29 Marzo 2024

Zarabazà

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Al via la DOP “Cappero delle Isole Eolie ”.

La Sicilia adesso quarta in Italia per numero di riconoscimenti d’origine nel Food

Continua il percorso di qualificazione e valorizzazione delle produzioni
agricole siciliane con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione
Europea, questa mattina, del regolamento di esecuzione (UE 2020/624) per l’
iscrizione del cappero delle Eolie nel registro delle denominazioni di origine protetta.

Sale pertanto a 32 il numero delle DOP/IGP siciliane del food, ma soprattutto
giunge a compimento il virtuoso percorso di riconoscimento, iniziato nel 2016, che ha visto l’assessorato Agricoltura impegnato al fianco di aziende e
produttori per tutta l’istruttoria e le diverse fasi che hanno portato al
raggiungimento di questo importante risultato.

“Portare un prodotto a marchio genera quell’ importante valore aggiunto che rende sostenibile, anche dal punto di vista economico finanziario, l’attività agricola – afferma l’assessore all ’Agricoltura, Edy Bandiera – il marchio comunitario rappresenta anche una significativa opportunità per i giovani che vorranno scommettere su questa produzione, ad alto valore aggiunto e deficitaria sul mercato”.

Il disciplinare prevede la possibilità di poter coltivare capperi su tutto
quanto l’arcipelago delle Eolie, il che significa incrementare una produzione fortemente redditizia, visto che il mercato ha una domanda che molto spesso non riesce a soddisfare.

Colore verde tendente al senape con striature violacee; sapore intenso e
pungente; odore aromatico, forte, senza alcuna inflessione di muffa o odori
estranei; calibro non inferiore a 4mm per i capperi; calibro non superiore a 20 mm per i cucunci; sono queste alcune delle caratteristiche cui dovranno
rispondere i capperi e i cucunci DOP “Cappero delle Isole Eolie”.

Natoli, Presidente dell’Associazione produttori di Capperi: “Oggi è una giornata storica per il nostro prodotto e per il nostro territorio. Sento di esprimere stima e gratitudine all’assessore Bandiera e ai collaboratori dell’assessorato Agricoltura”

“Desidero ringraziare l’assessore Bandiera per quanto ha fatto e spero potrà
continuare a fare per sostenere l’agricoltura siciliana e per le occasioni e le
possibilità offerte a chi ha buona volontà e voglia di lavorare”. Si esprime
così in una nota Aldo Natoli, Presidente dell’associazione dei produttori di
capperi, all’indomani della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione
Europea, del regolamento di esecuzione con il quale si dispone l’iscrizione
del cappero delle Isole Eolie DOP nel registro delle denominazioni protette. “

Grazie all’assessorato Agricoltura e al Ministero delle Politiche Agricole
siamo riusciti a chiudere una partita importante. Adesso l’impegno non è
finito. La passione e la dedizione continuano, perché il prodotto sia promosso nel mondo – prosegue Natoli – I capperi, peraltro, trovano impiego non soltanto in cucina, bensì anche in medicina, date le loro proprietà curative”.

“Sento di esprimere stima e gratitudine verso tutti coloro che hanno lavorato a questo ambizioso progetto e dai quali abbiamo ricevuto un’assistenza spettacolare, ma soprattutto verso l’assessore per l’agricoltura, Edy Bandiera, con il quale sono in sintonia perfetta per le azioni, il lavoro, le proposte, l’impegno, la dedizione e la professionalità, che ha dimostrato e che ha saputo mettere in campo”.

Oggi è una giornata storica per il nostro prodotto e per il nostro territorio
afferma Aldo Natoli – Abbiamo finalmente la possibilità di valorizzare tutte le isole Eolie, nessuna esclusa, non soltanto per gli aspetti legati al
turismo, che peraltro in questo momento sta subendo gravi perdite di fatturato, ma anche per la produzione e commercializzazione dei capperi, risultati, dalle
analisi effettuate, dotati delle medesime caratteristiche in tutto l’
arcipelago”.

“Grazie al lavoro che oggi è stato egregiamente portato a compimento, insieme alla volontà degli Eoliani, che non si lasciano abbattere dalle difficoltà, potremo raggiungere anche soddisfazioni di ordine economico e procurare opportunità di lavoro e di reddito ai nostri giovani, affinchè non lascino la loro terra d’origine. Attualmente abbiamo una produzione che quantitativamente non soddisfa le richieste che ci pervengono da parte della clientela nazionale ed estera, intensificheremo coltivazione e produzioni traendone il massimo beneficio”.

Per Vostra comodità si allega il testo del Regolamento ed il link https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32020R0624&from=EN