LUCA DIRISIO
A DISTANZA DI 8 ANNI DALL’ULTIMO DISCO DI INEDITI
venerdì 25 ottobre, esce in digital download e nei negozi fisici “Bouganville” (etichetta discografica Music Ahead, distribuzione digitale Believe, distribuzione fisica Self Distribuzione), il nuovo disco di Luca Dirisio, a distanza di 8 anni dall’ultimo album di inediti: dieci brani interamente prodotti e arrangiati da Giuliano Boursier, storico produttore e manager di Luca, un progetto nato dalla maturità e dalla consapevolezza dell’artista che con questo nuovo progetto racconta il suo cambiamento, la sua terra, la sua vita, la società, un disco che arriva dopo tanto tempo, pensato e ponderato a lungo e dedicato a un caro amico, Massimiliano Caruso, scomparso improvvisamente quest’anno.
“Bouganville”, anticipato dal singolo “Come il mare a settembre”, attualmente in rotazione radiofonica e accompagnato dal videoclip (regia di Claudio Zagarini https://www.youtube.com/watch?v=vkJV9pVlCjk), è un disco che rivela particolari inediti della vita di Luca Dirisio: “Racconta di come mi sono riappropriato della mia vita dopo il successo. Prima mi sentivo legato, soffocato, adesso sono libero di scrivere ciò che voglio, ciò che mi sento dentro – spiega il cantautore abruzzese – Canto la determinazione delle persone del luogo dove sono nato, l’Abruzzo, sconvolto da un avvenimento devastante strumentalizzato da una politica bisognosa di sola visibilità, ma con poca sostanza. Mi sento un abruzzese orgoglioso, siamo marinai e pecorari, contadini e marittimi, quindi testardi e sognatori. Nel disco tornano questi concetti, l’aspetto umano, la resistenza delle persone, il mare, che è un elemento che mi rasserena”.
In questo lavoro non manca una critica profonda alla società di oggi: “La stupidità, l’idiozia. Il male è proprio questo, siamo circondati da persone superficiali: gli YouTuber al posto di stimolare l’intelligenza realizzano cose che ritengo imbarazzanti, i palinsesti tv sono riempiti dal nulla – prosegue Luca – Siamo il paese dell’arte e del Rinascimento, oggi siamo diventati una barzelletta. Non me ne frega niente dei computer, vorrei che a scuola si tornasse a studiare storia e geografia. Il web regala tante opportunità, mi dà la possibilità di sentire la vicinanza di chi mi segue sempre a prescindere da tutto, ma ha anche dato libero sfogo agli haters (dicevano “sei morto”): ad entrambi dedico il disco”.
Anche la scelta del titolo è stata ponderata a lungo: “Alla fine, però è stato Raymond Carver, uno dei miei scrittori preferiti, che in un suo racconto parla di questa pianta, la bouganville, e la descrive quasi come amortale, l’inverno si finge morta per poi risplendere di vita e di colore l’estate, forte e sgargiante come se il tempo non fosse mai passato. Questa è la metafora che mi piace immaginare se penso alla mia vita e alla mia musica. Se proprio devo farmi conoscere preferisco farlo con la mia musica e le canzoni; per questo “Bouganville” è un lavoro molto personale e lo sento molto mio, ho scritto più di 40 canzoni ma ne potevo scegliere solo una decina purtroppo, mi sarebbe piaciuto farvele sentire tutte, non è stato possibile. Ho desiderato moltissimo questo lavoro – conclude l’artista – e spero che arrivi nel cuore delle persone con tutta la passione che ho messo nello scrivere e produrre insieme al mio storico produttore Giuliano Boursier col quale sono tornato a collaborare dopo tanto tempo ma con tanta voglia di creare qualcosa di unico grazie anche alla sua pazienza e grande esperienza”.
L’album è composto da 10 brani che ruotano intorno al tema fondamentale del disco, l’essere umano: si parte con “La mia gente”, brano che il cantautore dedica alla sua terra, alle sue origini e in cui racconta la forza del popolo abruzzesee “Come il mare a settembre”, una storia d’amore o meglio una dichiarazione d’amore dove il mare funge da cornice, da silente compagno di viaggio per un innamorato che sente la mancanza della donna che ama. Si prosegue con “Carta da stracciare”, una chiara canzone di denuncia verso la società mediocre, corrotta e superficiale; poi “Occhi negli occhi” un desiderio che Dirisio esprime alla donna che ama al fine di cercare insieme un posto migliore dove poter trovare quella purezza che è l’unico elemento di congiunzione tra gli uomini e la natura. Segue il brano “Il tuo cuore non esiste”, la storia di una donna che punta, come succede spesso, tutto sulla propria bellezza e quando si accorge di essere stata sfruttata fugge. “Roma”, è una dichiarazione di amore eterno per la città più bella del Mondo importantissima nella vita del cantautore, ma molto spesso trascurata da chi la governa e sfrutta senza pietà. “Orsa maggiore” è una canzone d’amore dedicata alla moglie, unica cosa importante e indispensabile nella vita di Luca Dirisio. “Stare bene” è l’ultimo brano che ha scritto l’artista ed è un invito ad essere se stessi e tornare a riapprezzare le cose semplici e vere. Gli ultimi due brani sono “Whisky”, la storia di un gira mondo, senza tetto che Luca ha conosciuto anni fa a Villa Ada a Roma con il quale ha condiviso dei pomeriggi sul prato del parco suonando insieme e “Niente”, brano autobiografico.
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