18 Aprile 2024

Zarabazà

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Le Succulente ai Giardini di Castel Trauttmansdorff


 
Un deserto riprodotto alla perfezione
 
 

Merano In questo periodo le temperature iniziano a salire e a metterci in difficoltà. L’importante è rinfrescarsi con acqua, bere e stare all’ombra, per noi umani; esistono però alcune piante che sopportano senza difficoltà le alte temperature e vivono in zone desertiche e rocciose. Tra i suoi 80 paesaggi botanici con piante provenienti da tutto il mondo, i Giardini di Castel Trauttmansdorff hanno ritagliato uno spazio anche alle Succulente, che si trovano nel Semideserto roccioso dell’area tematica dei Giardini del Sole

Qui si stagliano cactus e altre succulente che superano l’altezza di un uomo, vere e proprie artiste della sopravvivenza: possono resistere a lunghi periodi di siccità (mesi, ma anche anni) in regioni desertiche o semidesertiche e ad escursioni termiche tra il giorno e la notte fino a 40°. L’imponente corpo dei cactus a colonna, ad esempio, può immagazzinare fino a 3000 litri d’acqua. Il termine “succulento” deriva dal latino succus, che significa appunto “succo”, “liquido”, poiché queste piante immagazzinano l’acqua di cui necessitano per sopravvivere nelle foglie o nel fusto e solo raramente anche nelle radici, per questo motivo i loro organi sono carnosi e rigonfi. Inoltre, ulteriori protezioni che hanno queste piante contro l’eccessiva traspirazione sono le coste, uno strato di cera, a volte una fitta peluria e la ridotta superficie; molte di esse infatti hanno forma sferica o a colonna. Spesso le foglie si riducono a vere e proprie spine o mancano del tutto.

Nel Semideserto delle Succulente dei Giardini di Castel Trauttmansdorff le piante sono ordinate in base alla provenienza: nella parte inferiore si trovano le aloe africane, mentre le euphorbiacee a candelabro dell’Africa confinano con i cactus a forma colonnare del Nord America e delle agavi.
Poco distante dal Semideserto si trova il padiglione dedicato alle Succulente: una sfera in acciaio inossidabile alta cinque metri a forma di un Echinocactus grusonii, detto anche “cuscino della suocera”, accessibile solo da una stretta apertura. L’interno della struttura è riscaldato dal sole che penetra attraverso i fori del rivestimento in metallo, creando un effetto di luce molto affascinante.


 
Gran parte dei cactus e delle succulente non resiste al gelo senza protezione, per questo motivo in autunno quest’area dei Giardini viene rinchiusa in una serra per evitare le gelate. Un’altra parte dei Giardini che viene coperta in autunno per evitare le temperature rigide è la Limonaia, anch’essa nei Giardini del Sole, dove crescono i principali agrumi come mandarini, limoni, arance, pompelmi, kumquat e molte altre varietà coltivate. Questi alberi fioriscono e danno frutti per tutto l’anno e durante la fioritura principale, ad aprile, diffondono un dolce aroma nell’aria. Subito dopo, aranci e limoni in fiore e carichi di frutti possono essere ammirati sulla Terrazza dei Limoni, nella parte alta della Limonaia, rispecchiando l’inconfondibile immagine del paesaggio mediterraneo.