25 Aprile 2024

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Fase 2, Fadda (INAPP): “Smart working nuova normalità, servono skill manageriali”

“Ci sono circa 3 milioni di lavoratori che utilizzano la formula del lavoro agile”
Intervista a Corriere Comunicazioni del presidente dell’Inapp“In una ristrutturazione saggia dei processi produttivi basata sullo smart working la socialità, la collaborazione, lo spirito di gruppo, la partecipazione interattiva costituiscono tutti aspetti che devono essere rafforzati”.

Roma – “La pandemia è stata come una frustata che ha costretto le aziende ad adottare nuove forme di lavoro verso le quali già da tempo si orientavano studi e sperimentazioni, ma che la maggior parte delle aziende neanche prendeva in considerazione. Ora bisogna non sprecare questa occasione e fare in modo che ciò che l’emergenza ha in molti casi trasformato in semplice “telelavoro” diventi l’avvio di un processo di ristrutturazione dei processi produttivi e dell’organizzazione del lavoro”. È quanto ha dichiarato il presidente dell’Inapp, Sebastiano Fadda in un’intervista a Corriere Comunicazioni. “Abbiamo calcolato che ci sono circa 3 milioni di lavoratori che utilizzano la formula del lavoro agile – ha spiegato – le aree produttive caratterizzate dal valore più alto dell’indicatore di propensione all’impiego ‘da remoto’ sono le attività professionali, scientifiche e tecniche, quelle finanziarie ed assicurative, quelle di organizzazioni extraterritoriali, la Pubblica amministrazione e la maggior parte dei servizi professionali”.
Ma con questa nuova tipologia di lavoro si dovrà dire addio al lavoro come inteso tradizionalmente? “Sicuramente no – ha spiegato Fadda – Questa è una caratteristica nata con il ‘lockdown’ e destinata a morire con esso. L’organizzazione del lavoro in smart working non prevede questo. Essa prevede il lavoro “da remoto” come complementare e non come sostitutivo del lavoro in presenza. In una ristrutturazione saggia dei processi produttivi basata sullo smart working la socialità, la collaborazione, lo spirito di gruppo, la partecipazione interattiva costituiscono tutti aspetti che devono essere rafforzati. Ma perché questo sia realizzato occorre non solo una crescita delle competenze e della cultura del lavoro da parte dei lavoratori, ma anche una grande capacità manageriale e gestionale da parte degli imprenditori e dei responsabili delle organizzazioni” ha concluso il presidente dell’Inapp.