontis

cast: Pino Boi, Luciano Cancedda, Dante Cadoni, Mario Piras

suono: Roberto Cois

operatore di ripresa: Maurizio Abis

assistente alla regia: Valeria Masu

assistente di produzione: Emmanuel Cossu

assistente operatore: Nicola Murenu

produzione: Karel film production e communication; con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission, col contributo della Fondazione di Sardegna e la collaborazione di Società Umanitaria-Cineteca Sarda e Arionline

in parternariato con: Ficc, Anec, Cinema Greenwich, Cinema Odissea, Sardinia Film Festival, Europa Cultura

Il brano sui titoli di coda “Signora Illusione” (Cherubini-Fragna, 1939) è cantato da Lia Origoni

anno: 2019

durata: 52′

IL REGISTA – Sergio Naitza

Giornalista professionista, critico cinematografico, documentarista. Ha pubblicato monografie su Amedeo Nazzari, Pedro Almodòvar, Sergio Citti, Andrzej Zulawski, pubblicazioni sul Premio Solinas e sulla cartellonistica cinematografica. Per L’Unione Sarda (dove ha lavorato per 37 anni, come caposervizio Cultura e Spettacoli e critico cinematografico) ha inventato la collana multimediale “La biblioteca dell’identità” di cui ha curato le prime collane letterarie, in particolare la ripubblicazione di tutti i romanzi di Grazia Deledda. Ha curato il restauro del film muto La Grazia (1929), è stato ideatore e curatore di tre collane in VHS (25 titoli) e DVD sul cinema e i registi della Sardegna (rispettivamente 10 e 12 titoli). Tiene corsi di alfabetizzazione cinematografica nelle scuole. Come documentarista ha firmato per la RAI la sceneggiatura e regia di “Per noi il cinema era Proibito”, “I Piccoli Fratelli di Bindua”, “Le nostre storie ci guardano” e “Dalla quercia alla palma – I 40 anni di Padre padrone” (presentato alla Festa del cinema di Roma 2017); sempre per la Rai, ha ideato e condotto varie trasmissioni di cinema e letteratura, tra cui le 60 puntate radiofoniche di “Schermi sardi”.  Per Karel ha diretto “L’insolito ignoto – Vita acrobatica di Tiberio Murgia” (Nastro d’argento 2013) e “L’isola di Medea” (premio Fellini al Tiburon Film Festival, evento speciale dell’Atene Film Festival 2017 e della serata Callas su Rai5). Film personale e poetico, ispirato a L’uomo che piantava gli alberi, romanzo breve di Jean Giono, pubblicato nel 1953, The man of trees si incentra sulla figura di Jean, contadino, allevatore artista e animatore del giardino d’arte di Molineddu, nel sassarese, e del suo mondo incantato che fa dialogare il corpo con la mente. Il momento narrativo della parola evocato dal regista, di cui il protagonista è l’alter ego, si fonde con altri linguaggi artistici, primo fra tutti una danza la cui scansione ritmica segna la storia e verte lo sguardo su una forza emotiva interiore che fa da ponte tra vita e natura. Una trama poetica che si dissolve nella plasticità dell’immagine filmica, rivolta ad un messaggio fortemente ambientalista che promuove l’idea di ambiente come un tutto in cui l’uomo è parte attiva proprio nella coscienza del suo ritorno alle radici, alla ricerca e conquista di un equilibrio ecologico universale. Al progetto, che gode del sostegno della Fondazione di Sardegna, hanno aderito le associazioni Wwf Italia, Lips Cult Lega Italiana Poetry Slam, Molineddu e Moviment’Arti.

SINOSSI

“Jean ha un legame cosmico e viscerale con la natura, il richiamo ad essa come fonte della vita. Il suo è un gesto d’amore verso la natura sfruttata, violentata e inaridita dall’uomo “civilizzato”; è a lei che il protagonista dedica un intera esistenza con umiltà e trasporto.
Consumismo, comodità e materialismo spengono l’amore per la vita sostituendolo come merce di scambio. La nostra condizione umana è senza speranza, siamo diventati incapaci di comunicare in modo diretto, di manifestare liberamente le nostre emozioni, non abbiamo altro da fare che attendere la morte nella brama del benessere. Jean no: Jean, guidato dalla sua musa ispiratrice, senza egoismo e aspettative, pianta semi di Quercia, ghiande, alberi… dove prima non c’era nulla, solo per amore…”

SCHEDA TECNICA

Regia: Tore Manca

Soggetto e Sceneggiatura: Tore Manca (liberamente ispirato al racconto “L’uomo che piantava alberi” di Jean Giono)

Coreografie: Daniela Tamponi

Poemi scritti da: Rossella Maiore Tamponi, Tore Manca

Voce: Alessandro Pala Griesche

Cast: Bruno Petretto, Matilda Deidda, Giovanni Salis, Daniela Tamponi

Musiche: Daniela Savoldi, Irma Toudjian, Arnaldo Pontis, Dalila Kayros, Coro Gabriel Produzione: mater-ia

Produzione esecutiva: Tore Manca, Daniela Tamponi

Coproduzione: Giovanni Salis

Con il contributo di: Fondazione di Sardegna e crowdfunding Produzioni dal Basso

Public Sponsorship: Comuni di Sassari, Tempio, Ossi, Luras, Ploaghe, Giave, Scano di Montiferro, Neoneli.

Partnership: Amerindia Cinema, Moviment’Arti, Lips: lega italiana poetry slam, Associazione Tramedarte, Associazione Molineddu, Fondazione Sardegna Film Commission, WWF Italia

IL REGISTA – Salvatore Manca

Vive e lavora a Sassari (1971)

Video artista e poeta “indipendente”, inizia nei primi anni 90 come artista visivo partecipando a Reading di poesia e collettive d’arte e video arte. Dirige e monta ogni suo lavoro, realizzando inoltre i costumi. Collabora con numerosi musicisti e performer per videoclip, trailer, spot ed opere audio visive. 

Crea la propria etichetta “mater-ia” con cui firma e produce ogni suo lavoro. lavori di video-arte e cinema sperimentale tra cui: 

“Moeb”: video e poesie basati sulla ciclicità dell’essere. una serie di Video Rumore (

2002 / 2005) 

2 cortometraggi sperimentali: “Intro” – produzione indipendente 2006: “Zen” – produzione indipendente 2008 

“Hildegard”, medio metraggio sperimentale 2008-produzione indipendente 

“L’eclissi” film di ricerca a basso budget  2010-produzione indipendente 

“Lia: Music non stop” 2013-14 – produzione indipendente – presentato ufficialmente a: Parigi dodicesima edizione del festival “Les Arts Florissants de la Sardaigne”; Genova “ Parole spalancate” festival internazionale di Poesia 2016; Cagliari Cineteca Sarda 2015 e al “V- Art” festival di cinema indipendente e sperimentale 2016; Festival  “Genova Voci” 2015.

“Bioethic Vision”-  medio metraggio, film sperimentale 2016 (premio Siro Vannelli ), produzione indipendente, proiettato in svariati festival fra cui: “ V-Art”  festival di cinema indipendente e sperimentale 2017 Cagliari;  festival “Indie Wise IndustryBoost Competition” 2017  South Florida; 

The man of trees: lungometraggio  (film d’arte) 2019

Una produzione indipendente mater-ia con un contributo della fondazione di sardegna.

Solitude: installazione e doc film ( 2020 in lavorazione )

Ha pubblicato due raccolte di poesia:  “Contos e cantos”( una raccolta di poeti ) – edizioni SA_VA. Stampa Alternativa e “Soluzione estrema” – edizioni No frontiere (2003/2004).