19 Aprile 2024

Zarabazà

Solo buone notizie

Coronavirus, Fadda (Inapp): “In atto cambiamento strutturale, piegare risorse verso crescita nuovi settori”


“Ci saranno posti di lavoro che andranno distrutti e altri che si dovranno creare” ha spiegato il presidente dell’Inapp intervistato da Rainews24.

Roma – “Se dovessimo scattare una fotografia sulle politiche del  lavoro in questo momento sarebbe un po’ squilibrata perché dominata da quel tipo di politiche di lavoro che si chiamano passive, cioè destinate a sostenere i redditi delle persone che hanno subito un calo dovuto all’emergenza del coronavirus, mentre invece l’altra sezione, quella delle politiche attive è ancora debole”. È quanto ha dichiarato Sebastiano Fadda, presidente dell’Inapp, Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche, intervistato da Rainews24 durante la trasmissione Newsroom. “In questo momento la spesa delle risorse è concentrata soprattutto a sostenere il reddito delle persone che hanno avuto una caduta come conseguenza della crisi – ha spiegato – Questo ha dei vantaggi a livello macroeconomico perché si sostiene così la domanda aggregata che consente alle imprese di avere sbocchi di mercato per la loro produzione però, indubbiamente, c’è bisogno di ‘piegare’ gradualmente questa massa di denaro verso una serie di servizi orientati a riattivare le attività produttive perché la conseguenza di questa crisi – ha spiegato Fadda – è che il sistema non ripartirà tale e quale come si trovava prima. Ci sarà un cambiamento strutturale, ci saranno posti di lavoro che andranno distrutti e altri che si dovranno creare”.

“Sicuramente non bisogna cercare di tenere in terapia intensiva settori e attività produttive che non hanno un futuro – ha proseguito il presidente dell’Inapp – ma bisogna sviluppare quelle attività che si concentrano verso nuove direzioni come, ad esempio, l’espansione nel settore sanitario, sia in termini di servizi che di strutture, nei nuovi sistemi del welfare, nel risanamento urbano, nella messa in sicurezza del territorio o nella diffusione delle tecnologie avanzate per la creazione di nuovi sistemi produttivi e la trasmissione telematica che consente nuove forme di lavoro”.